L’UE alza il muro e prepara interventi militari contro i migranti
e i popoli oppressi
Di fronte al dramma della migrazione fra Africa e Europa – conseguenza diretta della povertà, della politica di saccheggio di materie prime e forza-lavoro, degli interventi e delle guerre provocati dalle potenze imperialiste e dalle cricche reazionarie a loro asservite – la Commissione dell’Unione Europea (UE) ha approvato un piano che prevede, oltre all’ipocrita sistema delle “quote” (una goccia nel mare dei richiedenti asilo), anche l’opzione militare.
Cioè bombardamenti, invio di navi da guerra e truppe nei paesi mediterranei da dove partono i migranti per impedire loro di sfuggire da miseria, guerre e brutalità di ogni tipo.
Dapprima hanno fatto dell’Africa un immenso campo di sterminio, ora ne sigillano le vie di uscita prevedendo «l’alto rischio di danni collaterali»: così i banditi imperialisti chiamano le vittime dei loro brutali interventi militari. Eppure secondo la Mogherini l’UE avrebbe compiuto “passi da gigante”. Sicuramente verso la barbarie!
Mentre la NATO alza il suo muro a est, la UE lo alza a sud, nel Mediterraneo. USA e UE nelle loro campagne mediatiche insistono sui criminali scafisti per farne dei capri espiatori e schivare le loro responsabilità nella tragedia migratoria, così come per legittimare nuovi interventi militari in Libia.
Nell’intento di respingere i migranti, di negare l’asilo politico e i diritti a tutti i rifugiati, di perpetuare la rapina delle risorse dei paesi dipendenti fanno sempre più ricorso a strumenti illegali, violenti e repressivi, alla politica di guerra.
I partiti e i gruppi nazionalisti, xenofobi e razzisti, come la Lega di Salvini, tirano la volata a questa infame politica rivolta contro i migranti e i contro i popoli.
Responsabile del genocidio e della tragedia migratoria è il capitalismo imperialista, sono i monopoli internazionali che saccheggiano il pianeta, i padroni che accumulano profitti mediante lo sfruttamento della forza-lavoro africana a prezzi stracciati, i nuovi mercanti capitalistici di schiavi.
Denunciamo le responsabilità politiche dell’UE e del governo italiano per le stragi dei migranti nel Mediterraneo e per la politica di guerra e saccheggio contro i popoli africani.
Basta con le misure razziste, guerrafondaie e repressive di un’Unione Europea sempre più reazionaria, antipopolare e antidemocratica.
Esigiamo una politica rispettosa dei migranti, dei loro diritti, a cominciare dal diritto di asilo.
Esigiamo l’abrogazione delle leggi, dei regolamenti e degli accordi razzisti. Diciamo si al permesso di soggiorno e ai documenti di viaggio per i migranti, alla regolarizzazione e alla parità dei salari e dei diritti per le lavoratrici e i lavoratori immigrati.
Opponiamoci e mobilitiamoci contro il nuovo intervento militare imperialista in Libia!
Partecipiamo alle manifestazioni e alle iniziative di protesta che si svilupperanno. La politica antimigranti e quella di guerra sono rivolte contro l’insieme dei lavoratori sfruttati e oppressi, perciò devono trovare la risposta più unitaria e ampia possibile.
I nemici non sono i migranti che arrivano per sfuggire alle guerre e alla miseria imposte dall’imperialismo e dalle sue cricche locali; il nemico è dentro casa, è la borghesia e i suoi governi!
14 maggio 2015
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
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