venerdì 2 agosto 2013

LA BERTOCCI STORICA FABBRICA DI ACCESSORI PER IL BAGNO CHIUDERA' A SETTEMBRE. 39 LAVORATORI CHE PERDONO IL POSTO


LA BERTOCCI STORICA FABBRICA DI ACCESSORI PER IL BAGNO CHIUDERA' A SETTEMBRE. 39 LAVORATORI CHE PERDONO IL POSTO

La Bertocci storica fabbrica di via Petrosa che produce accessori peril bagno di altissima gamma, chiuderài battenti a settembre;  39  i lavoratori che perdono il posto.  Dal venerdì 12 luglio si era tenuto un presidio deilavoratori della Bertocci di Sesto Fiorentino, hanno protestato per le mancateretribuzioni e per la scelta dell'azienda di andare verso la liquidazione.  Concordata al tavolo  della Provincia di Firenze la cassaintegrazione  accolta fino al giugno 2014.
RifondazioneComunista esprime solidarietà ai lavoratori e alle famiglie dei 39 lavoratori dellaBertocci e chiedonoal Presidente della Provincia di Firenze di riferire gli esiti del tavolo previstoper settembre e quali sono gli impegni assunti dalla proprietà in merito alpagamento degli stipendi arretrati versamenti contributivi, ecc. Cosa intendefare la Provincia di Firenze unitamente al Comune di Sesto Fiorentino al finedi salvare il sito produttivo della storica fabbrica.
Interrogazione a risposta scritta dei consiglieri Calò eVerdi (gruppo PRC – PdCI – SpC).
Venerdì12 luglio si è tenuto un presidio dei lavoratori della Bertocci di Sesto Fiorentino. Oggi 1° agosto 2013 La Bertocci storica fabbrica divia Petrosa, chiuderà a settembre.L’ azienda che produce accessori per il bagno di altissima gamma, inprotesta per le mancate retribuzioni e per la scelta dell'azienda di andareverso la liquidazione. Nel marzo scorso l’azienda aveva fatto sapere che, acausa degli scarsi ordini e della crisi del settore, aveva presentato domandadi concordato liquidatorio: richiesta accolta il 25 giugno scorso al tavoloprocedurale della Provincia e confermata la cassa integrazione  fino al giugno 2014.
La notizia della chiusura della dismissione avevacolto di sorpresa sindacati e lavoratori i quali attraverso la Fiom Cgilavevano espresso disappunti e criticità: “….l’azienda ci aveva diversamente annunciato l’intenzione di andare avanti il piùpossibile per cercare un compratore. Non possiamo che esprimere rammarico perquesta decisione forzata. Riteniamo inaccettabile che la direzione abbia tiratoi remi in barca nonostante un volume di affari estero importante in paesiemergenti del Medio Oriente, Russia e Emirati Arabi…” avviando una fortemobilitazione. Siamo davanti ad unconcordato anomalo dal quale emerge la volontà di chiudere, senza cercare altresoluzioni e questo non  è mai statoritenuto accettabile.
Inoltre i sindacati avevano chiesto l’attivazione diun tavolo di crisi per fare il punto con il commissario e coinvolgere leistituzioni, al fine di attivare gli strumenti di tutela e sostegno ailavoratori e ricercare al più presto, un compratore serio e autorevole che siain grado di “…salvaguardare  un pezzoimportante della manifattura fiorentina….”.
Inoltre la Fiom precisa che  “…in passatoerano stati presi contatti anche con Ginori ma, chiaramente, viste le vicendedella manifattura di porcellane tutto era sfumato. Speriamo che ora possamagari essere ripreso un dialogo con la nuova proprietà del gruppo Gucci e conaltri imprenditori, anche esteri, eventualmente interessati a rilevarel'azienda…”.
Nellasede di Confindustria a Firenze si è svolto un incontro riguardo allapossibilità per l’azienda di essere rilevata da nuovi imprenditori ma: “ Per il momento, comunque, non ci sarebberoconcrete manifestazioni di interesse.”
A settembre tornerà a riunirsi iltavolo dalla Provincia di Firenze il tavolo procedurale di crisi nel qualedovrebbero essere affrontati i punti più delicati della vertenza e soprattuttoindividuare una soluzione che tuteli in primis i lavoratori.
Gli scriventi Consiglieri Provincialidi Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai 39  lavoratori della Bertoccidi Sesto Fiorentino e alle loro famiglie, in lotta per impedire la chiusuradella fabbrica e per difendere occupazione e diritti, nel dichiarare il pieno sostegno politico eistituzionale alla vertenza chiedono al Presidente della Provincia di Firenze eall’Assessore competente di riferire sulla chiusura della storica fabbrica diaccessori per bagno e sugli esiti del prossimo  tavolo Provinciale annunciato per settembre.
Chiediamo di sapere inoltre gli impegni assunti dallaproprietà in merito al pagamento degli stipendi, i versamenti contributivi, gliammortizzatori sociali individuati e le prospettive occupazionali riguardo allapossibilità di nuovi imprenditori interessati allo storico marchio.
Altresì chiediamo di sapere se e quali iniziative disostegno ai lavoratori della Bertocci, la Provincia di Firenze unitamente alComune di Sesto Fiorentino ha intenzione di attivare.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

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