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venerdì 31 maggio 2013
SFRATTI: LO TSUNAMI DEGLI SFRATTI NON SI ARRESTA
SFRATTI: LO TSUNAMI DEGLI SFRATTI NON SI ARRESTA. NEL 2012 SI RAGGIUNGE IL PICCO DI NUOVE 68 MILA SENTENZE DI SFRATTO E PER LA PRIMA VOLTA GLI SFRATTI PER MOROSITA’ SUPERANO LA SOGLIA DI 60.000 NUOVE SENTENZE
Dichiarazione di Walter De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini
“I numeri sugli sfratti nel 2012, appena pubblicati dal Ministero dell’Interno sono angoscianti e si resta stupefatti di come associazioni della proprietà possano alterare la realtà di dati incontrovertibili.
La valanga degli sfratti non si arresta ma si fa maggiormente dirompente.
Con dati ancora non definitivi (per esempio, non sono completi quelli forniti da province di grandi aree metropolitane, come Milano, Napoli e Bari), i nuovi sfratti emessi nel 2012 raggiungono la cifra complessiva di 67.790 (+ 6,18%) e quelli per morosità il numero di 60.244. Ormai gli sfratti per morosità sono l’88,86% delle nuove sentenze emesse.
E ancora non sono pienamente realizzate, le conseguenze devastanti dell’azzeramento del finanziamento del fondo sociale per gli affitti, che getta ulteriori 300.000 nuclei a rischio morosità.
Il dato in leggera controtendenza è la diminuzione delle esecuzioni con la forza pubblica (-3,3%) che dimostra come la resistenza dei picchetti antisfratto, che si espandono nelle varie città, raggiunge comunque un risultato di calmiere.
Si dimostra ancora una volta che la proroga delle esecuzioni degli sfratti, esclusivamente per la finita locazione (ormai, appena il 9% delle sentenze emesse), significa voler scientemente ignorare la situazione.
E’ necessario una immediata sospensione dell’esecuzione di tutti gli sfratti, compresa la morosità incolpevole, che è la vera questione che occorre affrontare.
Ricordiamo, inoltre, che vi sono 650 mila nuclei, utilmente (anzi, bisognerebbe dire “inutilmente”) collocati nelle graduatorie e che attendono da anni invano una casa popolare.
Un nuovo intervento pubblico nelle politiche abitative sarebbe assolutamente necessario, a partire dal recupero e riuso ai fini della residenza sociale del patrimonio esistente e rappresenterebbe una grande opera di utilità sociale e per la ripresa del Paese.
In questa situazione drammatica, grida scandalo che vi siano decine di migliaia di alloggi di edilizia residenziale pubblica non assegnati perché inagibili e giacciano ancora quasi 2 miliardi di fondi ex GESCAL ancora inutilizzati.
Sul sito dell’Unione Inquilini: www.unioneinquilini.it, i dati completi, suddivisi per provincia.
Per informazioni: 392.4137970
Vogliono chiudere il Presidio Sanitario di S. ROSA
CITTADINI
Vogliono chiudere il Presidio Sanitario di S. ROSA
La regione Toscana, l'A.S. di Firenze in accordo con la Società della Salute di Firenze intendono vendere l’immobile di S.Rosa.
Questa scelta comporterà, entro il 2015, la chiusura di fatto del Servizio Sanitario oggi prestato in quel palazzo.
Dal 2015, a S. Rosa, rimarranno solamente i servizi minimi di prelievo, di attività infermieristica ambulatoriale/domiciliare e di attività amministrativa. Tutti gli altri servizi sanitari migreranno a Montedomini e in parte all’IOT.
L’Oltrarno, realtà con un’altissima residenza in età avanzata, ha assolutamente necessità di mantenere un presidio sanitario fondamentale, quale è oggi quello di S.Rosa.
Invitiamo i cittadini a intervenire numerosi
-per manifestare la propria contrarietà a questo progetto-
ALL’ASSEMBLEA
il 4 giugno 2013 alle ore 21.00 presso
la sala Leopoldine in piazza Tasso 8
Parteciperanno:
Il Vice Sindaco di Firenze Stefania Saccardi.
Il Direttore della Società della Salute Firenze Dottor Marco Brintazzoli.
Il Presidente del Quartiere 1 Nicola Benvenuti.
Sono stati inoltre invitati:
Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria fiorentina Dottor Paolo Morello.
