venerdì 25 gennaio 2013

A rischio il sito dell'antica Sibari



Un altro pezzo del nostro patrimonio rischia
di essere distrutto per sempre
Un altro sito archeologico, un altro pezzo del nostro patrimonio culturale rischia di essere distrutto per sempre. Nel silenzio generale – dei mezzi di comunicazione e dei partiti – e nell’indifferenza delle istituzioni e dei ministri “tecnici”, Sibari rischia di sparire sotto milioni di metri cubi di acqua e di fango per il cedimento degli argini del fiume Crati.
Rifondazione comunista fa proprio l’appello di archeologi e docenti perché vengano immediatamente destinati fondi e mezzi straordinari per il recupero e la messa in sicurezza dell’area archeologica di Sibari.
Si continua ad investire in armamenti e in “grandi opere” e non si fa nulla per salvaguardare i nostri beni culturali, nulla si investe in quella che è una delle risorse strategiche per lo sviluppo del nostro paese. Per questo la messa in sicurezza del nostro patrimonio culturale, latutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali ed artistici da parte dello Stato e delle strutture pubbliche sono tra i punti centrali del nostro programma politico.
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc
Roma, 24 gennaio 2013

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