sabato 4 agosto 2012

Acea, denunciati due alti dirigenti


Acea, denunciati due alti dirigenti
Vendevano auto in orario di lavoro

Lasciavano gli uffici per lavorare in una concessionaria a Tor Cervara. Pizzicati dagli agenti di polizia di Roma Capitale, sono accusati di peculato, truffa e falso. Assunti per chiamata diretta dall'ad. Uno dei due presentò un diploma di laurea rilasciato da un'università fantasma: Indagini anche sulle note spese per trasferte mai effettuate.

L'autosalone di uno dei due dirigenti Acea denunciati
Vendevano auto durante l'orario di lavoro. Denunciati due alti dirigenti Acea. Nuova bufera per la multiutility capitolina. Dopo lo scandalo di Parentopoli l'azienda municipalizzata finisce sotto i riflettori per un caso di assenteismo.

Nel corso di un blitz, la polizia di Roma Capitale ha pizzicato due dirigenti dell'Acea intenti a vendere automobili mentre risultavano presenti a lavoro. Denunciati per peculato, truffa e falso il responsabile della sicurezza interna dell'acqua e della luce e il responsabile della sezione informatica.

I due dipendenti, pedinati e fotografati per mesi dagli agenti, timbravano regolarmente il cartellino per poi lasciare l'ufficio, accompagnati delle guardie giurate addette alla vigilanza di Acea. Dopo aver raggiunto un autosalone su via di Tor Cervara, di cui il responsabile della sicurezza, A. C. era proprietario, si dedicavano alla vendita delle macchine.

Molti sono i punti oscuri che verranno chiariti con l'indagine, ancora in corso. Entrambi, infatti, sono stati assunti per chiamata diretta dall'amministratore delegato di Acea Marco Staderini. Secondo una prima ricostruzione, A. C., la cui assunzione era stata fortemente caldeggiata dal sindaco Gianni Alemanno, aveva presentato un diploma di laurea in Scienze dell'investigazione, che risulta rilasciato da un'università americana inesistente.

Le verifiche degli agenti si stanno concentrando anche sulla lunga lista di rimborsi presentata dai due indagati che avrebbero dichiarato numerose spese per trasferte
mai effettuate. I viaggi, infatti, sarebbero stati solo una copertura per permetter loro di lavorare a tempo pieno nella concessionaria.

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari