giovedì 27 dicembre 2012

Le buone feste dei sindacati asserviti

Cisl, Uil e padroni augurano buone feste!
Vigliacco colpo di mano dei soliti specialisti del contratto separato (industriali metalmeccanici e loro manutengoli di Cisl e Uil): il 5 dicembre hanno siglato un contratto di durata triennale, che è un altro passo avanti verso la dittatura padronale.
Questo, dopo che il 21 novembre gli stessi sindacati, Confindustria e governo avevano firmato l’ “accordoproduttività”, in realtà accordo schiavitù, di cui quello metalmeccanico è fedele espressione.
Ecco cosa stabilisce il “nuovo” contratto:
- SALARIO. Sul 3° livello, che è fortemente rappresentativo, perché vi è inquadrata una grossa percentuale di operai, l’aumento a gennaio 2013 sarà di euro 30,19 lordi (19 netti), a gennaio 2014 di euro 38,81 lordi (25 netti), a gennaio 2015 di euro 43,13 lordi (28 netti). Quando saremo nel 2015, un operaio di 3° livello avrà in busta paga 72 euro in più rispetto a oggi: grande conquista!
Ma non è finita: 1) l’aumento del gennaio 2014 e quello del gennaio 2015 saranno messi in relazione con la situazione produttiva in azienda, dove potranno slittare anche di 12 mesi; e 2) ai dipendenti di aziende senza contrattazione interna (il 75% del totale) verrà aumentata di 30 euro lordi all’anno quella specie di indennità istituita da qualche anno per consolarli!
- INQUADRAMENTO. Dal gennaio 2014 non si avranno più 7 categorie con 8 livelli, ma esse diventeranno 8 con 11 livelli. Infatti, saranno istituiti i livelli 3° super e 4° super e l’ottava categoria. Come dire, una crescita pesante delle differenze salariali, che è funzionale a creare divisioni tra i lavoratori proprio in un periodo di crisi, in cui sarebbero necessari aumenti salariali uguali per tutti (e non quelli stabiliti con questo contratto, dove il livello più alto riceve un aumento superiore del 100% rispetto a quello più basso) e massima unità (e non questo sventagliamento di livelli retributivi).
- ORARIO DI LAVORO. Il contratto separato affida pressoché totalmente le decisioni su questa materia al beneplacito dell’azienda, facendole (in aggiunta a quelli del passato) regali di flessibilità, in termini di aumento delle ore di straordinario obbligatorio e della durata dell’orario settimanale (come di quello “plurisettimanale”, aumentato da 64 a 80 ore all’anno), di apertura all’introduzione del lavoro domenicale, di gestione sempre più unilaterale delle ferie e dei permessi annui retribuiti (PAR): il tutto senza che, di fatto, la direzione abbia nemmeno bisogno di accordarsi con la RSU.
Inoltre, chi non rispetterà fedelmente la flessibilità sull’orario pretesa dall’azienda, sarà penalizzato rispetto all’assegnazione del premio di risultato.
E ancora: potrà essere rivista (stavolta con accordo sindacale) la collocazione della pausa/mensa all’interno del turno, nel senso di poterla anche fare slittare all’ultima mezz’ora (come a Pomigliano!).
- MALATTIA. Verrà introdotto un meccanismo che disciplinerà in modo peggiorativo le malattie brevi (quelle fino a 5 giorni di durata): dopo le prime tre malattie brevi, la retribuzione relativa alla quarta verrà ridotta del 34%, mentre la retribuzione relativa a quelle successive verrà ridotta del 50%.
Così, si attacca in modo grave il diritto ad assentarsi e curarsi in caso di malattia, con la salute che andrà di brutto a farsi benedire. Come se non bastasse l’appesantimento dell’orario di lavoro!
- Infine, peggioreranno le norme relative alla formazione e alle garanzie occupazionali degli APPRENDISTI, mentre il LAVORO INTERINALE e il LAVORO CON CONTRATTO A TERMINE saranno consegnati a regole che permetteranno ogni discriminazione.
Mentre si auspica che i lavoratori aderenti a Cisl e Uil finalmente si decidano a lasciare soli i loro dirigenti, i quali non esitano, con la firma di accordi e contratti capestro come questo, non solo a esporli (loro, come tutti gli altri lavoratori) all’intensificazione dello sfruttamento, ma anche a costringerli a essere complici di tanta infamia.
FACCIAMO, TUTTI INSIEME, IN MODO CHE NON FINISCA QUA.

COBAS LAVORO PRIVATO PISA

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari