venerdì 28 settembre 2012

IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA A FIANCO DEI LAVORATORI PUBBLICI IN SCIOPERO


28 settembre 2012

IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA A FIANCO DEI LAVORATORI PUBBLICI IN SCIOPERO

Una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre 2012  non è solo finalizzata a difendere i diritti ma anzitutto a difendere lo “spazio pubblico”. Più lo spazio pubblico si indebolisce o riduce, meno sono i diritti le protezioni garantite a tutti. Il Decreto “spending review”, convertito in legge ad Agosto, è l’ultimo atto di una lunga serie  di interventi di natura finanziaria che, a cominciare dal precedente decreto “salva-Italia”, hanno operato su di un'unica direttrice di marcia: il restringimento dei diritti e degli spazi pubblici quali pre-condizioni per la completa liberalizzazione/privatizzazione delle attività con rilevanza pubblica.


Lo sciopero di venerdì è  lo sbocco di un lungo percorso di mobilitazione che la Cgil, la Flc Cgil e la Fp Cgil hanno messo in campo in opposizione alle scelte del Governo Monti sul lavoro pubblico.
Il pubblico impiego è sotto attacco oramai da molti anni, con il Governo Monti questo attacco è divenuto violento, sistematico e progressivo.
Difendere il sistema ed il lavoro pubblico significa innanzitutto difendere la qualità e la quantità dei servizi pubblici, come scuole, asili nido, sanità ed ospedali ed altro che rappresentano uno dei sostegni fondamentali per i lavoratori ed i pensionati; come affrontare, per esempio, interventi chirurgici del costo di migliaia di euro per chi vive con una pensione o uno stipendio di 1000 euro al mese? Se gli interventi del Governo Monti e della sua maggioranza peggioreranno i servizi pubblici ed il lavoro, i dipendenti pubblici rischiano di diventare il bersaglio immediato e diretto dei cittadini giustamente insoddisfatti “nullafacenti e privilegiati” così come il ministro  berlusconiano Brunetta ha  con una campagna diffamatoria sferrato il pt rimo attacco.
Pretendere giuste condizioni di lavoro per ed avere servizi buoni ed efficienti è la battaglia che il sindacato e i lavoratori che oggi scioperano stanno  conducendo.
Certamente ci rendiamo conto che il referendum non è lo strumento più consono ed efficace nella regolamentazione delle relazioni, dei rapporti sociali, e sindacali, ma ci auguriamo che la CGIL tutta porti in piazza anche le ragioni del Referendum sul ripristino dell’art 18 e la cancellazione dell’art 8 della manovra finanziaria del Governo  Berlusconi, che diventa oggi lo spartiacque tra chi vuole dare rappresentanza politica al mondo del lavoro e chi sta portando il lavoro alla pari di una qualsiasi merce. 
Rifondazione Comunista aderisce allo sciopero generale del 28 settembre perché  sostiene  l’intenzione della CGIL rilanciare un’idea di riorganizzazione e valorizzazione del lavoro pubblico in risposta agli effetti devastanti della crisi in atto: rimettere al centro i cittadini, i giovani, i pensionati, i precari e i disoccupati, i loro bisogni, la loro maggiore richiesta di tutela e protezione sociale è la grande sfida che lo sciopero si incarica di lanciare al Governo.

CACCIARE MONTI SUBITO PER DIFENDERE IL LAVORO, PER DIFENDERE LO STATO SOCIALE



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