venerdì 21 marzo 2014

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UN DUE TRE... LIBERI TUTTI
"Cominciavamo con la primavera. Quando la luce si allunga e l’aria sa di mandorle. Come gli uccelli, qualcuno fischiava e gli altri arrivavano. Eravamo bambini e bambine e avevamo la strada tutta per noi. Vuota e libera, dove tutto poteva accadere. Sotto il segno del gioco si diventava abili a saltare, a correre, a nascondersi, a diventare amici (...)Le auto cambiavano strada per non interrompere i giochi e i raduni dei bambini. Che stavano da soli. Senza adulti. Che imparavano ad autoregolarsi, litigando e facendo la pace perché conviene. Perché se tornavi a casa piangendo poi non uscivi più. E allora toccava capirla l’arte di stare al mondo (...) Hanno giocato fino a un po’ di anni fa. Poi i bambini sono spariti. Li abbiamo chiusi per proteggerli. Nelle case, nelle palestre, nelle piscine, nei campi da tennis e da calcio, a lezioni di musica. Chiusi anche quando stanno all’aperto. Sempre con l’adulto che controlla (...) Quand’ero bambina, dall’angolo buio in fondo qualcuno prima o poi arrivava correndo, per dire: «Un due tre, liberi tutti»". Domani glielo insegnerò che ci si salva insieme [Rosaria Gasparro, maestra, con questo articolo bellissimo ha aderito alla campagna Ribellarsi facendo] L'ARTICOLO COMPLETO È QUI
LA NOSTRA MANIERA DI VIVERE E DI MORIRE
«Quando Barack Obama è stato eletto nel gennaio 2009, ha chiaramente e fermamente annunciato al pianeta: “Non chiederemo scusa per il nostro stile di vita, né ci batteremo in sua difesa”. Direi che questa è una promessa che il Papa della Speranza ha mantenuto. “Il nostro modo di vivere” si basa sulla violenza, l’espansione, il consumo, la dominazione e il capitalismo predatorio. È normale che ogni miglio quadrato di oceano ospiti 46.000 pezzi di plastica galleggiante? Che le donne guadagnino 77 centesimi per ogni dollaro con cui è pagato un uomo? Che l’industria globale dei sottoprodotti degli animali – 1.000 miliardi di animali ogni anno vengono uccisi per “alimentare” –, consumi e distrugga un terzo del pianeta e della superficie, ed è la principale fonte di gas serra creati dall’uomo? Il precario stato di cose sul Pianeta Terra non è una teologia preordinata o una forza inarrestabile della natura. Noi siamo in questo pasticcio grazie a decisioni umane. Se diverse decisioni fossero state prese in passato, probabilmente si sarebbero verificati esiti diversi. Se diverse decisioni vengono prese e differenti azioni adottate – qui e ora – forse esiti diversi possono ancora essere raggiunti. Io dico scopriamolo» QUI L'ARTICOLO COMPLETO DI MICHAEL ZEZIMA
SCAMBIAMO TEMPO E RELAZIONI
L’aumento in molte regioni delle banche del tempo dimostra che è possibile ottenere e condividere servizi, beni o saperi e allo stesso tempo risparmiare soldi e consolidare relazioni territoriali L'ARTICOLO COMPLETO
CHI DELINQUE IN CITTÀ?
Perché la questura ha agito senza informare il Comune di Roma? Perché per la prima volta in un’inchiesta su una parte dei movimenti romani per il diritto all’abitare si parla di capi d’accusa gravissimi, estorsione e associazione a delinquere? Esistono spazi di confronto tra istituzioni e movimenti per il diritto all’abitare? Cosa si sarebbe potuto fare diversamente? Come possono adesso movimenti e istituzioni, ognuno con i propri linguaggi, gestire in modo differente quanto emerso? Sono alcuni degli interrogativi con i quali molti ragionano dopo la giornata degli sgomberi dell'Angelo Mai e di due palazzine in perigeria di mercoledì 19 marzo (e dopo le proteste contro il piano casa di giovedì 20). Il punto di vista dell’Angelo Mai che difende la “legittima illegalità” del fare cultura dal basso lo trovate qua, il racconto della giornata di mercoledì (tra sgomberi, proteste, interventi del Comune, assemblee…) invece è qui, di seguito un’opinione di Monica Pasquino, ricercatrice L'ARTICOLO
ROSARNO E LA PIANA DI GIOIA TAURO SONO SOLI
Continuano ad essere disastrose le condizioni abitative, igienico-sanitarie e lavorative di alcune migliaia di migranti che ogni anno giungono nella Piana di Gioia Tauro per le raccolte stagionali. La maggior parte dei migranti, denuncia Medici per i Diritti Umani, vive in baraccopoli e casolari abbandonati, nonostante due su tre possiedono un regolare permesso di soggiorno o sono titolari di protezione internazionale o umanitaria. Si spostano ogni giorno a piedi o in bici dal momento che i trasporti pubblici sono inesistenti. I più fortunati percepiscono tre euro l'ora. Nessun piano di accoglienza è previsto per la prossima stagione L'ARTICOLO COMPLETO
CONSIGLIO DI GUERRA SUI BANCHI DI SCUOLA
Una vera propaganda paramilitare in un liceo di Afragola (Napoli). Ex-mercenari diventano prof su marò e antipirateria. Qualcuno si ribella L'ARTICOLO COMPLETO
QUELLE CHE... LA SCUOLA SI PUÒ CAMBIARE
Un gruppo facebook per ragionare intorno alla didattica di genere. “Noi, ci siamo – Donne, didattica, inclusione. Quelle che vi portano a scuola il cambiamento”. Si presenta così la pagina nata per chiamare a raccolta quante operano nella scuola italiana e sono attente alle questioni di genere L'ARTICOLO COMPLETO
L'AUTORECUPERO DELLE RELAZIONI SOCIALI
Non è solo una bella storia di un'occupazione, tra diritto all'abitare e autorecupero, in cui trova spazio il riciclo (dei materiali per la casa) e il riuso (di un ex liceo di Bari). Ma non è neanche solo una vicenda di rifugiati che si autorganizzano, perché qui sono coinvolti anche i cittadini del quartiere e alcuni collettivi della città. E' questo e molto di più: l'ex liceo Socrate di Bari è prima di tutto un cantiere di mutuo aiuto che nessuno aveva previsto L'ARTICOLO COMPLETO
UNIVERSITÀ POPOLARI DI MEDICINA
Rimettere dentro al processo di salute la dimensione politica e sociale: questo l’obiettivo di un gruppo di studenti e studentesse di medicina che in questi anni si sono messi in rete. Uniti da un senso di inadeguatezza rispetto al mandato sociale di tutelare e proteggere la salute delle persone, hanno cominciato un percorso di auto-formazione, che ha colmato le lacune lasciate dall’accademia e che oggi sta sfociando nella creazione di un’università popolare di medicina L'ARTICOLO COMPLETO

Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
 IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; causale Campagna 2014
E’ possibile inviare le quote anche con PAYPAL
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LA GIUNGLA DEI DETERSIVI ECO
Sono lontani i tempi di “Bianco che più bianco non si può” e di “Lo sporco si scioglie e se ne va”, senza che tu debba far nulla. Viviamo ormai l’era del detersivo “naturale”, di origine “naturale”, il “detersivo per un mondo migliore”. I mercanti hanno scelto: il detersivo "ecologico" è la moda del momento. Ma dire che un detersivo contiene ingredienti di origine naturale non lo fa diventare per forza ecologico. Il petrolio non è forse di origine naturale? Come orientarsi allora? Ecco le regole fondamentali di un eco detersivo. La prima: gli ingredienti devono essere di origine vegetale. Tutti L'ARTICOLO COMPLETO
LE RAGIONI DEL NOSTRO CONDIVIDERE
Ovunque gruppi di persone mettono sempre più spesso in comune beni e servizi L'ARTICOLO COMPLETO
NO SAV, BASTA SCUOLE AD ALTA VELOCITÀ [VIDEO]
Maestro elementare, Franco Lorenzoni è tra i fondatori della Casa-laboratorio di Cenci, ad Amelia (Terni), un meraviglioso centro di ricerca e sperimentazione educativa e artistica. Ha pubblicato diversi libri, ad esempio sulla relazione tra tempo e gioco e sull’educazione interculturale. Di seguito, una video-intervista a Franco Lorenzoni dal titolo “I sette punti per una scuola nuova”. Si ragiona di molte cose: di inclusione di bambini con disabilità, di invalsi, di gruppi di studio con bambini di età differenti e di ripensamento degli spazi/classe. La proposta più importante resta probabilmente quella che Lorenzoni chiama la nascita del movimento No Sav, contro la scuola ad alta velocità: l’apprendimendo profondo e il pensiero critico nascono solo andando a fondo nelle cose, ma per farlo occorrono lentezza, creatività e capacità di rifiutare programmi ripetitivi L'ARTICOLO COMPLETO
OGNUNO SECONDO LE SUE CAPACITÀ
Tra i Gruppi di acquisto solidale, i loro corrispondenti statunitensi, le Community-Supported Agriculture (Csa), e alcune esperienze di orti urbani nel mondo ci sono realtà che tentano di favorire cittadini a basso reddito in molti modi. Ad esempio ....L'ARTICOLO COMPLETO
LE MADELEINE DELLA BISCOTTERIA OCCUPATA
Ad aver inventato le madeleine, nell’Ottocento, è stata un’antica biscotteria di Caen (Francia). Ha lavorato per più di centocinquanta anni, ma oggi è fallita: in dicembre la liquidazione, a fine gennaio la produzione si è fermata. Nel biscottificio Jeannette lavoravano una quarantina di dipendenti (soprattutto donne). Che hanno deciso di non arrendersi, per difendere un luogo che sentono loro. In febbraio hanno occupato la fabbrica. Si sono opposti alla dismissione dei macchinari e alla perdita delle ricette. Qualche giorno fa l’odore delle madeleine fragranti si è nuovamente diffuso ... L'ARTICOLO COMPLETO


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