Possibile che giorni dei mondiali di ciclismo passino alla storia come un incubo per i fiorentini?
Rifondazione comunista chiede un piano di riorganizzazione del Trasporto Pubblico
Locale
al fine di garantire la mobilità a tutti i cittadini che vivono e lavorano a
Firenze i giorni dei Mondiali. Inoltre si chiede garanzie e un protocollo
d’intesa con i sindacati, per
l’eventuale ulteriore estensione degli orari dei negozi, al fine di
tutelari i lavoratori. Domanda di
attualità art. 39 del regolamento del Consiglio Provinciale.
Apprendiamo dalla stampa alcune delle soluzioni annunciate dal Comune di
Firenze per «rendere meno impattante possibile i mondiali di ciclismo» che si
terranno tra Firenze e Pistoia dal 22 al 29 settembre prossimi.
Le proposte dagli assessori alla mobilità e allo sviluppo economico
concordate anche con Confesercenti di Firenze, prevedono tre varchi per far
superare il percorso delle gare alle auto e agli altri mezzi, ventotto saranno
i varchi pedonali e “naturalmente” sarà previsto l’allungamento dell’orario dei
negozi senza minimamente pensare a chi nei negozi ci lavora, magari da
dipendente e non è nemmeno previsto un protocollo d’intesa per garantire la
mobilità pubblica. Infatti si parla di varchi per pedoni auto e mezzi privati pensando forse di far
passare dagli stessi varchi anche l’Ataf arrecando un danno e un disagio a
tutti i cittadini che forse in quei
giorni del mondiale dovrebbero essere incentivati ad usare i mezzi
pubblici.
Dalle dichiarazioni dell’assessore traspare chiaramente una idea di città
museo o meglio Luna Park, infatti l'assessore allo sviluppo economico : «Si potrebbe prolungare l'orario di apertura
degli esercizi commerciali, dei monumenti e dei musei, per permettere alle
migliaia di visitatori di conoscere la città e le sue bellezze, ed agli
esercenti di trarre il massimo beneficio - ha spiegato l'assessore - Il numero
verde esistente 055 055 verrà potenziato in occasione dell'evento, per
informazioni e assistenza. Ci teniamo affinché tutto vada per il meglio - anche
perché i Mondiali di ciclismo assurgono alla funzione di spot per Firenze, in
vista dell'Expo 2015».
Rifondazione Comunista ritiene che i
Mondiali di ciclismo saranno senz’altro una occasione importante per Firenze se
chi governa Firenze e il territorio sarà
all’altezza di far convivere anche se per pochi giorni, la città che lavora si
muove e produce tutti i giorni con un evento come i mondiali di ciclismo che
non deve in nessun modo recare danni alle altre categorie di persone che non
vivono del commercio e hanno il diritto di vivere la città anche nei giorni
della gara. Per questo pensiamo che debba essere previsto da una parte un
protocollo d’intesa tra i rappresentanti delle OO.SS di categoria del Commercio
per quanto riguarda gli allargamenti degli orari dei negozi e grande
distribuzione ed eventuali incentivi ai lavoratori; dall’atra un protocollo con
Ataf per garantire varchi e agevolazioni al trasporto pubblico in modo di
consentire al massimo l’uso dei mezzi collettivi di trasporto riducendo
l’inquinamento e lo stress per le lunghe code considerato solo i tre varchi
aperti. Per questo invitiamo tutte le Istituzioni locali a impegnarsi congiuntamente insieme ai
sindacati ai lavoratori e alle associazioni affinché i giorni dei mondiali non
passino alla storia come un incubo per i fiorentini.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali chiedono al
Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire
dettagliatamente in merito alla viabilità della città di Firenze nel periodo dei mondiali di ciclismo che si terranno tra
Firenze e Pistoia dal 22 al 29 settembre prossimi.
Chiediamo di sapere quali sono le ipotesi a cui si lavora per garantire la
mobilità pubblica e in particolare se è
previsto un protocollo d’intesa per i giorni dei mondiali di ciclismo con Ataf
al fine di garantire la mobilità ai cittadini.Inoltre chiediamo di essere informati dalla Provincia, se intende agire rispetto alle proprie competenze sui temi citati in narrativa al fine di garantire i diritti dei lavoratori del commercio che secondo le dichiarazioni dell’Assessore del Comune di Firenze potrebbero vedere estendere in maniera sensibile gli orari di lavoro, senza che per questo ci sia stabilito un protocollo riguardo ai diritti e ai salari degli stessi lavoratori.
Andrea Calò Lorenzo Verdi
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