giovedì 22 marzo 2012

Destino dei materiali di scavo per la realizzazione del nodo fiorentino dell’alta Velocità. Interrogazione di Monica Sgherri.


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

Destino dei materiali di scavo per la realizzazione del nodo fiorentino dell’alta Velocità. Interrogazione di Monica  Sgherri.

Firenze, 22 marzo. Che fine faranno i materiali di scavo per la realizzazione del nodo fiorentino dell’Alta Velocità ?
E in attesa di individuare i siti di smaltimento – per una grandissima quantità di materiale classificato come vero e proprio rifiuto speciale - non è il caso di bloccare i lavori di escavazione ? Vista anche la crisi economica e la imprescindibili esigenze del trasporto ferroviario regionale non sarebbe opportuno trovare temporanee soluzioni di tracciato in superficie invece che sostenere gli alti costi per la coppia di binari in galleria ? Questo i quesiti di fondo che pone Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale nell’interrogazione presentata oggi alla Giunta. Si tratta – spiega Sgherri - di circa tre milioni di metri cubi di materiale e per di più – per quelli relativi alla galleria – si tratta di rifiuti speciali che devono essere posti in siti ad hoc. In Toscana non vi sono discariche di queste dimensioni e quindi la domanda è se se ne prevede la realizzazione – e dove – e o se si porteranno del tutto o in parte fuori regione. Ma le domande e il problemi connessi non finiscono qui: va fatta chiarezza sull’ipotesi – di cui ho avuto notizia - di un sito in zona Rovezzano come idoneo a – tramite procedura di “inertizzazione” –  smaltire i rifiuti una volta,  grazie a quel procedimento, declassati come non più “speciali”.  Cosi come bisogna capire chi si accollerà i costi – lievitati rispetto all’appalto originario – di smaltimento e se non si intenda prevedere – come per altro da accordi sottoscritti in tal senso - il trasporto via ferro dei materiali di risulta, anche alla luce delle vibranti proteste degli abitanti della zona Lippi, che attualmente subiscono il passaggio dei camion atti a questo scopo. Insomma punti interrogativi che non possono rimanere senza risposta. E tutto questo al di là di come la si pensi sul progetto del nodo fiorentino dell’alta velocità che sta andando avanti, sui quale rimane una nostra storica contrarietà. Risposte che devono essere fornite tanto più alla luce dell’impegno – assunto in Consiglio Regionale con mozioni approvate a suo tempo – di avere aggiornamenti periodici al Consiglio stesso sul’andamento dei lavori e sulle problematicità connesse.

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