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mercoledì 31 ottobre 2012
La CGIL di Firenze chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi su Ataf
La CGIL di Firenze chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi su Ataf e l'intervento di Palazzo Vecchio accusato, in qualità di massimo azionista dell'azienda, di cattiva gestione nel passaggio di vendita. A distanza di poco tempo dal passaggio dei lavoratori Ataf alla nuova società nessuna sa quanti lavoratori saranno assunti - si ipotizzano 250/270 esuberi - e a quali condizioni economiche e normative. A rischio anche i lavoratori delle ditte che lavorano in appalto per la manutenzione dei mezzi, dei servizi di pulizie e della mensa. Quadro allarmante dunque anche per i lavoratori di Tecnobus e Opitec. Una pessima privatizzazione condotta in modo autoritario e di attacco al lavoro e ai diritti. La CGIL chiede l’attivazione di politiche di salvaguardia occupazionale e di rispetto delle condizioni normative e salariali di tutti i lavoratori. Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Ataf, Tecnobus, Opitec e dei servizi in appalto chiede alla Provincia di Firenze di contribuire a ristabilire un tavolo serio di confronto sindacale e di interrompere una politica di attacco al lavoro e ai diritti. Fare piena luce su cosa sta accadendo in Ataf, Tecnobus e Opitec.
UNITA' PER IL LAVORO E LA DIGNITA'
UNITA' PER IL LAVORO E LA DIGNITA'
pubblicata da Prc Visciano il giorno Martedì 30 ottobre 2012 alle ore 15.02 ·
UNITA’ PER IL LAVORO E LA DIGNITA’
Con tanto entusiasmo abbiamo accolto la sentenza della Corte di Appello di Roma che ha confermato la discriminazione collettiva nelle assunzioni in “ Fabbrica Italia Pomigliano” nei confronti dei lavoratori iscritti alla Fiom-Cgil. Con altrettanto stupore e sdegno riceviamo la notizia di un nuovo ricatto inscenato dalla Fiat per tenere fuori dalla fabbrica quegli stessi lavoratori. L’azione politica che ogni giorno abbiamo messo in campo è per riaffermare il diritto al lavoro e la riassunzione di 145 lavoratori non è per noi che un risultato parziale: ancora più di 2000 lavoratori necessitano della continuazione della nostra battaglia. L’azienda si è mossa direttamente attraverso i capi squadra, i dirigenti e i “soliti sindacati” da sempre genuflessi alle logiche padronali, per spingere i lavoratori di Fabbrica Italia Pomigliano a sottoscrivere una lettera, in cui si esprime il timore che la Fiat, per far spazio ai lavoratori “reintegrati dalla sentenza”, debba far uscire dal lavoro i firmatari della lettera stessa, buona parte dei lavoratori da poco assunti. Una vera e propria strategia vile fatta dagli stessi “venditori di fumo” che non hanno ancora chiarito il piano per lo stabilimento di Pomigliano e non hanno ancora il coraggio di parlare della sorte degli altri 2000 operai senza lavoro perché non ancora assunti.
Non è il primo episodio di ricatto a cui assistiamo. Ancora una volta Fiat sfrutta il senso di precarietà e l’incertezza generale, alimentati dall’azienda che da sempre è affiancata da buona parte delle forze politiche. Non è la prima volta che la stessa azienda, al solo scopo di mantenere integri i propri interessi, fomenta la cosiddetta “guerra tra poveri” mettendo i lavoratori gli uni contro gli altri e spaccando lo stesso fronte di lotta che a fatica, ogni giorno, cerca di conservarsi e di alimentarsi per tenere alta l’attenzione sulle questioni dei diritti fondamentali del lavoro in fabbrica.
Questo è solo un segnale di come la FIAT e buona parte della classe politica nostrana intende il mondo del lavoro: non più lavoratori come cittadini e motori del sistema economico, ma lavoratori come schiavi, senza diritti e sotto ricatto perenne. Democrazia, giustizia e libertà devono restare fuori dalla fabbrica. Noi non la vediamo così. Dobbiamo opporci con una risposta unitaria che superi le divisioni tra i lavoratori di ogni settore e ogni territorio, che si opponga all’offensiva dei poteri forti e alle politiche che fanno gravare il peso della crisi solo sulle nostre spalle.
Per questo chiediamo a tutti i lavoratori e a tutti i cittadini di Visciano e del nostro territorio di prendere atto della grave situazione che ormai ristagna in tutto il mondo del lavoro e della gravità che ha assunto il fenomeno “discriminante” nei rapporti di lavoro stessi: sono queste le cause principali del fenomeno criminoso della disoccupazione e della crisi economica. Solo contribuendo all’unità di tutti i lavoratori e con questi dei giovani, degli studenti, dei pensionati e dei disoccupati potremo arrivare di nuovo a pensare al lavoro come ad un diritto per tutti e non come un privilegio per pochi.
SEZIONE PRC VISCIANO
"CIRCOLO ORLANDO-IANNICELLI"
CIRCOLO PD VISCIANO
MOVIMENTO "VISCIANO STORIA FUTURA"
Convenzione per la prosecuzione della gestione associata del TPL
Comunicato stampa
Il seguente OdG è stato presentato nel Consiglio Provinciale di Firenze, ieri 30 ottobre, dal gruppo di Rifondazione Comunista che lo ha illustrato e sostenuto.
Nel ribadire la nostra contrarietà alla delibera sul rinnovo della Convenzione sul Trasporto Pubblico Locale, il documento da noi presentato prendeva spunto dalla oggettiva necessità di fare chiarezza sulle responsabilità, le scelte e le inadempienze (Governo Monti e Assessore Regionale ai Trasporti) che hanno portato allo stato di emergenza in cui versa il settore, nonché di indicare le linee e gli indirizzi da adottare con urgenza per far sì che il servizio stesso possa avere un futuro capace di garantire accessibilità per tutti, livelli occupazionali, diritto alla mobilità e blocco degli indiscriminati aumenti tariffari a carico delle fasce sociali più deboli.
L'Ordine del Giorno presentato da Rifondazione Comunista è stato bocciato con un voto blindato di PD e PDL. Hanno votato a favore SEL, IDV e ovviamente PRC, due gli astenuti 1 del gruppo Misto, 1 del PD.
