martedì 1 ottobre 2013

Comunicazione su inchiesta TAV. Sgherri:”utile a chiarire"


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

Comunicazione su inchiesta TAV. Sgherri:”utile a chiarire che non c’è stato cambio di atteggiamento della  Regione fra il prima e il dopo lo spostamento del dirigente. Ma emerge che tanto più oggi ci sarebbero le condizioni di sospensione e revoca dei contratti per quest’opera”

Firenze, 1 ottobre. Comunicazione del presidente Rossi su sviluppi dell’inchiesta sull’alta velocità fiorentina. “L’elemento dirimente che emerge dalle parole del presidente è che l’atteggiamento, nei confronti delle terre di scavo, non è cambiato prima e dopo lo spostamento ad altro incarico del dirigente del settore Via. Un elemento importante, su una vicenda rispetto alla quale la stessa magistratura riconosce al presidente la buona fede. Detto ciò ci sono due considerazioni politiche da fare. La prima è legata all’opportunità. al di là quindi della legittimità, di compiere due scelte quali lo spostamento del dirigente in questione e l’avocare direttamente alla presidenza le deleghe sulle procedure di Via e Vas, togliendole all’assessorato all’ambiente.
Questo combinato disposto sembra alludere ad un nuovo modello di governance sempre più incentrato su presidenti, sindaci ecc, e sempre meno su assessorati e soprattutto consigli, così come si assiste, a livello nazionale, a riforme passate con colpi di decreto da governi tecnici o di grandi intese che riducono i poteri ai comuni e alle assemblee elettive, riducendone sempre più il numero e la rappresentatività, fino al tentativo di smontare la costituzione nata dalla Liberazione. Noi continuiamo ad essere più convinti del modello  incardinato nella nostra Costituzione, in un sistema democratico collegiale e proprio perché tutta la responsabilità sta in capo al Presidente della Regione eravamo più convinti che le deleghe di Via e Vas rimanessero in capo all'Assessore all'Ambiente, deleghe tanto delicate e per questo spesso soggette a ricorsi contro le decisioni assunte dal pubblico.
La seconda considerazione politica: il quadro che emerge in tutti i suoi elementi – al di là dei compiti precipui della magistratura, ma che essa ha fatto emergere – (cioè un sistema di  pressioni della cosiddetta “squadra”, a livello generale,  per far andare le cose in un certo modo, giudizi pesanti su dirigenti che combinato con l'inattendibilità della cooperativa  e dei fatti gravi che sarebbero successi come l'uso in galleria di materiale ignifugo scadente - che avrebbe messo a grave rischio la città tutta -, così come dell'inadeguatezza della fresa, e non ultimo la forte difficoltà economica di alcune delle aziende coinvolte nella realizzazione dell’opera in questione, fino all'atteggiamento inaccettabile con le richieste di risarcimenti a causa della coerenza della Regione di continuare ad utilizzare criteri come quelli per le terre a verde pubblico nella classificazione delle terre da mandare a Cavriglia, ecc) ci dicono che ci sarebbero tutte le condizioni – come da noi per altro più volte richiesto – tanto più ora per avanzare in sede di auto tutela il congelamento e la revoca dell’appalto per quest’opera. Così da poter invece puntare su altre scelte quali l’attraversamento dell’alta velocità in superficie e nel contempo destinare le risorse rimanenti per la vera grande opera necessaria cioè il potenziamento e la modernizzazione del trasporto ferroviario regionale. Vera chiave di volta di un rilancio anche economico della nostra regione. Di fronte al quadro che emerge, se non ora, quando? “

La Capogruppo Monica Sgherri

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