COME SI FA A
SOSTENERE QUESTO GOVERNO?
Credo sia giunto il
momento per tutta la sinistra di riflettere seriamente su quanto sta accadendo
a livello nazionale e sui riverberi che ciò potrebbe avere a livello locale.
Un pensionato si è
suicidato ieri per l’angoscia di non riuscire a sopravvivere ai tagli previsti
dal governo. Si dirà che era una persona malata e sicuramente la depressione
avrà influito in maniera determinante in quella scelta estrema. Il punto è però
un altro. Come può la sinistra continuare a sostenere un governo forte
all’estremo con i pensionati ed i lavoratori, determinato fino all’estremo nel
tagliare le pensioni e ridurre ulteriormente i diritti dei lavoratori, salvo
poi essere debolissimo con i potenti, al punto dal non riuscire, o non volere,
far pagare il minimo dazio a quelle banche e a quei mercati finanziari che la
crisi hanno prodotto? Come si può sostenere un governo che vuol mettere in
costituzione il pareggio di bilancio rendendo così la politica, una volta per
tutte, subalterna ai mercati e alle lobbies finanziarie? Come si può sostenere
un governo che dichiara, violando la Costituzione Repubblicana, di voler
spostare il prelievo fiscale dalla tassazione diretta (ovvero progressivamente
prelevando di più a chi guadagna di più) a quella indiretta (ovvero sui
prodotti che tutti, da chi guadagna 400 euro a chi ne guadagna 4 milioni,
pagano allo stesso modo)?
L’apertura all’UDC
è puro politicismo se svincolata da quei contenuti! Se la linea del PD (in
contraddizione per esempio con quanto stanno facendo i socialisti francesi che
hanno dichiarato che non voteranno il pareggio di bilancio in costituzione e
che metteranno un’aliquota al 75% per chi guadagna oltre il milione) è quella
di sostenere quelle politiche allora l’incontro con i centristi non è che la
logica conseguenza di una deriva che sembra non avere fine. Io invece ritengo
che dalla Toscana e dalla maggioranza che la sostiene, possa partire un
messaggio diverso ed in controtendenza ovvero che il governo di fenomeni
complessi e la ricostruzione di una identità plurale per una sinistra moderna
ma non subalterna è possibile.
Intanto sarebbe
bene che fossimo tutti in piazza il 9 Marzo con la FIOM-CGIL in difesa di chi
lotta, dalla Val di Susa a Pomigliano, per il diritto a poter esprimere il
proprio pensiero liberamente senza per questo essere licenziato o considerato
un pericoloso terrorista. Noi ci saremo.
Stefano Cristiano
Segretario Regionale PRC Toscana FdS
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