Il Segretario provinciale dello SPI Daniele Stolzi
Newsletter PRC 31/05/2013
Petizione per nazionalizzare Ilva |
Rifondazione riparte… dai Circoli e dall’Inchiesta |
«Ora a Roma con Marino» |
«In parlamento non bastano gli slogan» |
L’Italia nel business della guerra aerea del «first strike» Usa |
F 35, diamoci un taglio |
Grillo liquida Rodotà: ottuagenario miracolato |
L’Ue, le panzane del governo, la crisi e noi. C’è molto da fare, compagni/e! |
Italia, l’11% dei giovani ha rinunciato a cercare lavoro |
Trenta parlamentari grillini pronti allo strappo |
La Polizia brasiliana spara agli Indiani – si temono nuove violenze
COMUNICATO STAMPA DI SURVIVAL INTERNATIONAL
31 maggio 2013
La Polizia brasiliana spara agli Indiani – si temono nuove violenze
31 maggio 2013
La Polizia brasiliana spara agli Indiani – si temono nuove violenze
Ieri, nel Brasile meridionale la polizia ha ucciso un Indiano Terena e ne ha feriti molti altri. © Marcello Casal Jr/ABr |
Ieri la polizia ha ucciso un Indiano Terena e ne ha feriti molti altri mentre cercava di sfrattarli con la forza dalla loro terra, nel Sud del Brasile. I membri della tribù erano tornati a vivere in una parte del loro territorio ancestrale, attualmente occupato da un allevatore nonchè politico locale.
Sabato 1 giugno la "Commissione Rodotà" all'Ex colorificio liberato
Sabato 1 giugno la "Commissione Rodotà" all'Ex colorificio liberato
Sabato 1 giugno all'Ex-colorificio liberato torna a riunirsi la Costituente dei beni comuni, la commissione aperta, presieduta da Stefano Rodotà, che vede confrontarsi movimenti e giuristi, in una inedita e nuova collaborazione.
Dopo le tappe del Teatro Valle Occupato e dell'Aquila, la Costituente approderà a Pisa per trattare la questione della proprietà. Ritorna infatti oggi determinante comprendere come possano essere interpretati alcuni concetti fondamentali della nostra Costituzione, per lo più inattuata in molti suoi passaggi, come la "funzione sociale della proprietà privata” (artt. 42 e 43). Ma è sempre più necessario affrontare anche i temi e i limiti che pure proprietà pubbliche e demaniali pongono allo sviluppo della libera espressione e dignità della cittadinanza, così come dei diritti fondamentali degli individui.
Ridefinire il concetto di proprietà a partire dalle esperienze di movimento che ne vivono i limiti, e che ne sperimentano da anni e nel quotidiano le conseguenze sotto forma di privazione e di sottrazione, necessita oggi più che mai - in tempi in cui la crisi strangola sempre di più - di una riflessione e di una rilettura in termini giuridici che sappiano confrontarsi con le spinte territoriali.E se il 1 giugno ci apprestiamo a ospitare la Costituente dei Beni Comuni, venerdì 31 maggio l'Ex-colorificio liberato propone un ulteriore dibattito con Salvatore Settis e Ugo Mattei, a partire dalle presentazioni degli ultimi loro lavori letterari "Contro riforme" e "Azione popolare. Cittadini per il bene comune". Di nuovo, un momento in cui gli intellettuali, ben lungi dal rinchiudersi sdegnosamente in torri d’avorio, intraprendono un proficuo confronto con la cittadinanza attiva.
Muncipio dei Beni Comuni
I cittadini della Montagna Pistoiese dico NO alla declassazione dell'Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese
Al Presidente della Regione Toscana
Dott. Enrico Rossi
e.p.c.: ai Sindaci dei Comuni di
San Marcello Pistoiese
Piteglio
Cutigliano
Abetone
oggetto: I cittadini della Montagna Pistoiese dico NO alla
declassazione dell'Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese
Sig. Presidente, come avrà avuto modo di apprendere da più
fonti, la riorganizzazione sanitaria che state effettuando, anche
sulla Montagna Pistoiese, sta causando non poche prese di posizione
da parte degli abitanti del territoro, principali conoscitori delle
necessità e problematiche locali, oltre che primi fruitori di sempre
più scarni e limitati servizi.