PD e PDL con il loro voto non hanno fatto altro che ribadire la loro condivisione ai tagli portati dal Governo Monti e la loro contrarietà a invertire la tendenza verso maggiori investimenti e risorse da destinare al trasporto pubblico locale.
Un voto che quindi ha messo in evidenza chi sia realmente responsabile dello smantellamento del sistema trasportistico.
Oggetto: Odg di accompagnamento alla delibera “Convenzione per la prosecuzione della gestione associata del TPL”
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI FIRENZE
Riunito in seduta straordinaria per discutere la delibera inerente la convenzione per la prosecuzione della gestione associata del TPL;
Considerato che:
- l'utilizzo dei mezzi pubblici debba essere agevolato e incentivato sia per ridurre l'utilizzo dei mezzi privati, garantendo una mobilità socialmente e ecologicamente sostenibile, sia per riconoscere il diritto alla coesione e alla mobilità anche a chi non può permettersi il mezzo proprio;
- le spese di TPL sono da considerare prestazioni sociali “essenziali”, a norma dell’art. 117,
secondo comma, lettera m), della Costituzione;
Preso atto che la situazione di emergenza e le difficoltà legate alle modalità di mantenimento dei servizi di trasporto traggono origine dalle politiche di taglio di risorse compiute negli ultimi due anni dai governi nazionali (Berlusconi prima e Monti poi) e dai ritardi nella definizione dell'espletamento della nuova gara regionale per l'affidamento del servizio stesso;
Chiede alla Regione Toscana di:
· Farsi carico degli eventuali maggiori oneri derivanti da questo ritardo senza che essi siano in alcun modo fatti ricadere sulla Provincia , sui Comuni del territorio provinciale o, indirettamente, sugli utenti del servizio;
· Intraprendere la più ampia iniziativa nei confronti del Governo nazionale al fine di fermare i tagli sui trasporti e, per contro, reperire nuove risorse per il trasporto pubblico al fine di garantire in pieno il diritto alla mobilità per tutti e la dignità dei pendolari che quotidianamente utilizzano il servizio, salvaguardare le prerogative e il mantenimento dei livelli occupazionali per i lavoratori del settore (clausola sociale), far prevalere la preminenza del trasporto locale sugli investimenti per le “grandi opere”;
· Procedere alla ridefinizione del sistema regionale dei trasporti avendo cura di non sacrificare i livelli qualitativi e quantitativi dei servizi nelle zone periferiche e montane, nelle aree extraurbane e sulle cosiddette “linee deboli”.
Firenze, 30/10/2012
Andrea Calò, Lorenzo Verdi (Gruppo Consiliare Rifondazione Comunista)
Impianti elettromagnetici, la Toscana chieda spiegazioni al governo
Impianti elettromagnetici. Sgherri: “Nel governativo “decreto crescita” rischio di meno vincoli sulle esposizioni e quindi maggiori potenziali rischi per la salute e ambiente. La Giunta Regionale chieda al governo lo stralcio”. Presentata mozione.
Firenze, 31 ottobre. A causa di alcune disposizioni del “decreto crescita” del 4 ottobre scorso vi è il forte rischio di veder ridurre i vincoli sanitari da esposizione agli effetti dei campi elettromagnetici, con conseguenti potenziali rischi per la salute dei cittadini. Rischi che hanno stanno provocando forte preoccupazione da parte di cittadini. E’ necessario quindi che la Regione Toscana chieda al governo lo stralcio di queste norme, segnatamente l’articolo 14 del decreto. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale spiega la ratio di fondo e l’impegno richiesto alla Giunta Regionale nella mozione presentata su questi temi. Siamo di fronte a provvedimenti – prosegue Sgherri - che renderanno possibile una molto maggiore esposizione ai campi elettromagnetici di quanto sia consentito con le norme fin qui attuali, provvedimenti con i quali si attuerà una grave deregulation dei procedimenti amministrativi finalizzati alle verifiche preventive ed ai controlli di carattere sanitario, che va ad incidere pesantemente sulla corretta applicabilità del Principio di Precauzione, vanificando i richiami ai criteri di minimizzazione, contenuti a più livelli, sia nella normativa nazionale che comunitaria, in materia di impianti di telecomunicazioni. Rischi che non possono esser giustificati da nessuna necessità di sviluppo tecnologico – che sarebbe la ratio del decreto – tanto più se si tiene conto che si tratta di provvedimenti tesi a favorire tecnologie concorrenti e alternative all’ottimo servizio che già attualmente utilizza la fibra ottica, tecnologia quest’ultima non impattante né nociva per la salute e l’ambiente. Da qui la richiesta – nella mozione di cui sono firmataria – che la Giunta chieda al Governo lo stralcio di queste norme, ma anche l’impegno ad attivarsi presso i comuni toscani affinché adeguino i regolamenti urbanistici e si dotino di piani della telefonia mobile: in questo modo potranno decidere dove e quali impianti verranno autorizzati riducendo così, drasticamente, l’entità delle potenziali criticità sopra esposte. Su questioni come queste non si può infatti abbassare la guardia!
Ataf. Rischio di oltre trecento esuberi
Ataf. Rischio di oltre trecento esuberi. Sgherri:”inaccettabile. Il Comune venga richiamato alla propria responsabilità sociale”
Firenze, 31 ottobre. Il rischio è che si chiuda la stalla quando i buoi sono già scappati. Infatti, per quanto riguarda Ataf, siamo di fronte a quanto emerge dalla stampa ad una privatizzazione “selvaggia” che porta ad una ipotesi di duecentosettanta esuberi, che salirebbero a oltre trecento se si tiene conto dei posti a rischio o già persi nelle aziende che lavorano in appalto per la manutenzione dei mezzi, dei servizi di pulizia e della mensa. Insomma, come denunciato dai sindacati, nessuna clausola sociale vi è nel bando per la privatizzazione a tutela dei dipendenti, ne il mantenimento dei parametri economici e normativi del personale. Situazione ben diversa per quanto riguarda il bando per la gara unica regionale dove, a quanto consta, è giustamente prevista la clausola sociale. Il rischio molto concreto però è che appunto le operazioni di esubero di personale siano concluse per permettere ad Ataf di presentarsi poi molto “più leggera” alla gara regionale. E’ quindi necessario – certo, per quanto di competenza – che, anche, la Regione richiami Ataf – i cui soci sono i comuni e quello principale è il Comune di Firenze – alla propria responsabilità sociale. Un comune non può infatti tenere comportamenti di attacco al lavoro, ai diritti e alle relazioni sindacali! Non può avere atteggiamenti alla Marchionne!
