venerdì 23 marzo 2012

Newsletter PRC 23-03-2012


Newsletter PRC 23-03-2012
di Antonio Gorgoglione - 23.03.12Cari compagni e care compagne, trasmetto n. 90 firme raccolte a difesa dell'articolo 18. Queste firme, seppur poche, vogliono essere la testimonianza dell'attività di compagni sparsi nel territorio della penisola, anche molto difficili come il nostro, che si rammaricano di non poter esser potuti venire alla manifestazione di Roma davanti alla Camera. Donne e uomini che ancora oggi, malgrado le innumerevoli delusioni, credono nella forza e nei valori che il nostro simbolo rappresenta. Credo che ormai, noi tutti, rappresentiamo l'ultimo baluardo allo scippo di diritti, tra questi la modifica dell'art. 18, che a tutt'oggi si consumano nei confronti delle categorie più deboli della società, lavoratori e pensionati. Con queste firme ricevete delega a rappresentarci ed a resistere nella lotta, ma soprattutto rappresentano la consapevolezza reciproca, che non siete e non siamo soli in questa battaglia di civiltà. Saluti comunisti. Leggi tutto

di Paolo Ferrero - 23.03.12«Esprimo il nostro pieno appoggio alla candidatura di Leoluca Orlando a Sindaco di Palermo. Contro i trasversalismi, le furbizie e la mafia, Orlando ha già dimostrato di saper guidare Palermo e voglio ringraziarlo personalmente per aver accettato oggi la sua candidatura a Sindaco della Città. La sinistra appoggerà Orlando che saprà riportare la speranza del cambiamento là dove i traffici e le furbizie delle primarie ci hanno portato solo i maleodoranti effluvi della cattiva politica. Palermo ha diritto ad una alternativa e per questo la Federazione della Sinistra si farà promotrice di una lista unitaria della sinistra in appoggio ad Orlando, affinché la primavera palermitana torni ad essere realtà». Leggi tutto

di Dino Greco - 23.03.12Liberiamoci, innanzitutto, da tutto ciò che nella manovra di Monti sul lavoro è pura (e volgare, malgrado l'aristocratico aplomb del premier) propaganda. Che l'abolizione dell'articolo 18 - vale a dire il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro nel caso di licenziamenti ingiustificati - possa favorire la fluidificazione di un mercato del lavoro che si finge ingessato da “lacci e laccioli" è una sesquipedale bugia. Perché la flessibilità in entrata è garantita, in Italia, da uno spettacolare florilegio di lavori precari e a termine, un vero “discount" delle braccia; e perché quella in uscita è ampiamente consentita, normata, praticata da una legge dello stato e da non meno vincolanti accordi interconfederali che consentono alle aziende di liberarsi dell'occupazione da esse ritenuta “eccedentaria". L'obiettivo (che più politico non potrebbe essere) del governo è dunque quello di consegnare nelle mani del padrone la facoltà di disfarsi di un proprio dipendente: in ogni momento, a proprio piacere e per qualsivoglia motivo. Leggi tutto

di Paolo De Prai - 23.03.12Quando da bambino collezionavo francobolli fui molto colpito dai pezzi della repubblica tedesca di Weimar, che avevano valori enormi, anche sovrastampati. In seguito scoprii, che a causa della crisi economica del 1929, in Germania vi fu una tremenda inflazione e disoccupazione di massa. Questa situazione non fu causata solo dalla crisi economica, ma piuttosto dalle politiche monetariste del cancelliere Brüning (marzo 1930-marzo 1932), chiamato in seguito “cancelliere della fame”. Tale politica monetarista consistette in due manovre. La prima fu la compressione del credito per combattere l’inflazione, perché per l’economia classica l’inflazione è il risultato di un eccesso di circolazione monetaria a fronte di produzione di beni e servizi, la seconda politica fu quella di taglio dei salari, per favorire l’esportazione.Leggi tutto

Intervista ad Antonella Stirati - 23.03.12«I dati empirici, anche dell'Ocse, non mostrano alcuna relazione positiva tra flessibilità del lavoro e competività» Docente di economia politica a Roma Tre, Antonella Stirati è autrice di numerose ricerche sul mercato del lavoro, distribuzione del reddito e occupazione. Questa «riforma» ha l'efficacia che promette, su crescita e occupazione? Tra gli economisti esistono diverse prospettive teoriche che danno risposte molto diverse alla domanda «che effetti ha la flessibilità sull'occupazione?». C'è impostazione tradizionale, premessa per le politiche liberiste, secondo cui questa flessibilità può avere effetti positivi; e una, totalmente diversa, secondo cui queste misure o sono inefficaci o danno risultati negativi. I dati, prodotti anche da organizzazioni come l'Ocse - sempre favorevoli alla flessibilizzazione - provano che la relazione tra questa e il tasso di disoccupazione, o occupazione giovanile, ecc, non esiste sul piano empirico. Leggi tutto

Luça, leader del partito della sinistra radicale, si mobilita con il sindacato Il Portogallo si è fermato contro i licenziamenti facili e l'abolizione di fatto della contrattazione collettiva, sostenendo lo sciopero generale della maggiore centrale sindacale, Cgtp, cui ha aderito anche Blocco di Sinistra (Bloco de Esquerda -Be). Ne abbiamo parlato con Fransisco Luça, leader del partito della sinistra radicale. Quali sono i vostri punti fondamentali contro la riforma? In questo momento la disoccupazione vera arriva al 22%. Facilitare i licenziamenti, come prevede la riforma, significa peggiorare la situazione. Vogliamo un'altra politica che aiuti la creazione di posti di lavoro, con giustizia fiscale e redistribuzione della ricchezza. Una politica che permetta di vivere e non di sopravvivere in condizioni di povertà con salari e pensioni da poveri.Leggi tutto









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