mercoledì 30 gennaio 2013

Indagine conoscitiva trasporto ferroviario. Sgherri:” emergono problematiche rilevanti. Il trasporto regionale è la vera “grande opera” a cui dare priorità.”


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

Indagine conoscitiva trasporto ferroviario. Sgherri:” emergono  problematiche rilevanti. Il trasporto regionale è la vera “grande opera” a cui dare priorità.”

Firenze 30 gennaio. Il trasporto ferroviario regionale vanta una rete ferroviaria regionale estesa – la terza in Italia per estensione - . Esso si attesta – come standard di qualità raggiunti, secondo il rapporto Pendolaria 2011, sopra la media nazionale ma ciò non corrisponde al grado di soddisfazione  degli utenti. Vi sono problematiche strutturali quali il fatto che la metà della rete è a binario unico, un terzo non è elettrificata - , e la progressiva riduzione dei trasferimenti statali e l’incertezza – che tutt’oggi permane – sul quando e quanti verranno erogati, rappresenta il problema principale.
Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale in merito al dibattito oggi in aula sulla relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva sul trasporto pubblico ferroviario su ferro. Un lavoro – afferma Sgherri – ricco e approfondito da parte della Commissione.
Il nodo risorse – prosegue Sgherri – comporta che gli utenti avvertano una riduzione di fatto del servizio più che una razionalizzazione (basti pensare alle riduzioni su linee come la montagna pistoiese o i progetti di riduzione delle fermate per velocizzare le corse).
E questo proprio nel momento in cui la necessità di potenziare e modernizzare la mobilità collettiva è sempre più impellente e richiesta dai cittadini; e mentre sull’altro  versante – quello del trasporto su gomma – la riduzione del kilometraggio servito rischia di tradursi in una riduzione del numero di corse e il taglio di altre su linee magari poco frequentate ma essenziali per raggiungere luoghi decentrati è in atto.
L’integrazione ferro gomma, obbiettivo del programma di legislatura, sembra allontanarsi fortemente: nella relazione si parla addirittura dell’orientamento verso uno spacchettamento, cioè l’affidamento dopo il 2014 del tpl ferroviario a più soggetti: mentre per il ferro vi è un “regime di monopolio naturale” dovuto all’unicità della rete ferroviaria; tale situazione non è per la gomma, dove invece si procede – nonostante tutti i problemi – ad una gara a bacino unico.
Una scelta che quindi va nella direzione opposta a quella dell’integrazione ferro gomma, integrazione che noi continuiamo ad auspicare. Altri nodi affrontati dalla relazione riguardano le problematiche relative ai disservizi: emerge un non sufficiente grado di attribuzione di responsabilità al gestore, una palese difficoltà ad ottenere rimborsi da parte degli utenti, nonché una sostanziale preferenza di Trenitalia a pagare le penali piuttosto che riparare ai disservizi stessi. Fra i tanti esempi che si possono fare significativo è quanto sottolineato dal difensore civico regionale sulla impossibilità di fatto di ottenere i rimborsi da parte degli utenti in quanto, secondo la Carta dei Servizi, il costo minimo del biglietto per cui si può chiedere il rimborso è maggiore della stragrande maggioranza dei costi dei biglietti sulle tratte regionali. Su tutto questo la relazione ben evidenzia le problematiche e dà anche suggerimenti, a monte ritengo vi debba essere una forte relazione fra tutti i soggetti coinvolti nella questione, relazione e rapporto che oggi invece latita.
Infine, ma non certo per importanza, sul materiale rotabile è segnalata che la regione ha ottenuto un buon numero di treni e carrozze nuove, il punto è velocizzare la loro consegna, specialmente sulle tratte di maggiore problematicità, si pensi ad esempio alla Faentina: la maggioranza dei ritardi è causata dalla vetustà dei locomotori e carrozze, il loro ricambio è essenziale e inaccettabile quindi i ritardi nella consegna. Al fondo – per concludere –  il trasporto collettivo regionale è la vera grande opera essenziale e su cui concentrare le risorse, piuttosto che spendere miliardi di euro sull’alta velocità e sul sotto attraversamento di Firenze.

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