La Capogruppo Monica Sgherri
GRECIA-GERMANIA: CHI DEVE A CHI ?
GRECIA-GERMANIA: CHI DEVE A CHI ? (1)
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10993
DI ERIC TOUSSAINT
cadtm.org
Global Research
Dal 2010, nei paesi più forti della zona euro, la maggior parte dei dirigenti politici, sostenuti dai media dominanti, vantano i meriti della loro presunta generosità nei confronti del popolo greco e di altri paesi indeboliti della zona euro che occupano le prime pagine dell’attualità (Irlanda, Portogallo, Spagna…). In questo contesto sono chiamate «piani di salvataggio» delle misure che sprofondano ancora di più l’economia dei paesi cui sono destinate e che contengono arretramenti sociali mai visti in Europa nel corso degli ultimi 65 anni. A questo si aggiunge l’inganno del piano di riduzione del debito greco adottato nel marzo 2012, che implica una diminuzione dell’ordine del 50% (1) dei crediti dovuti dalla Grecia alle banche private, anche se questi crediti avevano perso tra il 65 e il 75% del loro valore sul mercato finanziario secondario.
cadtm.org
Global Research
Dal 2010, nei paesi più forti della zona euro, la maggior parte dei dirigenti politici, sostenuti dai media dominanti, vantano i meriti della loro presunta generosità nei confronti del popolo greco e di altri paesi indeboliti della zona euro che occupano le prime pagine dell’attualità (Irlanda, Portogallo, Spagna…). In questo contesto sono chiamate «piani di salvataggio» delle misure che sprofondano ancora di più l’economia dei paesi cui sono destinate e che contengono arretramenti sociali mai visti in Europa nel corso degli ultimi 65 anni. A questo si aggiunge l’inganno del piano di riduzione del debito greco adottato nel marzo 2012, che implica una diminuzione dell’ordine del 50% (1) dei crediti dovuti dalla Grecia alle banche private, anche se questi crediti avevano perso tra il 65 e il 75% del loro valore sul mercato finanziario secondario.
Manifestazione per i diritti umani turba la visita di stato dell’Indonesia a Londra
COMUNICATO STAMPA DI SURVIVAL INTERNATIONAL
31 ottobre 2012
Manifestazione per i diritti umani turba la visita di stato dell’Indonesia a Londra
31 ottobre 2012
Manifestazione per i diritti umani turba la visita di stato dell’Indonesia a Londra
Londra: decine di manifestanti si sono riuniti per protesta davanti a Downing Street durante la visita del Presidente dell'Indonesia. © Survival |
Una manifestazione di Survival International e decine di attivisti per i diritti umani hanno turbato l’esordio della prima visita di stato compiuta a Londra dall’Indonesia dopo 33 anni.
Esposto per inquinamento da trielina e percloroetilene a Montescudaio (PI)
Per il nostro partito il ricorso alla magistratura è un atto dovuto; lo è, soprattutto, come cittadini. Non è possibile continuare a chiudere pozzi su pozzi, inquinati da trielina e percloroetilene, senza chiedersi quali siano le cause e, quando ci si avvicina ad esse, smettere di indagare. In conseguenza di un ulteriore peggioramento della qualità dell'acqua, ci chiediamo perché i sindaci della zona non abbiano chiesto alla magistratura di intervenire, dato che la tutela della salute dei cittadini è un loro obbligo primario. Oltre alla ricerca della verità, pensiamo che sull'acqua ci siano ancora molte cose da fare. Una tra tante, promuovere maggiore trasparenza. E' un diritto per i cittadini sapere cosa stanno bevendo ed è per questo che chiediamo, ancora una volta, che siano resi pubblici sul sito del Comune di Cecina i risultati delle analisi effettuate su ogni singolo pozzo, con cadenza almeno mensile. Con tutto quello che è successo (tra siccità, inquinamenti da Cromo ed altro), è penoso assistere alla pubblicazione delle medie ponderali (frutto di miscelazioni fatte ad arte) oramai datate. Sul sito del Comune di Cecina, infatti, campeggiano le analisi del 2011 delle acque distribuite in tutta la AATO5, cioè la media di 33 comuni; ancor peggio sul sito dell'ASA, dove vengono riportate le medie del 2010. Questo comportamento, in voga da anni, fa pensar male: l'acqua peggiora e contemporaneamente si nega l'informazione... Se non ci son problemi, perché non pubblicate i dati veri di ogni singolo pozzo ? Cosa temete ?
Altrimenti è lecito che sorga un dubbio: ma i sindaci e gli assessori preposti, rappresentano veramente i cittadini o qualcos'altro ?
Fonti:
http://www.comune.cecina.li.it/img/files/ReteDistribuzione_2011.pdf
http://www.asaspa.it/asa/page/servizio-idrico-controllo.php
Rifondazione Comunista
Federazione della Sinistra di Cecina (LI)
ILVA DI TARANTO: continua la strage di lavoratori!
ILVA DI TARANTO:
continua la strage di lavoratori!
L’Associazione Legami d’Acciaio (ex lavoratori ThyssenKrupp e Famigliari delle vittime del 6 dicembre 2007) esprime il suo più sentito cordoglio e la solidarietà alla Famiglia Masella, per la tragedia che l’ha colpita, privandola e lasciandola senza l’affetto di Claudio, l'ennesima morte sul lavoro nello stabilimento di Taranto in nome del profitto.
Firenze 10 +10
Giovedì 8 novembre dalle 18 alle 20 - Sala Delle nazioni - Firenze
Nell'ambito di Firenze 10+10
UNA NUOVA FINANZA PUBBLICA PER L’EUROPA?
(Comitato Italiano Nuova Finanza Pubblica, Rivolta il Debito, Smonta il Debito, Re:Common, centro Nuovo Modello di Sviluppo, Attac italia)
Lingue UK-ITA-FRA-ESP.
