venerdì 10 ottobre 2014

ANCORA FRANE SUI BINARI: A GENOVA DERAGLIA FRECCIABIANCA 9764 IL TRENO INVESTE LA FRANA A 110 Km/h E INVADE L'ALTRO BINARIO

                                                                   ancora
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ANCORA FRANE SUI BINARI: A GENOVA DERAGLIA FRECCIABIANCA 9764
IL TRENO INVESTE LA FRANA A 110 Km/h E INVADE L'ALTRO BINARIO

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SFIORATO UN DISASTRO DI PROPORZIONI MAGGIORI
FORTUNATAMENTE FERITO SOLO IL MACCHINISTA


 La forte perturbazione meterologica della notte scorsa che ha investito la città uccidendo una persona
 e provocando ingenti danni, ha causato anche un nuovo incidente ferroviario dovuto ad una frana

Il treno freccia bianca 9764, partito da Roma alle 6 e 57 e diretto a Torino, poco dopo mezzogiorno,
 in località Fegino, una frazione di Genova, mentre viaggiava a oltre 100 km/h, ha incontrato
una frana caduta sui binari da una scarpata interessata da lavori di sterro e disboscamento
ed è deragliato, occupando lo spazio del binario attiguo

Anche stavolta, fortunatamente è rimasto ferito soltanto il macchinista in modo non grave

Ma è sufficiente guardare le immagini - il frecciabianca ha occupato lo spazio e la sagoma dei
treni che viaggiano in senso opposto - per valutare cosa sarebbe potuto accadere stamane
se in quel momento sull'atro binario fosse passato un altro treno: vi sarebbe stato uno scontro
con conseguenze potenzialmente catastrofiche


Il dissesto idrogeologico, che caratterizza l'intera area ligure, aggravato da una gestione del
 territorio che ne ignora la vulnerabilità, oltre a determinare un rischio crescente per la
popolazione mette a repentaglio anche la sicurezza delle infrastrutture, in particolare quelle ferroviarie

In questo caso, embra addirittura che la frana provenisse dal terreno interessato al
 cantiere TAV per la costruzione della galleria Campasso del cosiddetto 'Terzo Valico'


In una zona a così alto rischio il mancato controllo in tempo reale dei fenomeni atmosferici più intensi
e l'assenza di dispositivi di allarme continuano a causare incidenti ferroviari che per
il momento si sono risolti col ferimento dei macchinisti e ingenti danni materiali

Per questo, mentre non possiamo che chiedere l'adozione da parte di RFI dei dispositivi di monitoraggio
dei fronti instabili collegati con i segnali dei treni, in grado di prevedere le situazioni pericolose
e di sospendere o rallentare precauzionalemente la circolazione dei treni nei momenti più critici

Trenitalia, inoltre, come azienda, ha il dovere di prendere gli opportuni povvedimenti, sebbene impresa 'sorella',
nei confronti di RFI per tutelare i propri viaggiatori, i dipendenti, il servizio reso agli utenti ed il suo patrimonio

 La rete ferroviaria deve mantenersi sicura in ogni condizione e quando queste condizioni
non ci sono o degradano si devono adottare le misure prudenziali conseguenti a salvaguardia dell'incolumità delle persone

Sollecitiamo l'ANSF, il ministero dei trasporti e l'Autorità giudiziaria a considerare questi incidenti
della massima gravità, poiché la mancanza di vittime è frutto solo del caso:
 gli stessi eventi in condizioni appena più sfavorevoli avrebbero potuto causare delle vere e proprie stragi

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