Franca Rame, l’arte della solidarietà
Franca Rame, l’arte della solidarietà
"Ecco perché il teatro della Rame (e di Fo, mai coppia fu un tutt’uno in una vita fatta d’arte e coscienza civile) era compreso dalla proletaria romana all’operaia di una Milano che in quegli anni ancora produceva."...
http://www.contropiano.org/cultura/item/16943-?fromfbpage=1
"Ecco perché il teatro della Rame (e di Fo, mai coppia fu un tutt’uno in una vita fatta d’arte e coscienza civile) era compreso dalla proletaria romana all’operaia di una Milano che in quegli anni ancora produceva."...
http://www.contropiano.org/
giovedì 30 maggio 2013
Newsletter PRC 30/05/2013
«Pronti a governare l’uscita dal liberismo» |
La «Syriza spagnola» convince gli indignados. Crolla il Pp |
Tg2 vergognoso su Franca Rame |
Ciao Franca donna di battaglia |
Nazionalizzare l’ILVA |
Il deserto dei delusi |
«Il Pd non esulti troppo presto» |
I pericoli del revisionismo costituzionale |
Sigonella Story |
Quando arriva un figlio. Lettera aperta ai ministri delle Pari Opportunità e del Lavoro |
Una grande bellezza che dura un solo quarto d’ora |
ACQUA: TOSCANA, COOP PER SERVIZIO 'COOPERAZIONE DI UTENZA'
ACQUA: TOSCANA, COOP PER SERVIZIO 'COOPERAZIONE DI UTENZA'
(ANSA) - FIRENZE, 30 MAG - Dare vita a un nuovo modello di gestione del servizio idrico basato sulla 'cooperazione di utenza' che sia aperto alla partecipazione dei cittadini come nel caso delle cooperative di consumo.
Gestione idrica, Bramerini: “Aperti ad ogni contributo per pensare la nuova organizzazione”
Toscana Notizie
Agenzia di informazione della Giunta Regionale
Gestione idrica, Bramerini: “Aperti ad ogni contributo per pensare la nuova organizzazione”
FIRENZE – “Con l’Autorità Idrica Toscana abbiamo avviato un percorso sulla riorganizzazione del Servizio idrico e siamo aperti a ogni contributo utile a una discussione che da tempo ci vede impegnati su un tema sentito e importante come quello dell’acqua”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini intervenendo al convegno per la presentazione dello studio dell’Università di Firenze sul tema “Cooperazione e gestione del servizio idrico integrato” promosso da Regione e Unioncamere insieme alle associazioni toscane delle cooperative (Alleanza delle cooperative, Legacoop, Confcooperative, Agci)
Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini intervenendo al convegno per la presentazione dello studio dell’Università di Firenze sul tema “Cooperazione e gestione del servizio idrico integrato” promosso da Regione e Unioncamere insieme alle associazioni toscane delle cooperative (Alleanza delle cooperative, Legacoop, Confcooperative, Agci)
Svendere gli immobili con risparmi dei cittadini
Immigrati irregolari: spesi oltre 1,6 miliardi per le "politiche del rifiuto"
http://www.cronachediordinariorazzismo.org/2013/05/rifiutare-costa-presentato-il-dossier-costi-disumani/
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IMMIGRAZIONE
Immigrati irregolari: spesi oltre 1,6 miliardi per le "politiche del rifiuto"
Il rapporto “Costi Disumani” di Lunaria calcola la cifra dal 2005 al 2012 sommando gli stanziamenti di Stato italiano e Ue. A fronte delle ingenti risorse, su oltre 500 mila irregolari solo il 39 per cento sono stati allontanati dal territorio nazionale
Roma – La spesa pubblica per il capitolo del contrasto all’immigrazione irregolare, dal 2005 al 2012, ammonta ad almeno un miliardo e 668 milioni di euro, di cui 1,3 miliardi stanziati dallo Stato italiano e 281,3 milioni dall’Unione Europea. A tirare le somme non è la pubblica amministrazione, ma l’associazione Lunaria, che ha redatto il rapporto “Costi disumani” con il supporto di Open Society Foundations. Dalla ricerca emerge la scarsa trasparenza e “reticenza delle autorità competenti, in particolare il ministero dell’Interno, a fornire dati e informazioni a soggetti terzi”. Anche a causa della frammentazione delle fonti di finanziamento è difficile avere un quadro chiaro della situazione.