Leggi l’appello “Per una nuova finanza pubblica”
L’Europa a Firenze10+10, l’incontro dei movimenti
di Tommaso Fattori
Vai sul sito di Firenze 10+10 (8-10 novembre 2012)
Nell'ambito di Firenze 10+10
UNA NUOVA FINANZA PUBBLICA PER L’EUROPA?
(Comitato Italiano Nuova Finanza Pubblica, Rivolta il Debito, Smonta il Debito, Re:Common, centro Nuovo Modello di Sviluppo, Attac italia)
Lingue UK-ITA-FRA-ESP.
Leggi l’appello “Per una nuova finanza pubblica”
L’Europa a Firenze10+10, l’incontro dei movimenti
di Tommaso Fattori
Vai sul sito di Firenze 10+10 (8-10 novembre 2012)
Bellavita: "La vergognosa rappresaglia di Marchionne. L'ora della rivolta!"
31.10.2012 - Bellavita: "La vergognosa rappresaglia di Marchionne. L'ora della rivolta!" Con un colpo non troppo a sorpresa, dopo la vergognosa raccolta firme orchestrata dall'azienda contro il rientro di 145 lavoratori iscritti Fiom decretato in due sedi di giudizio dal tribunale di Roma che ha riconosciuto l'evidente comportamento discriminatorio nei confronti degli iscritti ai metalmeccanici Cgil, Marchionne ha deciso di licenziare 19 lavoratori attualmente in forza nello stabilimento fiat di pomigliano per far posto agli altri. Un atto indecoroso , un insulto alla dignita' di un paese che Fiat sta abbandonando e che serve esclusivamente a rinfocolare la guerra tra poveri, tra lavoratori e a scaricare su altri le sue malefatte. Solo in un paese distratto, colpevolmente ripiegato su se stesso, con una politica e un sindacato assenti o complici puo' essere tollerato un amministratore delegato dispotico quanto scarsamente produttivo. Ha approfittato della nuova propaganda di regime sui grandi investimenti fiat per il nostro paese, su ennesime promesse che altro non sono che la stessa merce spacciata piu' volte, per aprire i licenziamenti. (...) Non e' piu' sufficiente l'indignazione, occorre uno scatto di tutta la Cgil per riaprire la vertenza contro il piano Marchionne. Nazionalizzare gli stabilimenti Fiat senza dare un solo euro alla proprieta'. Riaprire gli stabilimenti di Termini Imerese e dell'Irisbus di avellino. Solo l'intervento del pubblico puo' fermare la distruzione di un patrimonio industriale e occupazionale che e' gia' nostra proprieta' per tutti gli aiuti di stato concessi nella lunga storia della fabbrica di automobili. Il governo Monti, la Fornero e tutti i partiti di governo sono complici di Marchionne nella cancellazione della democrazia e dei diritti sindacali dei lavoratori dentro e fuori fiat. Solo la generalizzazione della lotta negli stabilimenti fiat puo' cancellare gli accordi della vergogna. Assediamo Pomigliano. Colpiamo gli stabilimenti che hanno piu' commesse. Apriamo una vertenza generale utile alla mobilitazione contro l'ennesimo accordo separato che si apprestano a sottoscrivere Fim e Uilm contro e sulla pelle dei metalmeccanici. Ora! Sergio Bellavita - Rete 28 aprile Fiom
Elezioni in Sicilia: Ultimo avvertimento per la sinistra
Elezioni in Sicilia: Ultimo avvertimento per la sinistra |
Scritto da Roberto Sarti | |
Mercoledì 31 Ottobre 2012 15:02 | |
Le elezioni siciliane rappresentano un vero e proprio terremoto politico. Colpisce l’astensione, oltre il 50%, un dato mai raggiunto nel primo turno elettorale della storia repubblicana. Insieme al voto ottenuto dal movimento Cinque stelle, praticamente sette siciliani su dieci hanno negato l’appoggio ai partiti che hanno governato l’isola (e l’Italia) in questo ultimo ventennio.
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Scuola pubblica: Monti peggio di Berlusconi
Scuola pubblica: Monti peggio di BerlusconiUn nuovo salasso per l'istruzione pubblica
Ma riprende la mobilitazione nelle scuole
Ma riprende la mobilitazione nelle scuole
di Fabiana Stefanoni
Chi pensava che i tagli alla scuola pubblica avessero già raggiunto l'apice con il governo Berlusconi - che ha tagliato 8 miliardi all'istruzione pubblica, provocando la perdita di 160 mila posti di lavoro nella scuola a danno dei precari - si sbagliava. Monti, forte del sostegno del Partito democratico (e quindi, indirettamente, della burocrazia Cgil), sta ultimando l'opera di privatizzazione delle scuole.
Liberamente – Appunti di lavoro n°22
Liberamente – Appunti di lavoro n°22 Il Sommario:
Segnaliamo in Italia: Nel documento delle primarie PD e alleati non si cita Monti…
Democrazie: L'alternativa ? Creiamo un alleanza per i Beni Comuni
Economie: Disabilità. In Italia spesa fra le più basse d'Europa. - Il 10% del Paese ha in mano il 45 % della ricchezza. E' ora che paghi.
Segnaliamo in Toscana: Riordino Province. - Costi della politica, taglio vitalizio e Consiglieri. - Riorganizzare la Sanità toscana salvaguardando il diritto alla salute e il servizio sanitario pubblico.
Dal Consiglio: Le Società della salute verso l'archiviazione. - Sull'Accordo di Programma su Solvay. -Sciopero della fame dei Garanti dei detenuti. - L'area dell'ex Colorificio Toscano a Pisa riaperta grazie alle associazioni. - Novartis Vaccines….- Il Consiglio Regionale dice no al taglio dei treni…
Dalle Provincie: Polo Siderurgico Piombinese. - I costi delle Società della Salute. - TAV e terre di scavo. -Annunciati licenziamenti negli ospedali pisani..-
Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana
e su internet: www.prcgruppotoscana.it - www.pdcitoscana.blogspot.com -www.rifondazionetoscana.it
LiberaMente22 DEF.pdf (1338Kb)
e su internet: www.prcgruppotoscana.it - www.pdcitoscana.blogspot.com -www.rifondazionetoscana.it
Lavoro&Politica n. 41-2012
Lavoro&Politica n. 41-2012
Sommario
- Sicilia: hanno perso in tanti,
MA LA SINISTRA PIÙ DI ALTRI, Cesare Salvi ; - SULLA SINISTRA TEMPESTA ORMAI PERFETTA, Luigi Vinci;
- La decrescita infelice
DEL GOVERNO MONTI, Riccardo Realfonzo, Roberto Romano; - “Se la Sapienza chiama il Papa
E LASCIA A CASA IL MINISTRO”; - La rottamazione: quella giusta!.
