venerdì 17 gennaio 2014

RIBELLARSI FACENDO

 RIBELLARSI FACENDO
Mondi diversi esistono. Noi proviamo a raccontarli
LA STAZIONE COMUNE DEI MONDI NUOVI
Eravamo un minuscolo asteroide nel web, qualcosa di speciale è accaduto: siamo (diventati) una piccola stazione spaziale che racconta, accompagna e difende il Ribellarsi facendo di ogni giorno. Adesso facciamoci un regalo: un altro anno di Comune-info per tutti. Per partecipare, cioè per cominciare a fare Comune con noi, inviate almeno 12 euro, uno al mese, e qualcosa che ci racconti cosa fate per ribellarvi e per creare adesso il mondo che vi piace (come hanno cominciato a fare, tra gli altri, Raúl, Federico, Alberto, Giuditta, Piero, Barbara e molti altri e altre; alcuni messaggi sono qui di seguito)
Facciamo l’olio insieme Federico Demaria, Barcellona
Studiare, lottare, dubitare. E un pasto caldo  Alberto Castagnola
Minuscoli asteroidi Raúl Zibechi
Camminiamo lentamente, ma camminiamo  Giuditta Peliti
La città è un ecosistema di beni comuni  Piero Bevilacqua
Insieme a milioni di api Barbara Romagnoli

*** Tre cose da fare ***
L’adesione alla campagna 2014, "Ribellarsi facendo", cui cui sostenere Comune-info, è dunque cominciata. Cosa fare?
1) Prima di tutto occorre fare subito la campagna insieme, ovvero cominciare a far circolare il più possibile il link all'articolo "Una stazione Comune dei mondi nuovi" che include le indicazioni pratiche per aderire (per chi preferisce c'è la versione pdf). La prossima settimana saranno disponibili anche una cartolina, da far rimbalzare in rete, e un banner da pubblicare su blog e siti. Intanto, ecco anche qualche riga da copiare, incollare e inviare come post e mail: "Da oltre un anno Comune-info racconta, accompagna e difende il ribellarsi facendo di ogni giorno. Ora prende il via la sua campagna 2014. Si chiama Ribellarsi facendo. Suggerisce di strappare la carta adesiva che nasconde ai nostri occhi i mondi nuovi che già esistono e resistono all’assalto di uno sviluppo mercificato e velenoso. Sono quelli in cui crescono le relazioni sociali diverse. Per partecipare, inviate almeno 12 euro, uno al mese, e qualcosa che racconti cosa fate per ribellarvi e per creare adesso il mondo che vi piace (info@comune-info.net). Qui trovate un articolo tutto da leggere sulla campagna "Una stazione Comune dei mondi nuovi", leggetelo e fatelo circolare in rete, queste invece sono le indicazioni per effettuare il pagamento: versamenti sul c/c bancario dell'associazione Persone Comuni, IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Popolare Etica, agenzia di Roma; causale "sostegno campagna 2014". E' possibile inviare le quote anche con Paypall. Io, naturalmente, aderisco ...".
Questo invece potrebbe funzionare su twitter: #Ribellarsifacendo Noi stiamo con Comune-info
2) Naturalmente inviare almeno 12 euro. Versamenti sul: c/c bancario dell'associazione Persone Comuni, IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Popolare Etica, agenzia di Roma; causale "sostegno campagna 2014". E' possibile inviare le quote anche con PAYPALL.
3) Inviare un testo, una foto, un video, un disegno che racconti il vostro Ribellarsi facendo, collettivo o personale che sia (scrivete a info@comune-info.net).
