giovedì 9 ottobre 2014

Fiducia parlamentare e sfiducia operaia

Fiducia parlamentare e sfiducia operaia

Dopo la messa in scena dell’incontro con i vertici sindacali, Renzi ha
ripetuto ancora una volta il triste slogan del ventennio - “noi tireremo
diritto” - e ha chiesto la fiducia sulle controriforme del lavoro (Jobs Act).
Ha così mostrato sia la sua totale indisponibilità al confronto, così come la
volontà di restringere ulteriormente i poteri del parlamento borghese.
Al Senato una maggioranza filo-confindustriale ha votato la truffaldina
fiducia, mettendo in chiaro che il PD, in tutte le sue componenti, è oggi il
principale sostegno politico e sociale del capitale.

L’offensiva del governo reazionario di Renzi riguarda tutti gli sfruttati,
tutti i giovani che chiedono lavoro.
La cancellazione della reintegra prevista dall’art. 18, le restrizioni sulla
CIG, il demansionamento, il controllo a distanza nei posti da lavoro, non
creeranno occupazione, ma aumenteranno i ricatti e peggioreranno le condizioni
di lavoro di tutti i proletari. A crescere non saranno le tutele, bensì i
profitti! UE-BCE e FMI plaudono...
Come opporci efficacemente alla liquidazione dei nostri diritti? In un solo
modo: negando ogni fiducia al governo Renzi e ai suoi sostenitori,
ritrovandola nella nostra enorme forza, nella lotta e nell’organizzazione di
classe!
Nei giorni scorsi sono ripartiti gli scioperi e le agitazioni in numerose
fabbriche. Importanti manifestazioni contro i vertici UE, per il lavoro, si
sono svolte a Napoli e a Milano.
Dobbiamo seguire l’esempio e sviluppare subito la mobilitazione dal basso, nei
posti di lavoro, nelle scuole, nel territorio. Dalle assemblee, agli scioperi,
fino all’occupazione delle fabbriche, degli uffici, delle scuole, delle
piazze!
Tutte le iniziative di lotta contro il Jobs Act, il governo Renzi e l’UE dei
monopoli, devono servire a rafforzare una mobilitazione nella quale si
realizzi, partendo dal basso, dalle fabbriche e dagli altri luoghi di lavoro,
il Fronte unico di tutti i proletari, da mantenere e ampliare, passo dopo
passo.
Con questo intento scioperiamo il 24 ottobre con il sindacato di base e
scendiamo in piazza con la CGIL il 25 ottobre a Roma, assieme a milioni di
sfruttati!
Esigiamo in ogni occasione lo Sciopero generale nazionale per battere nelle
fabbriche e nelle piazze la politica antioperaia, reazionaria e guerrafondaia
del governo Renzi!
Il Fronte unico proletario sulla base della lotta di classe e dei suoi
organismi - Consigli, Comitati operai e popolari, sindacati di classe, etc. -
è in grado di respingere l’offensiva del capitale e di porre le basi per
risolvere la questione dell’alternativa di potere.
Basta con i ricatti e i diktat! Difendiamo la nostra dignità lavoratori, di
uomini e di donne!
Diamoci un programma concreto di azione per rovesciare la crisi sulla testa
dei padroni e dei ricchi!
Sbarazziamoci dei governi voluti dall’oligarchia finanziaria, per aprire la
strada al solo governo che può liberarci dallo sfruttamento e dalla miseria
crescenti: il Governo operaio e degli altri lavoratori sfruttati!
9 ottobre 2014  Piattaforma Comunista

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Visitate il sito www.piattaformacomunista.com 

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