Federazione della Sinistra: il Governo fa pagare i lavoratori, i pensionati, i più deboli. La Toscana dice giustamente no, ma non basta! Chiediamo che a settembre la maggioranza regionale avanzi una proposta di legge al Parlamento di radicale modifica alla manovra Monti.
Oggi la Regione Toscana ha predisposto atti e compiuto scelte conseguenti alla cosiddetta “spending review” approvata dal Parlamento nella seduta di martedì 7 Agosto. Una manovra nazionale -votata anche dal Partito Democratico-, di lacrime e sangue, fortemente osteggiata dalla Federazione della Sinistra perché colpisce duramente lo Stato Sociale, la sanità pubblica, il lavoro, le fasce sociali più deboli. Ancora una volta la crisi è fatta pagare dal Governo a chi in questi ultimi anni ha già duramente pagato in termini di riduzione del salario, servizi, tasse sulla prima casa, aumento del costo della vita, ecc.
Noi siamo saldamente convinti che, e a saldi invariati, fossero possibili scelte e interventi di segno totalmente differente che avrebbero fatto pagare chi la crisi in buona misura l’ha provocata e che in questi anni è stato salvaguardato dai vari governi che si sono succeduti. Scelte e interventi che avrebbero dovuto garantire maggiore equità sociale e tenuta dei servizi per le Regioni virtuose, come la Toscana, e le tante amministrazioni locali, che rischiano ora seriamente di dover tagliare servizi e prestazioni ai propri cittadini. Una manovra che doveva prevedere misure totalmente alternative: dall’azzeramento dell’acquisto di costosissimi aerei da caccia militari, al taglio delle pensioni d’oro, per arrivare all’introduzione di una tassa sui grandi patrimoni, sulle rendite finanziarie e sui capitali scudati. Occorrevano misure che spostassero il costo maggiore dell’intervento dalle gracili spalle di chi vive del proprio lavoro (o addirittura di chi non l’ha) a quelle ben più robuste e capaci di chi, anche in questa fase, può e deve contribuire in modo più corposo al ripristino di ineludibili criteri di equità sociale.
Nel merito della manovra regionale, siamo convinti che la buona gestione economica e finanziaria della nostra Regione stia permettendo di fare fronte a tagli drammatici rispettando, comunque, l’esigenza di una salvaguardia del proprio sistema sociale e sanitario. Come già dichiarato, sul tema della compartecipazione ai ticket ci possiamo ritenere soddisfatti del mantenimento, da noi richiesto, dell’esenzione per reddito IRPEF sotto i 36mila euro e la previsione del doppio binario, che permette ai cittadini di scegliere la soluzione più conveniente. Il Consiglio Regionale si è fatto carico di una nostra grande preoccupazione che sulla salute le scelte del governo non finissero con il gravare sui bilanci già falcidiati dei soggetti sociali più deboli delle persone malate.
Come pure chiediamo, con forza, che gli effetti della manovra nazionale non siano pesantemente pagati - con salari inferiori e contratti con meno tutele-, dai lavoratori e dalle lavoratrici di questa Regione.
Abbiamo condiviso la manovra regionale con senso di responsabilità istituzionale, ma abbiamo anche chiaramente chiesto che nel documento finale la nostra Regione si impegni a proporre e promuovere a livello nazionale misure di modifica alternative a quella varata dal Governo.
A settembre chiederemo si mettano in piedi, al fine di garantire il ripristino di ineludibili criteri di equità sociale, tutte le possibili iniziative politiche e istituzionali per mettere nero su bianco proposte che vanno: dal taglio delle pensioni d’oro, all’introduzione di una tassa sui capitali scudati, sulle rendite finanziarie e sui grandi patrimoni, alla riduzione delle spese militari. Chiederemo alla maggioranza regionale di avanzare al Parlamento una proposta di legge che modifichi profondamente la manovra del Governo Monti.
Monica Sgherri Capogruppo Regionale Federazione della Sinistra-Verdi Stefano Cristiano Segretario Regionale PRC
Paolo Marini Consigliere Regionali Federazione della Sinistra-Verdi Lucia Mango Segretaria Regionaleonsigli PdCI

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