venerdì 17 giugno 2011

LA PASSIVITA' DELLE OPPOSIZIONI DI FRONTE ALLA CRISI DI BERLUSCONI

LA PASSIVITA' DELLE OPPOSIZIONI DI FRONTE ALLA CRISI DI BERLUSCONI

(17 Giugno 2011)

Di fronte ad un governo in profondissima crisi, le opposizioni parlamentari balbettano. E le sinistre non avanzano alcuna proposta indipendente. E' clamoroso. Tanto più a fronte di un governo che, seppur delegittimato dal voto popolare, insulta i precari, annuncia 40 miliardi di ulteriori tagli sociali, rivendica il sostegno a Fiat e Confindustria nella distruzione del contratto nazionale di lavoro.

Ma la ragione della passività è molto semplice. I vertici del centrosinistra condividono le ricette di Draghi e Confindustria e si candidano a gestirle al posto di Berlusconi. Come possono mobilitare le masse contro misure che Confindustria appoggia? Quanto alle sinistre, sono terrorizzate di essere scaricate dal PD o di perdere la passerella agognata delle primarie. Il risultato è che un Berlusconi “bollito” sopravvive e ringrazia.

Occorre una svolta. Tutte le sinistre politiche, sindacali, associative, tutte le forze della campagna referendaria, uniscano le proprie forze in una mobilitazione di massa straordinaria, radicale e a oltranza, che imponga a Berlusconi le dimissioni. Se non ora quando?



Partito Comunista dei Lavoratori - Empoli

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