Comunicato stampa del 25 aprile 2013, Segreteria provinciale
Gucci, unico concorrente, si aggiudica la Richard Ginori al prezzo di 13 milioni di euro ed annuncia che saranno riassunti 230 lavoratori su 305 attualmente occupati.
Se la continuità produttiva dello storico stabilimento di Sesto Fiorentino è almeno per ora garantita, la perdita secca di 75 posti di lavoro è un prezzo altissimo per i diretti interessati e le loro famiglie e per il territorio sestese. Se da un lato il risultato riapre qualche speranza dall'altro lascia con l'amaro in bocca, uno strascico inevitabile di divisioni fra i lavoratori oltre naturalmente al grande problema di come garantire un reddito a quei dipendenti che perderanno il posto. Un problema ingrandito anche dal fatto che al momento non è stato assicurato alcun rifinanziamento agli ammortizzatori sociali.
La federazione fiorentina del PRC si augura che quanto prima i soggetti interessati siano convocati per conoscere nel dettaglio il piano industriale di Gucci e su come questa intenda procedere rispetto ai tagli previsti, contemporaneamente continuiamo a sostenere i lavoratori nella loro lotta e lo faremo anche in futuro.
La federazione fiorentina del PRC si augura che quanto prima i soggetti interessati siano convocati per conoscere nel dettaglio il piano industriale di Gucci e su come questa intenda procedere rispetto ai tagli previsti, contemporaneamente continuiamo a sostenere i lavoratori nella loro lotta e lo faremo anche in futuro.
E' evidente che Gucci pare una soluzione da accogliere con moderato ottimismo rispetto a veder scomparire la Ginori dal tessuto produttivo della provincia fiorentina. Sarebbe auspicabile che la discussione, alcune volte, quando siamo di fronte a tragedie simili a quella della Ginori, potesse vertere non solo sul meno peggio ma anche su come i lavoratori possono ritornare protagonisti del loro futuro. L'artico 43 della nostra Costituzione ci da un'idea, offre infatti- anche attraverso gli opportuni e necessari interventi pubblici - a tutti i lavoratori interessati da crisi aziendali di prendere in mano i loro destini, attivandosi in forme di gestione operaia di aziende che i loro padroni hanno gestito in maniera irresponsabile e fallimentare.
La Segreteria
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