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LA CULTURA DI FAR STAR MEGLIO LA GENTE
C’è la cultura del farmaco, quella che ci spinge a riempire la dispensa di anti-infiammatori anche se stiamo bene, perché poi potrebbero sempre servire. E c’è la cultura del pezzo di ricambio: s’è rotto qualcosa? Non ti preoccupare, abbiamo quello che ti serve. Dove lo vuoi, all’anca o al ginocchio? Cercare di guarire non conviene più, meglio comprare un pezzo nuovo. Una conversazione con un medico molto appassionato, Gianluca Fratoni, racconta la cultura opposta, quella della medicina che fa star meglio le persone e della prevenzione. È da questa parte che troviamo la medicina manuale e la cultura dell’autogestione del corpo e dei metodi per curarsi, ma troviamo anche il movimento, cioè la vita. Nessun farmaco può sostituirlo
FIORELLA MANNOIA È UNA TERRORISTA
"Il sospetto mi era già venuto. Più volte. Un’artista che invece di occupare “sanamente” il web con i gossip sulla sua vita privata e la celebrazione di se stessa, si occupava di Africa, di diritti umani, di libertà negate, di malapolitica. Strano, stranissimo. Una donna, pure baciata dal successo, che viveva semplicemente e metteva in mostra idee. Preoccupante, davvero preoccupante .... " CONTINUA QUI
MONSANTO POTREBBE ANDARSENE AL DIAVOLO
Chissà, forse ci vorrebbero i Caschi Blu per fermare l’impresa criminale che avvelena il pianeta e fa uso di devastanti armi chimiche contro l’agricoltura sana, il cibo di tutti noi e i contadini del mondo. No, le Nazioni Unite non interverranno. Sono stati gli abitanti di un minuscolo centro della provincia argentina di Córdoba e un gruppo di donne molto coraggiose a fermare (per ora) l’installazione dell’impianto Monsanto per la lavorazione delle sementi Ogm più importante dell’America Latina (nella foto, la visita di Manu Chao all’accampamento)
IL PAN DI JOLE
Gli abitanti di Mereto di Tomba (Ud) hanno scelto di coltivare insieme su cinque ettari di terreno d’uso civico (“proprietà collettiva”, nè privata bè statale, di fatto bene comune inalienabile, indivisibile, "inusucapibile", gestita con modalità condivise) frumento bio. La farina ottenuta in un mulino alimentato ad acqua e con molitura in pietra a Codroipo finisce ai Gas e diventa pane ogni settimana. Il ricavato va a famiglie in difficoltà. Il pane l’hanno chiamato “pan di Jole”, in onore di una partigiana che ogni anno viene ricordata nelle due comunità. Una storia bellissima per il dossier/laboratorio "Facciamo il pane insieme" curato da Comune-info
LO YOGURT DELLA RESISTENZA
Lo yogurt biologico Barikama è prodotto nell’alto Lazio e distribuito attraverso mercatini e Gruppi di acquisto. Barikamà in lingua bambarà significa “resistenti”. Resistenti come i sei protagonisti di questo progetto, che per ribellarsi contro lo sfruttamento nelle campagne italiane hanno scelto l’autoproduzione e la filiera corta
UNA CIUCCIOPOLITANA NEL CILENTO
Mettere in rete spazi di biodiversità colturale e culturale del Parco del Cilento, sperimentare il viaggiare lento, dove l’asino non è uno strumento ma prima di tutto un compagno di strada, recuperare vecchi percorsi, per una fruizione del territorio a misura d’uomo. Insomma ribellarsi facendo ai domini dell’auto e del turismo consumista
LA SCUOLA NON È UNO SPRINT
Tempi distesi, intervalli di quindici minuti ogni ora per alunni e per insegnanti. lezioni all’aperto, spazi di autonomia vera per i ragazzi. Qualche idea dalla Finlandia per ripensare la scuola. La più importante? Un po’ di sano antiutilitarismo: prima di tutto rallentare
SEMI DI PERMACULTURA
Prendersi cura della terra senza aggredirla e con metodi naturali, tendere all’autosufficienza alimentare a livello locale, ridurre i consumi di energia ovunque. E, soprattutto, piantare piantare piantare alberi. Pensieri di un permacultore
QUALCHE MILIARDO DI MOTIVI PER VIAGGIARE IN BICI
Il Parlamento europeo ha scoperto che l’impatto economico del cicloturismo ha cominciato a raggiungere giri d’affari importanti (almeno 44 miliardi di euro nel 2012), in particolare in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Svizzera e Olanda. Il requisito fondamentale per il viaggiatore è solo una una strada continua, sicura e piacevole, con una chiara segnaletica stradale e magari qualche officina attrezzata presso ostelli, alberghi e agriturismi. Insomma, non serve nessuna Grande opera, questo è un problema ...
