martedì 15 luglio 2014

FERMARE IL GENOCIDIO DI ISRAELE SOSTENUTO DALL’IMPERIALISMO USA, EUROPEO E DAL GOVERNO ITALIANO


FERMARE IL GENOCIDIO DI ISRAELE SOSTENUTO DALL’IMPERIALISMO USA, EUROPEO E DAL GOVERNO ITALIANO

Dopo il presunto rapimento di tre coloni israeliani il governo sionista israeliano ha scatenato l’inferno in Palestina, non per la ricerca dei presunti rapiti, ma veri e propri atti di terrorismo: rastrellamenti, perquisizioni, devastazioni, limitazione di movimento in città e villaggi dichiarati zona militare chiusa, fino all’assassinio per rappresaglia di un giovane palestinese. Poi è iniziato l’ennesimo bombardamento sulla striscia di Gaza. Il governo di Israele - che da sempre vuole la distruzione della Palestina e della sua popolazione e nega ogni diritto sociale, di lavoro e di vita - cercava una giustificazione per intervenire e portare avanti ciò che da sempre pratica e pianifica.
È una macchina da guerra - detentrice della bomba atomica - che attua la più brutale violenza fatta di morte, distruzione, tortura, terrore, colonizzazione, incarcerazione persino dei bambini, elevazione di un muro che divide famiglie e terre, della rapina dell'acqua, della degradazione delle condizioni ambientali, dell'igiene, dell'alimentazione e delle cure ai danni dei palestinesi. Questa vera e propria pulizia etnica in stile nazista è sostenuta dall'imperialismo, in testa gli Stati Uniti che ogni giorno inviano 10 milioni di dollari come aiuto, soprattutto militare, per continuare ad espandersi e occupare nuovi territori.
Tra i Paesi amici Israele vanta anche l'Italia. I 12 accordi firmati lo scorso dicembre dal governo Letta sono garantiti dal governo Renzi - che si definisce grande amico di Israele e lo considera un partner strategico -. Sono accordi di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica, in materia di sicurezza pubblica e informatica, sanitaria, ambientale. Per la cultura è previsto persino un seminario annuale volto a formare gli educatori italiani.
Inoltre Israele sarà presente ad Expo 2015, a Milano, con un padiglione di 2400 mq. chiamato "Fields of tomorrow" (Campi di domani) dal costo di 11 milioni di euro per far vedere al mondo un'immagine diversa e nascondere la realtà dell'apartheid, dell'occupazione, dell'oppressione, delle uccisioni e bombardamenti sulla popolazione con un apparato militare e tecnologico di cui eccelle. E sono anche italiani i caccia M346 utilizzati per attacchi al suolo con missili aria-terra e bombe, così come Alenia Aermacchi garantisce il supporto logistico e le attività di manutenzione e riparazione. Affari di milioni di euro, dunque, per l’Italia ecco perché il governo Renzi e lo stesso Presidente della Repubblica tacciono sull’aggressione israeliana contro la popolazione palestinese: donne uomini e bambini intrappolati, uccisi e feriti con la scarsità di medicine che incombe.
Per noi comunisti la solidarietà non è fatta di parole, ma di impegno in una continua lotta - interna e internazionale - contro l'imperialismo e il fascismo. Perché anche sugli avvenimenti degli ultimi giorni ci distinguiamo da coloro che in Italia mettono sullo stesso piano chi barbaramente uccide in nome dell'ideologia sionista e chi legittimamente resiste in tutti i modi e le forme possibili e necessarie. Sono gli stessi che mettono sullo stesso piano dei partigiani, definendoli “bravi ragazzi”, i repubblichini di Salò, servi dell'occupazione nazista.
Quindi, mentre sosteniamo e partecipiamo a tutte le manifestazioni di solidarietà ribadiamo la necessità di una lotta costante e decisa contro il governo italiano, l'Unione europea, la Nato e tutte le forze riformiste e revisioniste che li sostengono.
Abbattere il capitalismo nel proprio paese è il migliore aiuto alla soluzione del problema palestinese e di tutti i popoli oppressi.

Comitato comunista “Fosco Dinucci”, Firenze

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