mercoledì 14 marzo 2012

Trasporto pubblico locale in provincia di Lucca, nella lucchesia e Garfagnana. Sgherri: “Emergerebbe una situazione insostenibile"



CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

Trasporto pubblico locale in provincia di Lucca, nella lucchesia e Garfagnana. Interrogazione in Regione di Monica Sgherri (Fed Sinistra – Verdi). Sgherri: “Emergerebbe una situazione insostenibile di tagli al servizio e ai posti di lavoro. Necessaria chiarezza sull’applicazione dei criteri usati per la razionalizzazione ed agire per scongiurare lo scenario che si prospetta”.


Firenze, 14 marzo. Trasporto pubblico locale in provincia di Lucca, nella lucchesia e Garfagnana. Compiere ogni sforzo affinché anche in quelle aree non si assista ad un insostenibile ridimensionamento del trasporto pubblico su gomma per gli utenti, in particolare studenti e pendolari e non si perdano numerosi posti di lavoro fra gli operatori del settore. Questa la ratio dell’interrogazione presentata oggi alla Giunta Regionale da Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale. La genesi va individuata – spiega Monica Sgherri – nei tagli ai finanziamenti per il comparto da parte del governo nazionale; a seguito di questo la Regione ha compiuto sforzi notevoli per coprire le necessità con risorse proprie e nel contempo avviato l’iter di razionalizzazione della rete toscana del tpl, con l’obbiettivo di giungere ad una gara unica e ed una azienda unica regionale. E’ però necessario – in questo caso per quanto riguarda la provincia di Lucca – capire quali siano i criteri individuati per la razionalizzazione e come applicati nella conferenza provinciale che ha ridisegnato la rete: a quanto ci risulterebbe infatti si sarebbero prospettati tagli – in particolare per il cosiddetto sia urbano e che extraurbano “debole” - che creerebbero una situazione insostenibile per intere aree del lucchese – ad esempio la Garfagnana ma anche a pochi chilometri dal capoluogo – sia dal punto di vista del permanere di un servizio di trasporto degno di questo nome per gli utenti nonché per la prevedibile forte perdita di posti di lavoro per gli operatori del settore. E’ necessario quindi capire come stanno le cose, come si è definita la razionalizzazione della rete, i criteri utilizzati e la loro applicazione a livello di conferenza provinciale dei servizi minimi, e compiere ogni sforzo per tutelare utenti e lavoratori medesimi, così da scongiurare lo scenario che si prospetta.

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