Ospedale Psichiatrico Giudiziario di
Montelupo Fiorentino, incendio partito da una cella evacuati 150
detenuti/degenti. Rifondazione Comunista
chiede Provincia di Firenze e alla Regione Toscana nonché Garante Regionale per i diritti dei detenuti
come mai si prende tempo per eseguire la
chiusura della struttura, definita indecente per un paese cosiddetto civile
anche dalle stesse Istituzioni. Domanda di attualità
art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
Un incendio causato da un materasso nella cella di un internato
ha causato l’evacuazione degli altri 150 internati nell'Ospedale
Psichiatrico Giudiziario di Montelupo e
quattro agenti della polizia penitenziaria sono rimasti lievemente intossicati.
I detenuti dell'ospedale psichiatrico sono stati portati in cortile mentre sono intervenuti i vigili del fuoco di Empoli e Firenze per spengere l’incendio causato forse dal detenuto stesso dove ha appiccato il fuoco al materasso della sua cella.
I detenuti dell'ospedale psichiatrico sono stati portati in cortile mentre sono intervenuti i vigili del fuoco di Empoli e Firenze per spengere l’incendio causato forse dal detenuto stesso dove ha appiccato il fuoco al materasso della sua cella.
L’accaduto conferma , se mai ce ne fosse bisogno, che le
carceri Italiane non sono degne di un paese civile. Nelle condizioni di
sovraffollamento, già denunciate in Consiglio Provinciale dal gruppo di
Rifondazione Comunista..
Anche il sindacato delle guardia carcerarie (Sappe)
dichiara a mezzo stampa:
«Il grave episodio di Montelupo deve servire da spunto per una immediata verifica della salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro nei quali sono impiegati gli appartenenti alla polizia penitenziaria. E questo episodio deve fare riflettere, e molto, sul futuro degli internati e sulla loro custodia dopo la prevista chiusura di tutti gli opg».
«Il grave episodio di Montelupo deve servire da spunto per una immediata verifica della salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro nei quali sono impiegati gli appartenenti alla polizia penitenziaria. E questo episodio deve fare riflettere, e molto, sul futuro degli internati e sulla loro custodia dopo la prevista chiusura di tutti gli opg».
E
infatti vero che è da molto tempo che si parla della chiusura dell’OpG di
Montelupo per convertirlo ad altro utilizzo sempre nel settore penitenziario togliendo
così dall’ordinamento un ospedale giudiziario che è noto per le sue condizioni
inadeguate e che rendono esasperati i detenuti che, non scordiamoci, soffrono
di grave alterazioni psichiatriche.
Chiediamo
quindi che si pronuncino la Provincia, le Istituzioni e il garante regionale diritti dei carcerati
sui motivi del ritardo della conversione della struttura.
Ciò premesso gli scriventi
consiglieri provinciali chiedano al Presidente della Provincia e l’Assessore
competente di riferire:
Sulla dinamica dell’incendio
che si è verificato
all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino e sullo
stato di accoglienza e permanenza dei 150 detenuti/ degenti;
di riferire sulle condizioni
di lavoro degli operatori, sia agenti penitenziari che operatori sanitari e sui
motivi del ritardo dell’iter previsto per la chiusura dell’Opg. di Montelupo e
quale sarà il futuro della struttura e degli operatori con le varie
professionalità presenti.
Altresì chiediamo quali sono
le iniziative attivate dall’Amministrazione Provinciale in accordo con il
Comune di Montelupo e il Circondario Empolese e la Regione Toscana, al fine di
affrontare e risolvere concretamente tutti i problemi ancora aperti nel
suddetto Istituto.
Andrea
Calò Lorenzo
Verdi
(Rifondazione
Comunista)
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