giovedì 25 ottobre 2012

Newsletter PRC n. 151


Newsletter PRC n. 151

Contro le pensioni di Fornero, domani al via la raccolta firme

di Roberta Fantozzi e Barbara Pettine
Monti e Fornero hanno gettato nella disperazione centinaia di migliaia di persone, che hanno visto, nel giro di poche settimane, la propria prospettiva di vita messa radicalmente in discussione, dopo anni ed anni di duro lavoro. La cosiddetta riforma delle pensioni del governo dei tecnici, che allunga di sei anni e più il tempo di lavoro, è stato il più violento provvedimento antipopolare, contro le condizioni di vita di uomini e donne, dal dopoguerra ad oggi. Una campagna lampo passata sulla testa della gente, offerta sull'altare del recupero di «credibilità» in Europa e nel mondo dalla neonata unità nazionale del «dopo la caduta di Berlusconi», senza che ci fosse neppure la consapevolezza del disastro sociale che questa sedicente riforma apparecchia. Leggi tutto

Sabato 27 tutte/i a Roma!

di Stefano Galieni
La semplice idea di realizzare per il 27 ottobre una manifestazione pacifica e di massa contro le politiche di questo governo ha creato e sta creando aspettative e malumori. Promossa da forze politiche e sociali che non godono dei favori della ribalta, che non meritano la prima serata televisiva, apre contraddizioni enormi fra le persone stesse. Al di là delle adesioni confermate e degli impegni presi – ad oggi è previsto l’arrivo di un centinaio di pullman di cui la metà organizzata dal nostro partito – la si vorrebbe bollare in partenza come manifestazione minoritaria e tipica del “populismo di sinistra” ma i contenuti di cui è animata, fanno riflettere.  Leggi tutto

Debito pubblico: nuovo record

di Domenico Moro
Malgrado anche Confindustria si stia accorgendo che qualcosa non va nel governo Monti, il Presidente della Repubblica ammonisce a non cambiare rotta. Il fatto è che questa rotta porta la nave alla deriva. Ne sono indicatori i dati Eurostat sul debito sovrano europeo. Il debito pubblico italiano è passato dal 121,7% sul Pil del secondo trimestre 2011 al 126,1% del 2012, il dato peggiore dopo la Grecia.
L’aumento del debito si è però verificato in tutta la Ue, passata dall’81,4% all’84,9%, e nell’Eu - rozona, salita dall’87,1% al 90%. Leggi tutto

Quando la realtà conta più degli “annunci”

di Franco Frediani
Berlusconi conquista ancora una volta la pole position nelle prime pagine dei quotidiani. La cronaca, almeno per quanto ci riguarda, potrebbe (e dovrebbe) finire qui. E' vero che si parla volente o nolente, dell'uomo che per diciotto anni ha monopolizzato la scena politica italiana, così come altrettanto innegabile è il fatto che non si può dimenticare quello ha significato e comportato. Tuttavia, le considerazioni che soprattutto a livello politico dovrebbero essere fatte, sono ben altre. Le riflessioni che si rendono necessarie, non sono tanto per ricordarne le gesta (per questo basta consultare gli archivi giudiziari e contare l'incredibile numero di rinvii a giudizio per farsene un'idea) quanto semmai, per non enfatizzare e dare troppo risalto a qualcosa che potrebbe ancora una volta distogliere l'attenzione da quella che è la situazione sociale e politica del Nostro paese. Leggi tutto