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IMMIGRAZIONE
Immigrati irregolari: spesi oltre 1,6 miliardi per le "politiche del rifiuto"
Il rapporto “Costi Disumani” di Lunaria calcola la cifra dal 2005 al 2012 sommando gli stanziamenti di Stato italiano e Ue. A fronte delle ingenti risorse, su oltre 500 mila irregolari solo il 39 per cento sono stati allontanati dal territorio nazionale
Roma – La spesa pubblica per il capitolo del contrasto all’immigrazione irregolare, dal 2005 al 2012, ammonta ad almeno un miliardo e 668 milioni di euro, di cui 1,3 miliardi stanziati dallo Stato italiano e 281,3 milioni dall’Unione Europea. A tirare le somme non è la pubblica amministrazione, ma l’associazione Lunaria, che ha redatto il rapporto “Costi disumani” con il supporto di Open Society Foundations. Dalla ricerca emerge la scarsa trasparenza e “reticenza delle autorità competenti, in particolare il ministero dell’Interno, a fornire dati e informazioni a soggetti terzi”. Anche a causa della frammentazione delle fonti di finanziamento è difficile avere un quadro chiaro della situazione.
[Castelfiorentino] Domenica 2 Giugno - Festa del Baratto!
Domenica 2 giugno si svolgerà a Castelfiorentino la prima FESTA DEL BARATTO!
L'appuntamento è dalle 9 alle 13 in via Togliatti 81 (vicino al Pala-ABC).
Gli oggetti da barattare possono essere i più svariati e differenti, l'unica accortezza che chiediamo è che non siano né rotti né sporchi.
Non ci sarà uso di denaro, non si tratta di un mercatino: il vostro oggetto sarà la vostra moneta.
Ci sarà anche un angolo del regalo, dove si potranno trovare/lasciare oggetti in dono che non volete barattare.
Per tutti, la merenda di metà mattina!
Nuove Resistenti n. 455
Il Centro di cultura e documentazione Popolare, Via Reggio 14 - 10153 Torino,
ti invita alla lettura delle notizie pubblicate sul sito www.resistenze.org nell'ultima settimana:
Dibattito teorico
- Il "povero Sud" contro il "ricco Nord"?
Movimento operaio internazionale
- FSM: Missione di solidarietà per il Mali il 20-21 maggio 2013
Della guerra
- Siria e Iraq: Lezioni storiche che l'Occidente non vuole imparare
- Sicilia portaerei del Mediterraneo
Movimento antimperialista
- L'Unione Africana minaccia il ritiro dalla Corte Penale Internazionale
Mondo multipolare
- L'America Latina non vuole cedere alle multinazionali
Colombia
- Comunicato congiunto FARC-Governo sull'accordo per la riforma rurale
Giappone
- Politica di rilancio per le banche e austerità per i lavoratori!
Grecia
- Mobilitazione per i contratti collettivi
Haiti
- Un grande affare per le ONG
Libano
- Perché gli F-16 israeliani sopra Beirut non fanno notizia?
Siria
- Tolto l'embargo UE alle armi per le milizie anti Assad
Spagna
- Per l'istruzione pubblica al servizio del Popolo Lavoratore!
Venezuela
- Maduro armerà due milioni di operai nelle "Milizie Operaie Bolivariane"
- Università e socialismo
Italia - politica e società
- Elezioni amministrative parziali: Difficile dire qualcosa che non sia scontato
- Panem et circenses. La ludopatia ai tempi della crisi
Lavoro
- Il piano del governo sui giovani sarà devastante
Scuola
- Referendum di Bologna. Una vittoria per voltare pagina
Libri
- Domenico Moro: Club Bilderberg - Gli uomini che comandano il mondo
www.resistenze.org
Sostieni il nostro lavoro di informazione: iscriviti o fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.
Per comunicazioni, commenti, collaborazione e contatti scrivere a posta@resistenze.org
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Dibattito teorico
- Il "povero Sud" contro il "ricco Nord"?
Movimento operaio internazionale
- FSM: Missione di solidarietà per il Mali il 20-21 maggio 2013
Della guerra
- Siria e Iraq: Lezioni storiche che l'Occidente non vuole imparare
- Sicilia portaerei del Mediterraneo
Movimento antimperialista
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Mondo multipolare
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Colombia
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Giappone
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Grecia
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Haiti
- Un grande affare per le ONG
Libano
- Perché gli F-16 israeliani sopra Beirut non fanno notizia?
Siria
- Tolto l'embargo UE alle armi per le milizie anti Assad
Spagna
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Venezuela
- Maduro armerà due milioni di operai nelle "Milizie Operaie Bolivariane"
- Università e socialismo
Italia - politica e società
- Elezioni amministrative parziali: Difficile dire qualcosa che non sia scontato
- Panem et circenses. La ludopatia ai tempi della crisi
Lavoro
- Il piano del governo sui giovani sarà devastante
Scuola
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Libri
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mercoledì 29 maggio 2013
Newsletter PRC 29/05/2013
Una prima riflessione sul voto amministrativo |
Grillo e Maroni fuori le mura |
Contano i voti, non solo le percentuali |
Tutto cambi perché tutto cambi davvero |
Omertà e dubbi sul nucleare di “casa nostra”! |
L’austerità che uccide |
Franca non c’è più, il teatro italiano è più povero |
Il business mette d’accordo le élite di entrambe le parti |
L’Alleanza del Pacifico: il club dei nuovi Chicago Boys |
Ticket e riscossione Equitalia. Stop e apertura di una riflessione e confronto da parte della Giunta.
