PRC Firenze - Giovani Comunisti Firenze
Sono stati due giorni di lotta molto importanti, non solo per la città. I lavoratori di Ataf hanno rivendicato il valore di un servizio pubblico che deve andare incontro all'interesse di tutta la città, e non del profitto di pochi dirigenti di azienda. Non si tratta di difendere diritti e dignità, ma di impedire che l'attacco alle conquiste di questi decenni continui a impoverire il paese.
Le modalità scelte dalle RSU hanno dimostrato intelligenza e determinazione. Tutti i compagne e le compagne devono essere impegnati a sensibilizzare la città, per far passare il senso di una battaglia in cui utenti e lavoratori sono dalla stessa parte. In via dei Mille sono passati in tante e tanti e ringraziamo i compagni che hanno testimoniato fisicamente la vicinanza di Rifondazione a questa lotta.
L'azienda ha scelto di criminalizzare i suoi dipendenti, inviando sms a chi in questi mesi ha sfruttato il servizio di messaggistica per fare il biglietto (sarebbe interessante capire se le leggi sulla privacy non sono state violate). Anche alle fermate degli autobus era possibile leggere lo stesso testo, che affermava l'interruzione del servizio per uno "sciopero illegittimo".
L'ex presidente di Ataf (Bonaccorsi), oggi assessore della giunta Renzi, ha dimostrato di non avere senso del ridicolo, affermando che gli scioperanti sono colpevoli di aver lasciato al freddo poveri cittadini. Come se i disservizi a cui i cittadini sono costretti quotidianamente non fossero diretta responsabilità delle scelte comunali, non ultima la svendita di un'importante azienda, che oggi rischia di sparire definitivamente attraverso gli spacchettamenti.
Resteremo attenti e pronti a sostenere i lavoratori, se le minacce di multa dovessero concretizzarsi e in generale per le future lotte.
Una pagina importante è stata scritta, a dimostrare che esiste una Firenze che non si arrende.
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