sabato 29 settembre 2012

Sul "decreto semplificazioni bis"

Mentre il Governo Monti si appresta a varare il decreto semplificazioni bis, a parte le forti prese di posizione dei sindacati confederali alle modifiche alla salute e sicurezza sul lavoro, a livello politico vige il silenzio più assoluto: nessuno di loro ha finora espresso, non dico critiche, ma nemmeno opinioni sul testo provvisorio del Decreto.
Questo bozza del decreto semplificazioni bis, contiene, una riduzione della formazione e della sorveglianza sanitaria per i lavori "brevi" (meno di 50 giorni) , l'eliminazione dell'obbligo di elaborare i dati aggregati sanitari di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria, l'eliminazione del DUVRI e del coordinamento per lavori brevi, l'eliminazione del Documento di Valutazione dei rischi (DVR) per le piccole aziende (fino a 50 addetti) e per quelle a basso rischio, lo snaturamento del piano operativo di sicurezza e coordinamento per cantieri, l'eliminazione degli obblighi relativi ai cantieri per "piccoli" scavi, l'eliminazione dell'obbligo di comunicazione degli infortuni alle autorità di pubblica sicurezza, l'eliminazione delle competenze delle autorità di pubblica sicurezza e della Procura della Repubblica in caso di infortuni, l'eliminazione da parte dell'Organo di Vigilanza di richiedere prescrizioni per nuovi luoghi di lavoro o di ristrutturazione di quelli esistenti, la Deresponsabilizzazione dell'obbligo di notifica.
Con lo slogan del Governo di meno burocrazia per le aziende, si cancellano importanti norme per la salute e sicurezza sul lavoro, e tutto ciò è inaccettabile!
Per bloccare questo ennesimo e vergognoso attacca al TU Sicurezza sul lavoro (Dlgs 81/08), c'è bisogno dell'impegno di tutti, ecco perchè oltre a sindacati (che ringrazio per il loro intervento), ai partiti politici (che per ora tacciono), tutti sono chiamati a dire la loro su questo decreto semplificazioni bis, a cominciare dalle Regioni, alle Asl, ai medici competenti, ai tecnici della prevenzione, alle associazioni, al mondo dell'informazione, ecc.


Inoltre, chiedo a tutti, di fare sentire la propria voce, aderendo ad una petizione sacrosanta, inviando il proprio nominativo, azienda, qualifica e città a: bazzoni_m@tin.it

Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze

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