Ticket e riscossione Equitalia. Stop e apertura di una riflessione e confronto da parte della Giunta.
Sgherri:”recepito l’obbiettivo della mozione da me presentata a suo tempo”.Enea. Lavoratori occupano Direzione del Centro Casaccia
Enea. Lavoratori occupano Direzione del Centro Casaccia
Oltre 200 lavoratori del Centro Ricerche dell’Enea Casaccia hanno occupato la stanza della Direzione, nella palazzina sita all’interno del complesso sulla via Anguillarese, a Osteria Nuova. La protesta promossa dal sindacato Usb, che ieri ha visto una partecipata assemblea dei dipendenti a cui è seguita questa mattina una manifestazione sotto la palazzina della Direzione, riguarda il taglio al trasporto aziendale, che dal primo giugno comporterà una drastica riduzione delle corse dei pullman per i dipendenti con totale soppressione nei mesi di luglio e agosto.
Democrazia e sovranità popolare
www.usbpubliacqua.it/IMG/pdf/comparaz_dati_elez_amm_2013_-_2008_-_ref_2011.pdf
Comparazione dei voti alle amministrative di Roma, Siena e Pisa, e voto per la ripubblicizzazione dell'acqua.
Comparazione dei voti alle amministrative di Roma, Siena e Pisa, e voto per la ripubblicizzazione dell'acqua.
PCL: ESPROPRIO DELL'ILVA E CONTROLLO OPERAIO: L'UNICA SOLUZIONE
ESPROPRIO DELL'ILVA E CONTROLLO OPERAIO: L'UNICA SOLUZIONE A TUTELA DEI LAVORATORI E DELLA LORO SALUTE
Ferrero: PRC in cresci, ma cosa vi deprimete?
Il giornale il manifesto stamattina titola "Il Pd perde il 63% di elettori, il Pdl il 65%. E la sinistra (Sel, Rifondazione) cresce del 9%". Strano, leggendo i commenti di alcuni dirigenti di Rifondazione mancava solo il prete per fare il funerale... Io penso che dobbiamo reimpostare completamente la nostra azione politica, che solo un deficiente non vede i problemi che abbiamo, ma penso anche che bisogna smetterla di spargere depressione a piene mani senza nemmeno avanzare proposte politiche chiare. Basta con il nichilismo disfattista.
Adesso Basta!!!!!!! Andiamo a dirglielo in faccia agli inceneritoristi e ai privatizzatori
Adesso Basta!!!!!!!
Andiamo a dirglielo in faccia agli inceneritoristi e ai privatizzatori
Una città che ha già un polo petrolchimico, un porto industriale, una centrale Enel a olio combustibile (anche se ormai quasi sempre spenta), un inceneritore, varie attività di trattamento rifiuti nei quartieri nord, un rigassificatore in arrivo, due centrali a biomasse autorizzate e che proprio coloro che sono i promotori del festival vorrebbero arricchire con un megainceneritore 7 volte più grande dell’esistente. Una città che non ha nemmeno un piano della mobilità in grado di liberare il centro dall’inquinamento delle auto e che sappia organizzare un trasporto pubblico decente. Senza considerare che proprio nei mesi scorsi la variante “Puntone del Vallino” votata dal consiglio comunale ha previsto di trasformare un’area grande come 20 campi da calcio nell’area verde in zona Cisternino in area per attività industriali nocive.
Ma non finisce qui. Durante questo festival prenderanno parola vari ultrà delle privatizzazioni come il signor De Girolamo, testa di ponte delle aziende che hanno interessi nel settore di acqua e rifiuti e nemico del referendum per l’acqua pubblica che addirittura coordinerà un tavolo su questo argomento.
Una platea, dunque, di privatizzatori e inceneritoristi (fra cui l’assessore regionale Bramerini) appartenenti al mondo delle imprese e delle amministrazioni locali parleranno di ecologia in questo festival dell’ipocrisia, spalleggiati da quelle associazioni pseudoambientaliste che hanno fatto del doppiogiochismo uno stile di vita.
