Si allarga il multiplex a spese dei piccoli cinema
Giovani Comunisti Firenze, Giovani Comunisti Toscana – 5 agosto 2012
“L’Aurora resiste al Multiplex” titolava la Repubblica nel 2011, riferendosi al cinema di Scandicci i cui soci avevano rifiutato di vendere la licenza per 900 posti al multisala The Space (azienda nazionale nata recentemente dall’unione, tra gli altri, di Benetton, Medusa e Mediaset). Di questi giorni invece è la notizia della chiusura dello storico cinema di Scandicci: entro Natale le sale del multisala passeranno da 5 a 8 grazie alla vendita delle licenze.
Sfugge la logica della necessità di questa operazione e del perché le amministrazioni locali si siano impegnate per modificare le leggi in modo da permettere la nascita di un polo cinematografico multisala in mano ad una delle principali catene italiane, dove i nomi dei soci sono i soliti noti delle grandi imprese nazionali.
Nella stessa zona del quartiere 5 fiorentino resistono da lungo tempo cinema come il Flora e l’Adriano: cinema che oramai che si ritrovano a combattere la battaglia impari contro i multisala che, grazie alla legge dei grandi numeri e dei finanziamenti derivanti dai grandi gruppi nazionali, rendono la loro sopravvivenza sempre più ardua. Ma queste piccole realtà storiche cittadine, come ne esistono altre a Firenze, dimostrano come le dimensioni umane, il mantenimento del “rito del cinema” e la scelta oculata dei film da proiettare siano ancora oggi, ai tempi dei film in 3D a tutti i costi, requisiti essenziali per un modello di società e di consumo alternativo a quello dominante. E la cultura, in tutto ciò, ringrazia.

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