IL GOVERNO LA SMETTA DI SCARICARE I COSTI DELLA CRISI SU CITTADINI ED ENTI LOCALI
COMUNI – PIENO SOSTEGNO ALL’INIZIATIVA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI: IL GOVERNO LA SMETTA DI SCARICARE I COSTI DELLA CRISI SU CITTADINI ED ENTI LOCALI
Esprimo il nostro pieno sostegno all’iniziativa del sindaco De Magistris e del Consiglio comunale di Napoli che per la prima volta si è riunito simbolicamente in piazza Montecitorio. Il decreto “anti dissesto” proposto dal governo viola il principio costituzionale dell’autonomia degli enti locali e impone un meccanismo centralistico di controlli del tutto inaccettabile. Questo provvedimento, conseguenza della sciagurata riforma che ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione, significa per i Comuni dover privatizzare, aumentare tariffe, non dare servizi ai cittadini. E ancora una volta saranno i cittadini a pagare i costi della crisi: è una vergogna. Per questo siamo a fianco del Comune di Napoli e ci impegniamo in tutte le amministrazioni locali a sostenere queste richieste: contrastare la riduzione dei trasferimenti agli enti locali e spalmare i debiti, per continuare ad erogare servizi ai cittadini. Quanto alla copertura finanziaria dell’operazione, come hanno sostenuto anche De Magistris e gli amministratori oggi in piazza, ricordiamo che il governo ha previsto 12 miliardi per l’acquisto dei cacciabombardieri: si taglino quelle spese inutili e si aiutino i Comuni italiani.
Paolo Ferrero
Esprimo il nostro pieno sostegno all’iniziativa del sindaco De Magistris e del Consiglio comunale di Napoli che per la prima volta si è riunito simbolicamente in piazza Montecitorio. Il decreto “anti dissesto” proposto dal governo viola il principio costituzionale dell’autonomia degli enti locali e impone un meccanismo centralistico di controlli del tutto inaccettabile. Questo provvedimento, conseguenza della sciagurata riforma che ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione, significa per i Comuni dover privatizzare, aumentare tariffe, non dare servizi ai cittadini. E ancora una volta saranno i cittadini a pagare i costi della crisi: è una vergogna. Per questo siamo a fianco del Comune di Napoli e ci impegniamo in tutte le amministrazioni locali a sostenere queste richieste: contrastare la riduzione dei trasferimenti agli enti locali e spalmare i debiti, per continuare ad erogare servizi ai cittadini. Quanto alla copertura finanziaria dell’operazione, come hanno sostenuto anche De Magistris e gli amministratori oggi in piazza, ricordiamo che il governo ha previsto 12 miliardi per l’acquisto dei cacciabombardieri: si taglino quelle spese inutili e si aiutino i Comuni italiani.
Paolo Ferrero
Un’altra volta la Fornero ignora i lavoratori, stavolta quelli della Menarini: meno la vediamo a Firenze e meglio è!”
Malpezzi (Prc): “Un’altra volta la Fornero ignora i lavoratori, stavolta quelli della Menarini: meno la vediamo a Firenze e meglio è!”30/10/2012
La vicenda Menarini ancora sembra lontana dal risolversi positivamente per i lavoratori: infatti, lo slittamento di 30 giorni dell’inizio delle procedure dei 1000 licenziamenti annunciati, non è una risposta soddisfacente. Per questo motivo, venerdì 26 ottobre si è svolto l’incontro promosso dalla RSU della Menarini dal titolo “Insieme … per il lavoro”, al termine del quale è stato deciso di procedere con un pacchetto di scioperi. Inoltre, era previsto un presidio di protesta in occasione della visita del 30 ottobre del ministro Fornero, visita in seguito annullata. Rifondazione Comunista già dalle prime dichiarazioni dell’azienda si era schierata a fianco dei lavoratori della Menarini ed oggi torna a farlo con il suo segretario provinciale Andrea Malpezzi: “Il comportamento dell’azienda Menarini è a dir poco ridicolo: anziché incontrare le rappresentanze sindacali e discutere seriamente di come evitare i 1000 licenziamenti, si limita a rimandare la data d’inizio degli esuberi. È chiaro come questo atteggiamento sia ben lontano dall’intenzione di voler aprire un confronto serio. Come Rifondazione, invece, riteniamo che sia necessario convocare il prima possibile un tavolo nazionale sulla farmaceutica nel quale vengano svelate le reali intenzioni dell’azienda e dove sia prioritaria la salvaguardia dei posti di lavoro. Infatti, hanno ragione i lavoratori quando affermano che le questioni sollevate da leggi governative devono essere risolte dalla Menarini senza toccare i posti di lavoro e senza il coinvolgimento dei lavoratori stessi. Per questi motivi, Rifondazione sostiene con forza le lotte intraprese dai dipendenti della Menarini e sarebbe stata a loro fianco nella protesta al ministro Fornero, che ha invece disdetto la sua visita a Firenze. Di questo, comunque, non mi lamento e anzi la ringrazio, perché meno la vediamo e meglio è!”
martedì 30 ottobre 2012
Annunciati licenziamenti di circa cento lavoratori dei servizi mensa e pulizie negli ospedali pisani.
CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Annunciati licenziamenti di circa cento lavoratori dei servizi mensa e pulizie negli ospedali pisani. Interrogazione di Sgherri e Marini. Sgherri: “necessario intervenire per tutelare lavoro e qualità di servizi essenziali, che con questi esuberi sarebbe fortemente messa in discussione”.