Per questo pensiamo che come comitati ambientalisti livornesi abbiamo il dovere di intervenire per ribadire la nostra idea di città e per mettere in contraddizione chi dietro la parola ecologia nasconde la logica del profitto a discapito della salute.
Invitiamo tutti i cittadine e le cittadine livornesi, chi si batte per la difesa dell'ambiente, contro le privatizzazioni e per il rispetto del referendum sull'acqua ad essere presenti
SABATO 1 GIUGNO ORE 10 APPUNTAMENTO AL LEM (PALAZZO PORTUALI) DI VIA SAN GIOVANNI
Vertenza Livorno, Comitato Salviamo il Cisternino, Comitato No Inceneritori Obiettivo Rifiuti Zero Livorno, Comitato contro la discarica del Limoncino, Comitato aria pulita Livorno Nord, Comitato via del Limone, Comitato di Stagno, Comitato No rigassificatore offshore Livorno
Sabato 1 Giugno - Livorno Ore 10.00 Lem “Trasparente come l’acqua”
Intervengono:
Mauro D’Ascenzi - Vice presidente Federutility
Fabio Del Nista - Presidente Asa Livorno
Coordina Alfredo De Girolamo - Presidente CISPEL Toscana
Mauro D’Ascenzi - Vice presidente Federutility
Fabio Del Nista - Presidente Asa Livorno
Coordina Alfredo De Girolamo - Presidente CISPEL Toscana
Ore 18.00 Libreria FeltrinelliPresentazione del libro “I servizi pubblici locali – Dall’ideologia al pragmatismo”, di Alfredo De Girolamo, Donzelli editore.
Con l’autore:
Alessandro Cosimi - Presidente Anci Toscana e Sindaco di Livorno
Francesco Pulcrano - Responsabile economico PD Livorno
Coordina Francesco Sangermano - Giornalista
Con l’autore:
Alessandro Cosimi - Presidente Anci Toscana e Sindaco di Livorno
Francesco Pulcrano - Responsabile economico PD Livorno
Coordina Francesco Sangermano - Giornalista
Invalsi, in esempio di obiezione di coscienza
di Marina Boscaino
28 maggio 2013
La sempre più triste tornata Invalsi è finita, ma non dobbiamo smettere di parlarne. Il 10 maggio il maestro Flavio (alle primarie i bambini li chiamano così, senza cognome; in realtà Flavio Maracchia, insegnante della Crispi di Roma) ha suggerito una pratica interessante per sbarrare la strada ai test Invalsi: l’obiezione di coscienza.
Stop all’inceneritore di Ospedaletto (Pisa). Interrogazione di Monica Sgherri
Stop all’inceneritore di Ospedaletto (Pisa). Interrogazione di Monica Sgherri.
Sgherri:”un caso emblematico di come la funzionalità degli inceneritori sia incompatibile con l’aumento della raccolta differenziata.”Newsletter PRC 28/05/2013
Una prima riflessione sul voto amministrativo |
Lo tsunami non travolge, il blog di Grillo ribolle di protesta |
Ilva: Fiom, lo Stato deve intervenire |
«Questo è un punto di non ritorno su scuola pubblica e sussidiarietà» |
Quel “No” di Bologna |
I droni killer del Nobel per la pace |
Se globale è la finanza e non la legge |
La modernità del Presidente, un’eco della Milano da bere |
Colombia. Pace e riforma agraria, le Farc e il governo ci mettono la firma |
Internet è un mondo senza regole? |
Fusioni di Comuni. Sgherri: “No a meri matrimoni di interessi.”
Fusioni di Comuni. Sgherri: “Si a valorizzazione di entità unitarie, no a meri matrimoni di interessi.”
Firenze, 28 maggio. Non ci piacciono i matrimoni di solo interesse. Non ci convince quindi come sono state portate avanti le proposte di fusione di Comuni che sono giunte oggi in aula: non ci piacciono infatti quelle – come in questi casi, penso ad esempio alla fusione di due comuni della Lunigiana – che appaiono avanzate appunto da meri motivi di interessi – come la sospensione temporanea dei vincoli del patto di stabilità -.
