«Dimmissioni irrevocabili». Non c’è altro da aggiungere alla decisione di Antonio Di Pietro, che dopo la sconfitta alle urne, ha deciso di concludere la sua esperienza durata tre lustri alla guida dell’Italia dei Valori. Il partito che l’ex magistrato ha fondato nel 1998 per la prima volta non entrerà in Parlamento: Rivoluzione Civile, di cui fa parte l'Idv, non è riuscita a superare lo sbarramento del 4% alla Camera e dell’8% al Senato. Un risultato deludente, per molti inaspettato. Nelle prossime ore sono probabili altre dimissioni da parte dei leader degli altri partiti della coalizione di Ingroia.
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