Firenze, 30 ottobre. Annunciati licenziamenti di circa cento lavoratori dei servizi mensa e pulizie negli ospedali pisani. Interrogazione di Monica Sgherri e Paolo Marini in Regione. Siamo di fronte ad un annunciato taglio di personale – in particolare per quanto riguarda i servizi di sanificazione, pulizia e mensa- così consistente da mettere in serio dubbio la possibilità di svolger con la dovuta qualità un servizio che - trattandosi di ospedali – è essenziale per la tutela della salute dei pazienti ed opertatori! Inoltre, a quanto consta gli annunciati esuberi da parte delle ditte appaltatrici sarebbero in numero assai maggiore rispetto a quanto sarebbe scaturito dai tagli della spending rewiev, motivazione a causa della quale sono stati annunciati! Una vicenda grave quindi sotto molti aspetti sulla quale è necessario fare chiarezza e porre ogni azione utile a tutela dei posti di lavoro e di servizi primari per i cittadini, come sono quelli svolti dai lavoratori coinvolti dalla vicenda. Così Monica Sgherri - capogruppo di Federazione della Sinistra Verdi in Consiglio Regionale spiega la ratio dell’interrogazione presentata oggi. Conseguente, spiega Sgherri, la domanda di fondo posta alla Giunta Regionale, cioè quali azioni intenda intraprendere , a partire dall’apertura di un tavolo di trattativa fra tutte le parti in causa – compresa l’azienda ospedaliera pisana e con RSU e le organizzazioni sindacali - , affinché sia salvaguardato il posto di lavoro dei circa cento lavoratori annunciati come esuberi, nonché sia garantita la qualità dei servizi ai cittadini.
Braccialini, 77 "esuberi"
L'azienda di borse Braccialini, con sede a Scandicci ha annunciato unilateralmente 77 esuberi su un totale di 191 lavoratori. Indubbiamente il risultato devastante delle nuove normative sul mercato del lavoro e della loro irresponsabile applicazione. Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai lavoratori e concordemente con le Organizzazioni Sindacali chiede alla Provincia e alle Istituzioni, l’immediata apertura di un tavolo che consenta di discutere in alternativa, un pino industriale e gli ammortizzatori sociali, compresi il diritto all’occupazione, al salario e ai redditi. Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
LAVORO, FORNERO: LEI DISPERATA? PENSI I MILIONI DI DISOCCUPATI
LAVORO, FORNERO: LEI DISPERATA? PENSI I MILIONI DI DISOCCUPATI, I PRECARI E I LAVORATORI CHE i tecnici STANNO MASSACRANDO! LE RISORSE CI SONO, BASTA SMETTERE DI FINANZIARE LE BANCHE E DISDIRE IL FISCAL COMPACT.
La Fornero si dice disperata per i tagli e dice non avere risorse per il fondo per le politiche sociali: verg
La Fornero si dice disperata per i tagli e dice non avere risorse per il fondo per le politiche sociali: verg
ogna! La verità – e la Fornero lo sa benissimo – è che i fondi ci sarebbero ma vengono usati male, per opere inutili come la Tav, per le spese militari, per finanziare le banche. Basterebbe fare la patrimoniale e disdire il Fiscal Compact. Disperati sono i milioni di disoccupati, i precari, i lavoratori che i tecnici stanno impoverendo, i lavoratori che andranno in pensione più tardi, le persone con disabilità e tutti i cittadini che subiscono sulla loro pelle i tagli al welfare e ai servizi.
Il 10% del Paese ha in mano il 45%. È ora che paghi
Il 10% del Paese ha in mano il 45%. È ora che paghi
di Vladimiro Giacchè, da Pubblico, 26 ottobre 2012
«Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro a favore degli esodati è iniquo»: così ha dichiarato ieri il vice presidente di Confindustria Aurelio Regina. Il contributo per finanziare l'ampliamento delle garanzie per gli esodati, a suo avviso, colpirebbe inoltre «una fascia di popolazione che è l'unica che spende, minacciando ulteriormente i consumi».
La prima reazione, nell’apprendere dell’attacco di Confindustria all'emendamento a favore degli esodati approvato dalla commissione Lavoro della Camera, è stata di soddisfazione. In Italia c’è ancora qualche istituzione che funziona: la difesa dei propri associati da parte di Confindustria è stata pronta e decisa. La cosa è ammirevole. E dovrebbe anche suscitare anche un po’di invidia, soprattutto nel mondo dei lavoratori dipendenti: basti pensare che il provvedimento di “riforma ” delle pensioni - proprio quel provvedimento che, elevando bruscamente l’età minima di pensionamento ha creato, tra l’altro, il dramma degli esodati senza stipendio né pensione – è diventato legge nel silenzio del mondo sindacale, e che non una sola ora di sciopero è stata indetta dai principali sindacati per contrastarlo.
«Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro a favore degli esodati è iniquo»: così ha dichiarato ieri il vice presidente di Confindustria Aurelio Regina. Il contributo per finanziare l'ampliamento delle garanzie per gli esodati, a suo avviso, colpirebbe inoltre «una fascia di popolazione che è l'unica che spende, minacciando ulteriormente i consumi».
La prima reazione, nell’apprendere dell’attacco di Confindustria all'emendamento a favore degli esodati approvato dalla commissione Lavoro della Camera, è stata di soddisfazione. In Italia c’è ancora qualche istituzione che funziona: la difesa dei propri associati da parte di Confindustria è stata pronta e decisa. La cosa è ammirevole. E dovrebbe anche suscitare anche un po’di invidia, soprattutto nel mondo dei lavoratori dipendenti: basti pensare che il provvedimento di “riforma ” delle pensioni - proprio quel provvedimento che, elevando bruscamente l’età minima di pensionamento ha creato, tra l’altro, il dramma degli esodati senza stipendio né pensione – è diventato legge nel silenzio del mondo sindacale, e che non una sola ora di sciopero è stata indetta dai principali sindacati per contrastarlo.
Comunicato AMP ottobre 2012: la trattativa è interrotta, lo sgombero incombe.
Comunicato AMP ottobre 2012: la trattativa è interrotta, lo sgombero incombe.
Negli scorsi mesi la associazione Ambulatorio Medico Popolare aveva ricevuto una proposta di regolarizzazione da parte della proprietà. In molti ci avevate manifestato la volontà di sostenere economicamente l'impegno dell'affitto; ora vi comunichiamo che la trattativa si è interrotta.