"No more femminicidio"

di Monica Lanfranco
Convenzione non è una parola molto usata nella politica italiana, nemmeno nei movimenti delle donne. La rimise al centro dell’attenzione, negli anni ’90, Lidia Menapace, una delle più autorevoli esponenti del femminismo italiano, non solo per lanciare una convenzione di donne contro le guerre, con la quale dire che la dimensione bellica doveva essere messa al bando dalla storia umana, ma anche per indicare una strada politicamente interessante: dal momento che non è semplice lavorare insieme, quando i soggetti collettivi che si incontrano hanno storie e identità strutturate, la convenzione può essere uno strumento leggero che rende possibile, su obiettivi comuni, fare percorsi a tema. Unire le forze di fronte alla necessità di non disperdersi, mantenendo la propria specificità, e affermare che su un argomento, un progetto, una emergenza si deve stare insieme, tante e diverse ma con una voce sola. Leggi tutto

In Sicilia l'alternativa è possibile

di Stefano Galieni
Antonio Marotta, segretario regionale del Prc è fra i candidati di punta delle elezioni siciliane che si svolgeranno domenica. Il clima dell’isola è in queste ultime fasi, concitato e incandescente. Tu cosa ne pensi?

«È Un clima difficile. Le persone sentono lontana la politica e questa lontananza è dovuta a motivi reali e concreti. Gli scandali, l’immagine negativa di una istituzione basata solo sulla conservazione del potere, la percezione di una vera e propria casta basata sul clientelismo e sulle nomine, sulla gestione della spesa pubblica e sul peso della criminalità mafiosa. Su 27 membri dell’Assemblea regionale siciliana ce ne sono 27 fra arrestati e inquisiti, quindi si tratta di una istituzione che ha mostrato il peggio di se. Leggi tutto

Ferrari, il perché di una vergogna

di Giuliana Sgrena
La nostra marina militare potrà contare oltre che sulle navi da guerra anche sulle monoposto Ferrari. Domenica, infatti, le Ferrari che gareggeranno sul circuito indiano porteranno la bandiera della Marina militare italiana per chiedere la liberazione dei due marò, trattenuti da otto mesi dalla giustizia indiana, contro la loro volontà e quella del nostro governo, come ha affermano il ministro degli esteri Terzi.
Da quando nello sport una squadra si schiera a fianco di una forza militare per una disputa che riguarda la giustizia?
Il nostro paese, e non la Ferrari, dovrebbe impegnarsi a dimostrare l'innocenza dei nostri marò o la loro non responsabilità nell'uccisione dei due pescatori indiani. E poi perché la giustizia indiana dovrebbe essere meno affidabile di quella italiana? Leggi tutto

«Vietato pubblicare immagini della polizia»

di Giuseppe Grosso
È «Rodea el congresso» parte quarta. Ultimo - solo in ordine di tempo - capitolo di quest'autunno spagnolo di contestazioni che l'altro ieri - ancora una volta - ha radunato a Madrid il popolo degli indignados. Per la quarta volta in un mese migliaia di persone hanno cercato di accerchiare il parlamento in segno di protesta contro il governo e il suo bilancio generale dello stato, in fase di discussione proprio durante la protesta. Ad impedirglielo hanno trovato il solito presidio di forze dell'ordine: 600 uomini in assetto antisommossa che hanno difeso l'inviolabilità della Camera. Non che ci fosse granché da difendere, in realtà. La manifestazione è stata pacifica e il tentativo di accerchiamento si è limitato a poco più di un gesto simbolico.  Leggi tutto

Chomsky rockstar. Delirio a piazza Tahrir

di Giovanna Loccatelli
Il discorso è in programma per le 19. All ’Ewart Memorial Hall, aula magna dell ’Università Americana del Cairo a Tahrir Square. L’entrata principale è in via Mohamed Mahmoud, conosciuta come la “strada dei graffiti”. La fila è impressionante: un lungo serpente umano che, alla prima occhiata, non sembra avere fine. Davanti il portone di legno: strepiti, urla, persone schiacciate contro il muro, ragazze che a mala pena riescono a respirare e chiedono - disperatamente - di uscire dalla calca. Una tensione tangibile. La sicurezza fa entrare studenti, giornalisti, cittadini, persone curiose, attivisti, rivoluzionari, intellettuali.  Leggi tutto

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