Il tema oggi del dimensionamento appropriato, capace di rispondere alle necessità di natura economica e delle doverose economie di scala (minori costi della burocrazia con la non duplicazione delle funzioni apicali), del dimensionamento demografico adeguato ad avere consoni servizi, avrebbe potuto essere raggiunto se si fossero individuate, a partire dal livello regionale, le soluzioni ottimali da confrontare e condividere con i Comuni stessi. Nel merito infatti – proprio nell’ottica di condividere lo strumento della fusione se adeguatamente individuato per i territori –può convincere l’esempio di un comune unico della montagna pistoiese e poteva convincere uno unico del Mugello in quanto valorizzano le radici culturali e storiche unitarie; così non può essere invece per la fusione di due soli Comuni. E non è nemmeno pensabile che il processo di fusione armonico, con gli obbiettivi suddetti, possa giungere a pezzi, cioè cammin facendo: una riforma quindi sciupata i cui esiti appaiono scontati.
La Capogruppo Monica Sgherri
[ Gambassi Terme ] Il calzaturificio Rambo in crisi: 15 persone in cassa integrazione, altre 20 a rischio alla Gima.
martedì 28 maggio 2013
Ferrero: decisione Ue fornire armi ai "ribelli" siriani è vergognosa
La decisione europea di permettere che ogni nazione fornisca armi ai ribelli siriani è una vergogna, nei fatti una dichiarazione di guerra alla Siria che non farà altro che aggravare il conflitto e aumentare il numero dei morti. L’Europa invece di svolgere un ruolo di mediazione e di pace – mai tentato in tutti questi mesi – si schiera con le milizie islamiche e punta ad ottenere in Siria lo stesso risultato ottenuto in Libia, dove la fine del regime di Gheddafi ha semplicemente dato luogo ad una guerra per bande in cui gli assassini e le stragi sono all’ordine del giorno e le sofferenze del popolo sono aumentate a dismisura. L’Europa sta accentuando sempre più il suo profilo guerrafondaio e la sua politica neocoloniale nell’area mediterranea, l’esatto contrario di cosa servirebbe
REFERENDUM BOLOGNA, una grande vittoria
REFERENDUM BOLOGNA
Il 26 maggio si è svolto il referendum sul finanziamento pubblico alla scuola privata dell’infanzia nel Comune di Bologna. Il numero di votanti non ha superato il 28 % degli aventi diritto al voto, mentre il 59 % dei votanti si è espresso a favore del quesito A che prevedeva di utilizzare il milione di euro che annualmente il Comune destina ai privati per espandere la scuola pubblica e potenziarne l’offerta. Il 41% degli elettori ha votato il quesito, B favorevole a mantenere il sistema integrato pubblico privato, fortemente voluto dal PCI nel 1994 e oggi sostenuto dal PD; esso costituì uno dei pilastri dell’alleanza dell’Ulivo e poi del connubio di ex democristiani ed ex comunisti, oggi confluiti in quel mostruoso aggregato che prende il nome di Partito Democratico.
Già prima del referendum il Sindaco Merola aveva dichiarato che qualunque fosse stato il risultato della consultazione non avrebbe influito sulle sue decisioni di mantenere il finanziamento alle private e si era impegnato nella campagna elettorale a favore del quesito B, a riprova di quanto ritenesse in realtà importante arginare l’azione del Comitato art 33 Costituzione e dei suoi sostenitori. Partendo da queste premesse il Comune metteva perciò in atto una strategia finalizzata alla disinformazione sistematica, al depistaggio degli elettori, alla non partecipazione.
Lo stalking elettorale.
Diffidando che la sua posizione a favore del quesito B sortisse una qualche efficacia sull’elettorato il Sindaco provvedeva a disperdere gli elettori, annullando la collocazione nei tradizionali seggi elettorali e creandone di nuovi: smembrando le usuali aggregazioni e costituendone di nuove: inviava un “pizzino” agli elettori nei quali indicava l’indirizzo del nuovo seggio e il numero, il tutto fatto in modo poco visibile e non immediatamente memorizzabile dall’elettore. Il risultato è stato che più del 50% degli elettori non sapeva quale fosse la sezione nella quale poter esprimere il voto e conosceva, nel migliore dei casi, solo l’indirizzo del plesso nel quale andare a votare.
Qui giunto doveva iniziare a peregrinare tra i diversi seggi, chiedendo al personale addetto se risultava negli elenchi degli elettori di quella sezione. Di questa situazione si rendevano presto conto gli osservatori ai seggi nominati dal Comitato promotore che, muniti di stradario o di telefono. cercavano di fornire informazioni con il risultato di essere accusati di propaganda elettorale dalla responsabile del procedimento. Offrivano perciò ai funzionari comunali privi di tutto copie dello stradario, a volte in cartaceo, a volte sul proprio tablet, ma questi ricevevano disposizioni dalla responsabile del procedimento di usare solo materiale fornito dal Comune (sic!) ovvero niente. Intanto le proteste dei cittadini che chiedevano informazioni su quale fosse la sede di voto crescevano e alcuni funzionari comunali erano costretti a consultare telefonicamente l’ufficio elettorale comunale.