Nonostante la nostra buona volontà l'offerta si è rivelata essere non un regolare contratto di affitto ma una scrittura privata con una clausola finale inaccettabile: l'impegno a riconsegnare i locali il 31 dicembre 2013 con annesso ricatto, di condonarci solo in quel caso il denaro dovuto per presunti danni che una sentenza di tribunale gli riconosce.
Negli scorsi mesi la associazione Ambulatorio Medico Popolare aveva ricevuto una proposta di regolarizzazione da parte della proprietà. In molti ci avevate manifestato la volontà di sostenere economicamente l'impegno dell'affitto; ora vi comunichiamo che la trattativa si è interrotta.
Nonostante la nostra buona volontà l'offerta si è rivelata essere non un regolare contratto di affitto ma una scrittura privata con una clausola finale inaccettabile: l'impegno a riconsegnare i locali il 31 dicembre 2013 con annesso ricatto, di condonarci solo in quel caso il denaro dovuto per presunti danni che una sentenza di tribunale gli riconosce.
Peduzzi e Nobi l e (Fds): “Nessuna ombra su l l a corretta uti l izzazione de l l e risorse assegnate a l l a Federazione de l l a Sinistra ne l Lazio”
COMUNICATO STAMPAFondi LazioPeduzzi e Nobi l e (Fds): “Nessuna ombra su l l a corretta uti l izzazione de l l e risorse assegnate a l l a Federazione de l l a Sinistra ne l Lazio”“I consig l ieri regiona l i de l l a Federazione de l l a sinistra Lazio confermano l a comp l eta trasparenza e correttezza de l l ’uso de l l e risorse assegnate per l e attività po l itiche e istituziona l i de l gruppo consi l iare. In re l azione a l l e notizie su l l a mancata pubb l icazione dei dati di bi l ancio de l gruppo, respingono ogni i l l azione e sospetto su presunti scopi che motiverebbero l a segretezza de l l a documentazione. Su l sito de l gruppo è consu l tabi l e i l bi l ancio consegnato a l comitato di contro l l o e, seppure non dovuto, è stata consegnata l a documentazione re l ativa ai movimenti bancari che specificano dettag l iatamente tutte l e spese e i pagamenti effettuati. La consu l tazione di ta l e documentazione è accessibi l e a tutti i cittadini che ne vog l iano prendere visione. Per faci l itare l ’accesso a l l a conoscenza de l l e voci di bi l ancio si può consu l tare i l sito www.federazionesinistralazio.itQua l ora si verificassero accuse infondate e ca l unniose su l corretto uso de l l e risorse assegnate a l gruppo de l l a Fds, i consig l ieri procederanno per l e vie l ega l i, a tute l a de l l a l oro onorabi l ità”. E’ quanto affermano i l capogruppo e i l consig l iere regiona l e de l l a Federazione de l l a Sinistra , Ivano Peduzzi e Fabio Nobi l ePer infoUfficio Sta mpa Fds Lazio
lunedì 29 ottobre 2012
L'uragano Sandy passa dai Caraibi e fa morti, ma non fa notizia
INFORMAZIONE E COSTRUZIONE DELL'IMMAGINARIO: L’uragano Sandy ha già causato distruzioni e almeno 66 vittime nel suo passaggio sopra le isole dei Caraibi MA FA NOTIZIA SOLO QUANDO ARRIVA NEGLI USA. Il mondo occidentale sarà sommerso da servizi, filmati e racconti sulla grande mela, mentre i morti i feriti e le distruzioni dei poveri - tra cui 11 morti a Cuba - non verranno mai raccontati e per questo semplicemente non esisteranno. Non basta lamentarsi, occorre raccontare l'altra storia, quella che non viene raccontata dai media nella piena consapevolezza che l'informazione non è solo potere ma ideologia, cioè costruzione del senso comune, delle lenti attraverso cui guardare al mondo e ai fatti che succedono. L'autonomia dal capitale si esprime anche li.
Abbandono e degrado della stazione di Sesto Fiorentino
Protestano i cittadini e i pendolari del Comune di Sesto Fiorentino per il degrado e l’abbandono della Stazione. Non solo è un’odissea viaggiare in treno, per i continui ritardi, soppressioni e sovraffollamento ma anche per riuscire ad acquistare i biglietti. Le macchinette sono sempre rotte e la biglietteria non osserva in modo corretto e puntuale gli orari di servizio mentre non vengono fornite e informazioni necessarie a viaggiare. Veri e propri soprusi non più accettabili. Ogni segnalazione su guasti, disfunzioni e disservizi sono state ignorati da tutti, oltre che da Trenitalia anche dalla Regione Toscana , dal Comune di Sesto Fiorentino e dalla Provincia di Firenze. Rifondazione Comunista chiede all’Amministrazione Provinciale di farsi promotrice unitamente agli altri enti istituzionali del rispetto dei diritti dei cittadini, facendo rimuovere tutte quelle disfunzioni da mesi segnalati sul corretto svolgimento dei servizi, rendendo davvero funzionale la stazione di piazza Galvani di Sesto Fiorentino e attivando le dovute sanzioni per le continue inosservanze dell’ente gestore sul contratto di servizio.
Ancora bloccati i lavori di messa in sicurezza del cantiere della Sp 119 (Firenze)
Ancora bloccati i lavori di messa in sicurezza del cantiere da oltre un anno aperto sulla strada provinciale Sp 119 che collega San Polo a Strada in Chianti nel Comune di Greve mentre scoppia una nuova querelle tra la Provincia di Firenze e il Comune di Greve. Entrambi contestano le procedure e le soluzioni indicate per ultimare i lavori ovvero 400mt di strada oggetto di una cantierizzazione infinita e di un semaforo a senso alternato che rallenta circolazione e viabilità, in un tratto di strada di difficile percorrenza. A farne le spese sono ancora i cittadini che vedono allungare i tempi per la riapertura della strada provinciale. Rifondazione Comunista a fronte delle proteste dei cittadini e del nuovo impasse per la realizzazione dei lavori chiede all’Amministrazione Provinciale di chiarire in modo inequivocabile la controversia ponendo fine a questa scandalosa vicenda, tutta giocata sulla pelle delle due frazioni.
