giovedì 17 aprile 2014

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VOLANTINO E MANIFESTO – Alle europee Rifondazione sostiene la lista L’altra Europa con Tsipras

Rifondazione CcomunistaLe elezioni europee sembrano una cosa distante, ma in Europa si decidono il 90% delle schifezze che ci cadono sulla testa. Le politiche di austerità sono state decise in Europa, sotto dettatura della Merkel e con il consenso dei nostri governanti. Renzi e Berlusconi, che in Italia fanno finta di litigare, in Europa governano insieme

Volantini Prc su pubblico impiego e casa

Rifondazione CcomunistaDi seguito potete scaricare un volantino informativo sulla casa a cura del dipartimento Welfare e un volantino informativo sul lavoro pubblico a cura del dipartimento Economia e Lavoro, pensati per essere diffusi in rete, via mail, oltre che distribuiti dove ci sono lotte e conflitti in corso.

La Troika come l’usuraio, in Grecia come in Italia

Rifondazione Ccomunistadi Tonino Perna – il manifesto La visita dI Angela Mer­kel ad Atene è coin­cisa con il ritorno sul mer­cato finan­zia­rio dei titoli di stato greci per un valore di 2.5 miliardi. Il fatto di averli col­lo­cati ad un tasso infe­riore al 5,5%, come pre­ven­ti­vato, ha fatto dire al pre­mier greco Sama­ras che la Gre­cia è ormai

Università al collasso, nel 2018 oltre 9 mila docenti in meno

Rifondazione CcomunistaRoberto Ciccarelli – il manifesto Per il Con­si­glio Uni­ver­si­ta­rio Nazio­nale (Cun) ser­vono sei­mila pro­fes­sori ordi­nari e 14 mila asso­ciati entro il 2018 e 9 mila ricer­ca­tori a tempo deter­mi­nato entro il 2016 per non fare morire subito l’università ita­liana. Que­sto piano di reclu­ta­mento, viene pre­ci­sato nella rela­zione appro­vata ieri dall’organo di rap­pre­sen­tanza del sistema uni­ver­si­ta­rio, è sol­tanto un prov­ve­di­mento

Le incongruenze del Def nascondono scelte politiche

Rifondazione Ccomunistadi Roberto Romano, Riccardo Sanna – il manifesto Ritmi di cre­scita del Pil reale, da qui al 2018, a cui non era­vamo più abi­tuati dagli anni ’90 (1,5% medio annuo). Tassi di incre­mento delle espor­ta­zioni (4,2%), delle impor­ta­zioni (4,0%) e degli inve­sti­menti (3,2%) mai visti, nem­meno prima della crisi. Con­sumi pri­vati che ripar­tono (1,1%) e conti pub­blici in ordine

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