SUI MONDI POSSIBILI CHE GIÀ ESISTONO
Non siamo un modello da imitare, avvertono gli zapatisti. Cercate e costruite il vostro. Noi abbiamo solo voluto dimostrare che i sogni possono diventare realtà. Il triplice anniversario che festeggia i trenta anni dalla fondazione dell’Ezln, i venti dall’insurrezione e i dieci dall’apertura dei caracoles, è l’occasione per avanzare alcune sostanziali considerazioni sul significato di quella straordinaria esperienza. La chiave di lettura di un conoscitore appassionato del Chiapas, Aldo Zanchetta, parte dalle memoria di come apparisse la relazione tra lo Stato e gli indigeni agli occhi di un turista inesperto per arrivare, infine, a cogliere le grandi rotture degli zapatisti con la storia delle rivoluzioni che l’hanno preceduta
PERCHÉ ODIO L'AMERICA
"Quando vengo pressato sul mio odio per il mio paese, qualche volta rispondo: Non odio l'America. In effetti, penso sia uno dei migliori paesi che siano mai stati rubati... - scrive Mickey Z, ovvero Michael Zezima, scrittore, giornalista e fotografo statunitense - Questa è la pancia della bestia, e provo ad essere un'ulcera al suo interno"L'ARTICOLO COMPLETO È QUI
LA PAZIENZA PER NOI STESSI
E’ preoccupante sapere che sempre più spesso donne e giovani in momenti di estrema solitudine e frustrazione, ingurgitano cibo senza sosta. Anche quello è un grido contro la società del profitto. Tuttavia lo è ancora di più notare che sia maturato il concetto che tutto ciò che accade deve avere un nome ed essere catalogato come fisiologico o patologico: si rischia così di definire categorie rigide, omologanti, che negano complessità, ribellioni, differenze. Non siamo scatole Lego, da montare con le istruzioni senza permettersi distrazioni. Siamo dotati di istinto, emozioni, bisogni, fragilità. Se un giorno vi capita di abbracciare un albero non convincetevi di essere folli, ma solo sensibili e felici di vivere in armonia con la natura. Se restate più silenziosi del solito, non sentitevi asociali o depressi, ma solo bisognosi di riprendere in mano il vostro tempo
UNO SPAZIO SENZA IL DOMINIO DEL DENARO
Domenica 19, Pigneto, Roma: le buone ragioni di una giornata di baratto (e molto altro)
FACCIAMO SCUP OGNI GIORNO
Lunedì piazza del Campidoglio, a Roma, si è riempita di quello che è lo spazio occupato del quartiere San Giovanni, Scup, ogni giorno: sport e cultura popolare. L'amministrazione ne ha riconosciuto l'importanza sociale. Niente sgombero. Galleria fotografica
DA VICINO, PER FORTUNA, NESSUNO E' NORMALE
Andrea Satta: "Mi è capitato, negli ultimi tempi, di vedere bambini, figli di mamme rese feconde da un padre ignoto e, quelle mamme avere, come compagna e amore nella vita, un’altra donna. Mi è capitato di vedere ragazze madri venire in studio con la propria compagna ed entrambe darmi sensazioni di attenzione e cura verso il bambino e io vedere loro felici e il piccolo sereno. Cosa c’è di meglio dell’amore che potrà ricevere quel figlio? ... ". A proposito di obiezioni «di genere» sul diritti delle figure genitoriali
COSA BOLLE NELLE NOSTRE PENTOLE?
Oggi nelle nostre cucine si diffondono per lo più “profumi” bizzarri, specialmente se in pentola bollono verdure surgelate, i genitori non hanno più tanto tempo da dedicare ai bambini per seguirli nei giochi mentre si prepara qualche pasto, meno ancora per costruire dei giocattoli. Nei negozi di frutta e verdura e nei mercati gli scarti vengono eliminati, mai riutilizzati, figuriamoci se offerti a bambini per giocare a far finta di cucinare, per loro ci sono altre mille attività fuori casa o davanti a tv e videogiochi. I loro giochi sono di plastica, cioè petrolio, che ha invaso in questi anni i ripiani e i cassetti delle nostre cucine. Cosa possiamo mettere fra le mani dei nostri bambini per farli giocare con qualcosa che abbia un profumo, che trasmetta sensazioni, sapori e che racconti a loro della fatica dell’uomo che l’ha progettato e creato? Appunti dal diario di Enza, maestra e mamma
LA TRAIETTORIA SIAMO NOI
La poli­tica delle donne da quarant’anni continua a sot­trarre ter­reno al potere. La sua man­canza di siste­ma­ti­cità resta una risorsa fon­da­men­tale di ulte­riori e pos­si­bili aper­ture, per donne e uomini. Ma il suo cuore non si può inse­gnare, si deve invece spe­ri­men­tare e rac­con­tare: in fondo l’avventura più alta e rischiosa, per dirla con Carla Lonzi, "siamo noi". Una recensione di «Non si può insegnare tutto» di Luisa Muraro (a cura di Riccardo Fanciullacci), un volumetto che in quattro conversazioni ripercorre il pensiero filosofico e politico dell'autrice
UNA FINESTRA SULL'ORTO
Sill-to-Sill è un negozietto nel cuore Londra, costruito con materiale di scarto, che promuove la diffusione di materiali per piccoli orti urbani ospitati su davanzali e balconi




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