RSU Menarini avvia la mobilitazione con primi scioperi
La RSU Menarini per contrastare i mille licenziamenti annunziati dalla proprietà ( e solo per 30giorni congelati) avvia la mobilitazione e organizza un primo pacchetto di ore di sciopero a difesa del lavoro, occupazione e diritti. In attesa che Menarini receda dagli odiosi ricatti e dal piano antisociale proposto e che il Ministero dello Sviluppo Economico convochi il tavolo nazionale la RSU ha indetto anche un presidio per martedì 30 ottobre 2012 , in occasione della visita in città del ministro Fornero. Rifondazione Comunista nel ribadire la piena solidarietà ai lavoratori e il sostegno alla vertenza chiede alla Provincia di Firenze di riferire sul lavoro svolto dal tavolo della Regione Toscana , con le Province di Firenze e Pisa e il Comune di Bagno a Ripoli nei confronti della proprietà e del Governo per contrastare i licenziamenti e su tutti gli altri impegni assunti a difesa e tutela dei lavoratori della Menarini.
Ferrero: in Sicilia ha votato solo il 47%, limitato il voto di scambio. Riflettere.
In Sicilia ha votato il 47% degli aventi diritto. Visto che gli astenuti non rappresentano voti comprati e sicuramente non lo sono nemmeno i voti nostri e dei 5 stelle. Visto che in varia misura non lo sono nemmeno i voti di altri schieramenti, questo significa che in Sicilia il voto di scambio è oramai un fenomeno decisamente limitato. E' un primo dato su cui riflettere: il punto non è più la compravendita del voto ma la percezione che la politica non serve a nulla, evidentemente nemmeno alle clientele. Rendersi conto di questo elementare fatto è decisivo per impostare il lavoro politico che è molto difficile ma ha anche grandi spazi. Partire dal referendum, con particolare attenzione alle pensioni e e alla legge 30, in questo contesto è decisivo.
n+1, Newsletter numero 191, 25 ottobre 2012
n+1
Rivista sul "movimento reale che abolisce lo stato di cose presente"
Newsletter numero 191, 25 ottobre 2012
Supplemento alla rivista n+1
Direttore responsabile: Diego Gabutti
Registrazione al tribunale di Torino n. 5401 del 14 giugno 2000
Intervento di Piattaforma Comunista a Roma, 27 Ottobre 2012
Trasmettiamo il testo dell’intervento svolto da Piattaforma Comunista nell’assemblea popolare tenutasi a Piazza S. Giovanni al termine della manifestazione nazionale del 27.10.2012.
Care compagne e cari compagni, questa mobilitazione nazionale, riuscita al di là delle previsioni, contiene dei messaggi forti.
Il primo: non è vero che in Italia non c’è resistenza e opposizione al governo Monti, alle sue politiche di saccheggio sociale e ai diktat imperialisti di UE-BCE e FMI. La resistenza dei lavoratori, dei giovani, dei disoccupati, delle donne c’è ed è ampia. Ma per unirla e darle un contenuto politico radicale, di classe, bisogna farla esprimere contro il blocco bipartisan dei partiti liberisti e social-liberisti che appoggiano Monti e frenano le lotte operaie e popolari. Questo è lo spartiacque che abbiamo posto oggi.
Il secondo: mentre il governo e i suoi sostenitori hanno provato con ogni mezzo a negare la discussione sui trattati europei, sul Fiscal Compact - che sono spacciati come dogmi neoliberisti al pari di quello del “sacro profitto” – il No Monti Day l'ha rimessa al centro del dibattito politico, chiedendo che siano i lavoratori, che siano i popoli a decidere se rimanere oppure no nell’eurozona, senza ingerenze, ricatti o pressioni.
Il carattere di massa e combattivo della mobilitazione, le parole d’ordine che si sono espresse, ci permettono di dire che abbiamo superato insieme un test importante. Ora si pone la domanda di come dare un seguito, di come andare avanti, perché questo deve essere solo l’inizio di una mobilitazione più ampia, che proseguirà nei prossimi mesi!
domenica 28 ottobre 2012
[Castelfiorentino] La ShelBox rimane, arrivano nuove consegne
La R.S.U. si è incontrata con l'azienda il giorno 22-10-12 per fare il punto della situazione lavorativa. Al momento si sono aggiunti degli ordini, ma l'azienda ha ancora delle trattative in corso per cui nn è ingrado di garantire la partenza, onde ivitare fermi di produzione. Ci garantiscono che lo stabilimento di Castelfiorentino rimarrà quello centrale, con l'interesse di continuare la produzione di case mobili.Stiamo aspettando notizie dall' azienda, dopo di che faremo un' assemblea. La data ve la comunicheremo sul sito dipendenti Shelbox e vi invieremo gli SMS. (Si prega di comunicarci eventuali cambi di numero telefonico.)
La R.S.U.
La R.S.U.
Oltre la testimonianza, l’alternativa in piazza
Oggi anche il cielo è contro
Francesco Piccioni, il manifesto 28/10/2012
La battuta migliore circola tra chi guarda il cielo, da cui – contraria- mente alle previsioni – non è caduta una sola goccia d’acqua. «Questo è un governo così ladro che pure dio, per non farlo contento, si è rifiutato di far piovere». Oltre ai metereologi, hanno sbagliato alla grade anche i «professionisti dell’allarme», lungo la filiera che va da palazzo Chigi al Viminale, per scendere fino all’ultima redazione di provincia. Niente black blok, niente scontri, giornata di scorno per chi cerca solo sangue, sudore e polvere da sparo. L’allarmismo ha certo tenuto a casa un sacco di gente, memore di altre giornate e tensioni. Ma non troppa. E comunque quando i problemi reali premono, anche la «criminalizzazione preventiva» perde mordente. È stata perciò una manifestazione riuscita al di là delle più rosee attese degli organizzatori. E il perché è presto detto: c’era, e si vedeva, «organizzazione»; ossia lavoro, volontà, serietà, esperienza, quel pizzico di autodisciplina che aiuta nei momenti difficili.
http://www.gctoscana.eu/oltre-la-testimonianza-lalternativa-in-piazza/
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