sabato 18 febbraio 2012

Bidoni alla Gorgona: cosa sta sgorgando fuori



Al via le analisi sui campioni dei fusti tossici trasportati dalla motonave Venezia

Lunedì 23 gennaio i laboratori dell’Agenzia hanno avviato le analisi sui campioni delle sostanze contenute all’interno dei fusti trasportati dall'Eurocargo "Venezia"


Continua la collaborazione tra ARPAT e la Capitaneria di Porto di Livorno per individuare la composizione chimica delle sostanze trasportate dall’Eurocargo “Venezia” e per verificarne il comportamento in ambiente marino. Lo scorso 17 dicembre 2011 la motonave "Venezia" della compagnia Grimaldi ha disperso in mare due semirimorchi contenenti fusti tossici al largo dell'isola della Gorgona (vedi Arpatnews 008-12)

Lunedì 23 gennaio il Dipartimento provinciale ARPAT di Livorno ha acquisito duecampioni della sostanza chimica contenuta all’interno dei fusti. I campioni sotto analisi provengono da uno stock di sette prelevati dalla Capitaneria di Porto di Genova al momento dell’attracco della motonave “Venezia” al porto ligure lo scorso 17 dicembre 2011.

Secondo quanto fin ad ora appurato dalla Capitaneria di Porto di Livorno, il contenuto dei fusti caduti in mare è costituito, come da verifiche documentali effettuate, da un catalizzatore composto da una base di silicato di alluminio, nichel e molibdeno.
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Per verificare l’esatta natura delle sostanze trasportate e la sua solubilità in acqua di mare, gli eventuali elementi rilasciati e la potenziale tossicità per l’ambiente, la sostanza è stata sottoposta a test di cessione in acqua di mare e a successive analisi, prima presso il laboratorio del Dipartimento ARPAT di Livorno e, successivamente, presso il laboratorio del Dipartimento di Pisa. Tali analisi sono state effettuate alla presenza del responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dell' Agenzia, a garanzia del rispetto dei requisiti e delle procedure di sicurezza per gli operatori coinvolti, considerata la natura autoriscaldante della sostanza che ne può causare il riscaldamento e l’accensione in presenza di ossigeno ovvero l’emissione di vapori tossico cancerogeni.

Nei prossimi giorni saranno resi noti gli esiti delle analisi. 

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Materiali contenuti a bordo della motonave Venezia

I risultati delle analisi effettuate dai laboratori ARPAT su campioni dei materiali rimasti a bordo della motonave dopo la perdita di due semirimorchi che trasportavano bidoni contenenti sostanze tossiche avvenuta il 17 dicembr

Si sono concluse le analisi, iniziate lunedì 23 gennaio, presso i laboratori dell'agenzia (vd. notizia), sui campioni delle sostanze contenute  all'interno dei fusti trasportati dall'Eurocargo Venezia, la motonave che il 17 dicembre 2011 ha disperso in mare due semirimorchi contenenti  fusti tossici al largo dell'Isola di Gorgona.
Le analisi condotte confermano la natura del prodotto esaminato quale catalizzatore Nichel-Molibdeno, come già appurato dalla Capitaneria di porto di Livorno sulla base dell'esame dei documenti di imbarco forniti.
I risultati relativi ai contenuti metallici sono in accordo con i valori indicativi riportati sulla scheda di sicurezza del catalizzatore nichel-molibdeno, che indicano quantità variabili di Nichel tra 1,4 e 4.5% (ritrovato 2,5%) e Molibdeno tra 7,7 e 12,3% (ritrovato 8,1).
Il prodotto è stato sottoposto a test di cessione a 24 ore sia in acqua dolce che in acqua di mare.
Significative sono le quantità di nichel ritrovate sia in acqua (409mg/l), che in acqua di mare (716mg/l) ed, in minor quantità, di molibdeno. Ciò proverebbe una spiccata solubilità di alcuni componenti del materiale in acqua, valutabile per il Nichel in circa il 18%.
Si ricorda che il solfato di nichel è altamente tossico per gli organismi acquatici.
Tuttavia come osservato dal Consulente chimico di Porto di Livorno nel verbale di consegna del materiale, "...il prodotto, a contatto con l'ossigeno dell'aria potrebbe avere modificato le sue caratteristiche rispetto a quelle che presentava al momento del confezionamento..." nel periodo intercorso dal loro prelievo.
Per questo ARPAT ha richiesto di poter disporre quanto prima di un campione del "catalizzatore Ni-Mo esausto", così come imballato all'origine dalla Ditta produttrice, nel rispetto delle modalità di confezionamento eventualmente adottate dalla stessa Ditta (atmofera inerte, sotto vuoto ecc...). Tali modalità dovranno essere dichiarate dal produttore e comunicate assieme al campione onde poter verificare le reali condizioni del materiale caduto in mare.

14 2 2012

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Il ritrovamento dei bidoni tossici persi dalla motonave Venezia al largo della Gorgona

Sono ben individuabili i due rimorchi ed i fusti dispersi sul fondo in un'area di circa 250 metri per 100 metri, salvo alcuni posizionati a distanza maggiore dai rimorchi.

Nella giornata di mercoledì 15 febbraio tecnici ARPAT ed ISPRA, insieme a personale della Capitaneria di Porto Livorno, si sono recati sulla nave Minerva 1, della Ditta Castalia, incaricata dalla compagnia Grimaldi di condurre le ricerche dei bidoni tossici persi al largo della Gorgona nella notte del 17 dicembre 2011, per verificare direttamente i dati raccolti dai tecnici incaricati da Grimaldi/Atantica.
I rilievi sonar e magnetometrici mostrati non lasciano dubbi sul ritrovamento. Sono ben individuabili i due rimorchi ed i fusti dispersi sul fondo in un'area di circa 250 metri per 100 metri, salvo alcuni posizionati a distanza maggiore dai rimorchi.
E' anche ben visibile un'area subito a NordOvest del luogo di individuazione dei fusti, ma in continuità con quest'ultimo, dove risulta disperso il contenuto dei fusti stessi. 
E' plausibile che a causa della pressione esercitata dalla colonna d'acqua i fusti si siano aperti ed il contenuto si sia depositato sul fondo, disperso secondo l'andamento delle correnti prevalenti ad una profondità tra i 400 ed i 450 m.
Sono in fase di definizione le modalità di campionamento e di verifica visiva tramite robot.

16/2/2012


Dalla relazione presentata dall’assessore all’ambiente Bramerini l/11/1/2012

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