martedì 14 ottobre 2014

Sgherri: interrogazione urgente sul caso Nogarin-autorità idrica toscana




Caso Nogarin – Autorità Idrica Toscana. Sgherri (PRC in Regione). Presenterò interrogazione urgente per sapere il merito del parere richiesto all’avvocatura regionale. Grave il PD, che agisce con logiche “proprietarie” rispetto alle istituzioni”.

Firenze, 13 ottobre. Caso Nogarin – Autorità Idrica Toscana. “Presenterò un interrogazione urgente alla Giunta Regionale per avere lumi sul merito del parere dell’avvocatura regionale su questa vicenda, coinvolta a seguito del ricorso risulterebbe essere stato presentato dal Comune di Livorno. E’ una questione infatti che coinvolge in pieno anche la Regione e il Consiglio Regionale ed è giusto fare chiarezza. Nel merito rivolgo un appello alla prudenza, in quanto l’atteggiamento che il PD sta tenendo (cioè far di tutto perché non si rispetti quanto previsto dalle deliberazioni dell’Autorità Idrica che prevedevano fino al 2015 la presidenza al Sindaco di Livorno, che dal maggio scorso è Nogarin) non è un no alla persona e all’esponente politico Nogarin ma al ruolo di un sindaco di una città come Livorno, e quindi uno schiaffo al libero voto espresso dai cittadini. Quindi non uno schiaffo a questo o a quello ma alle istituzioni tutte, che sembrano viste come mantenimento del sistema di potere costruito e che non ammettono “anomalie”, le quali se si generano si deve compiere ogni genere di forzatura per eliminarle! Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e Capogruppo in Consiglio Regionale. Quanto al timore per le conseguenze della sensibilità dimostrata da Nogarin sul referendum per l’acqua pubblica del 2012 (che vide la maggioranza assoluta degli italiani votare compatti per quest’obbiettivo) e sul suo rispetto, non può che essere salutata come un bene per la Toscana, regione che oggi più che sull’applicazione del referendum sembra impegnata e concentrata solo sui temi degli accorpamenti, fusioni di realtà del settore, caro bollette, rimborsi (mancati!?) per il canone di depurazione, ecc.  Appaiono – prosegue Sgherri –quindi infondate le preoccupazioni sul ruolo di Nogarin come presidente di AIT  e tanto più perché si fa finta di non ricordare che le  decisioni sono assunte dalla maggioranza dell’assemblea e non possono essere certo bypassate dal presidente. Con la nostra interrogazione chiederemo che si addivenga al parere dell’avvocatura regionale e quale sia il merito del parere medesimo, nella convinzione (visto il ruolo e le norme coinvolte dalla vicenda) che sia questione che interessa direttamente il consiglio Regionale. Detto ciò rivolgendomi al PD l’invito e a non usare – o continuare ad usare - la clava su questa vicenda rischiando di cadere in furbesche scorciatoie (come fatto ad esempio sulla legge elettorale regionale) per ottenere un obbiettivo che è sbagliato al fondo: cioè che il PD non può sentirsi l’unico depositario della rappresentanza, e torcere tutto in questa direzione; in questo modo da una sensazione di lotta per il potere senza quartiere e di scacco al valore e rispetto delle istituzioni, che non fanno bene alla Toscana tutta

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