Lo stato di disorganizzazione produceva una profonda frustrazione nei pur volenterosi impiegati comunali che si vedranno recapitare copia cartacce dello stradario solo tra le 17 e le 18. Depistati gli elettori, fiaccata la volontà di molti grazie al pellegrinaggio tra un seggio e l’altro nulla faceva il responsabile del procedimento verso alcuni gruppi di sostegno al quesito B che continuavano a volantinare fin nel pomeriggio di giorno 26.
Se dunque la partecipazione ha sfiorato il 28 % lo si deve alla grande determinazione di migliaia di cittadini che non si sono fatti scoraggiare, malgrado il clima generale di caduta della partecipazione al voto che ha caratterizzato tutta la tornata elettorale in tutto il paese, nonostante la natura consultiva del referendum e la dichiarata inefficacia di esso da parte del Sindaco. Il segnale che arriva dalle urne è tuttavia forte e chiaro e suona la campana a morto per la giunta di centro sinistra che governa il Comune: lo dicono 50.000 elettori
Gli appartenenti al Comitato Art. 33 hanno dimostrato la propria volontà, capacità organizzativa e di tenuta politica, ma devono ora affrontare il problema di come andare avanti.
Estendere e sviluppare la lotta.
Su 230 mila aventi diritto al voto hanno votato solo 86 mila, in un contesto nel quale la partecipazione elettorale diminuisce da tutte le parti. Come non pensare che questa situazione generale abbia inciso anche sull’elettorato bolognese e che malgrado la forte mobilitazione PD-Parrocchie, scesi in campo direttamente per stimolare il rispettivo elettorato, molti abbiano cercato rifugio nell’astensione, messi di fronte alla richiesta di intrattenere un rapporto incestuoso. Dovrebbe riflettere il sindaco e chiedersi se ha ancora la maggioranza. Ma questi sono problemi suoi e della sua giunta compromessa nella campagna elettorale a favore del B; dovrà riflettere SEL su quali rapporti intrattenere nella Giunta.
Tra i referendari si pensa a cosa fare e alcuni di loro propongono la politica dei cento…mille referendum. Straparlano e non sanno quel che dicono perché i sistemi di finanziamento delle private sono diversi da regione a regione e ciò è vero soprattutto con riguardo alla Lombardia, dove si usa il sistema del buono scuola, quindi bisognerebbe reimpostare ogni cosa. Insistendo con i referendum dimostrano inoltre di non aver compreso il carattere strumentale e strategico dell’iniziativa bolognese.
Era importante agire in questa città, fiore all’occhiello dell’inciucio tra ex, dire basta a questa politica, nel luogo dove la scuola pubblica è stata tradita per la prima volta così gravemente L’hanno fatto in soli 50.000 bene, non è tutto, ma è già abbastanza per far sapere che senza questi la “sinistra riformista” non vincerà, mai. E quindi i PD non hanno bisogno di guardare alla loro destra ma alla loro sinistra se vogliono avere un domani.
Detto questo sul piano della politica partitica ed elettoralistica noi abbiamo altri obiettivi: far crescere un movimento contro la legge Berlinguer. Si tratta della 62/2000, che è alla base del rapporto di sussidiarietà in campo scolastico e del sistema integrato pubblico privato. E’ questa che va abrogata, ricordando che da quella mala pianta deriva la possibilità di distruggere sempre di più la scuola pubblica, perché da essa discende la legittimità del sistema integrato pubblico-privato..
Perciò bisogna incalzare il Comune di Bologna e diffidarlo dal compiere scelte che non pongano come priorità l’istituzione di scuole pubbliche gestite in regime di monopolio amministrativo, direttamente e attraverso docenti e personale nominato e alle dipendenze dirette degli enti pubblici. Solo questa scelta è conforme alla Costituzione. Il Comune può e deve investire nella scuola pubblica e ciò deve essere fatto allargando la spesa grazie alla fine della procedura di infrazione, in quanto la scuola è un settore di investimento strategico per qualsiasi società, costituisce il nerbo centrale delle infrastrutture di una società.
Un rifiuto, persistere nel puntare sul sistema integrato pubblico privato è un comportamento che viola la Costituzione, una scelta che permetterebbe di impugnare davanti alla Corte Costituzionale e di combattere politicamente la legge Berlinguer 62 del 2000 che è il nostro vero obiettivo.
Giovanni Cimbalo
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