ASSOCIAZIONE DEI LETTORI DELLA BIBLIOTECA
NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
COMUNICATO STAMPA
L’Associazione dei Lettori della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, manifesta il proprio sconcerto riguardo al rincorrersi di notizie contrastanti concernenti il destino del catalogo collettivo nazionale, ovvero di quel catalogo on-line (opac.sbn.it) che mette in rete un numero consistente di biblioteche italiane, fornendo un servizio prezioso cittadine e cittadini e alle/agli utenti di tutto il mondo, assicurando l’accessibilità di una parte rilevante del patrimonio librario.
Il 7 maggio il personale dell’ICCU (Istituto Centrale Catalogo Unico) emetteva un documento col quale rendeva noto che L’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane “non dispone(va) più dei finanziamenti necessari alla gestione del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).”
Tale denuncia era seguita, nel corso della stessa giornata, da un comunicato stampa del MIBAC che, pur confermando la gravità di un quadro generale di ridimensionamento della spesa, smentiva l’esistenza di un rischio di interruzione del Servizio Bibliotecario Nazionale.
L’Associazione dei Lettori della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
DENUNCIA L’OPACITA’ DELLA COMUNICAZIONE
in ordine a servizi e istituti di interesse generale e sottolinea come non sia accettabile che alla cittadinanza non venga fornita un’informazione trasparente e accurata in relazione a servizi strategici che andrebbero migliorati e potenziati in vista di una maggiore efficienza del sistema bibliotecario.
Assolettori inoltre,
DENUNCIA L’IRRAZIONALITA’ DI SPESE NON DESTINATE AL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI
In un contesto di tagli alla cultura riteniamo che non siano accettabili operazioni di immagine quali l’apertura della Biblioteca Nazionale di Firenze il primo maggio, che è costata all’erario circa 15.000 euro. Registriamo che questo esborso di denaro pubblico è stato necessario per pagare gli 81 membri del personale in servizio, a fronte di un'affluenza di utenti irrisoria. Tutto questo avrebbe forse senso in tempi in cui l’ ordinaria amministrazione è garantita, di certo è insensata mentre i servizi di distribuzione dei libri subiscono una costante contrazione e l’orario di apertura della sala periodici è stato drasticamente ridotto anche perchè una gran parte del patrimonio dei periodici non è più accessibile. Forse i dipendenti hanno avuto un’opportunità di integrare il loro salario una tantum: ci piacerebbe che questa integrazione fosse stabile e legata a un miglioramento dei servizi e delle condizioni di lavoro.
L’Associazione dei lettori BNCF richiama l’attenzione sulla difficile situazione della Biblioteca per quanto riguarda i magazzini in cui vengono depositati i libri. La biblioteca ha quasi esaurito ogni spazio disponibile e si prevede che da qui a un mese non vi sarà più un solo metro quadro di magazzino di cui usufruire per collocare i libri. Tutto questo in assenza di un piano che affronti questa situazione e mentre migliaia e migliaia di volumi giacciono da anni nei magazzini in attesa di catalogazione, visto il numero esiguo dei catalogatori superstiti.
SOLLECITIAMO
la direzione della Bilblioteca a fornire una relazione sulle condizioni della catalogazione, sul numero di dipendenti addetti a mansioni amministrative, sulla tempistica con cui saranno accessibili nuovi magazzini sia per i libri che per i quotidiani pubblicati tra il 1864 e il 1984 che si trovano al Forte Belvedere, oggi preclusi allo studio per inadeguatezza delle norme di sicurezza.
CHIEDIAMO
Che si ponga fine a una gestione emergenziale della Biblioteca Nazionale di Firenze e si metta mano a un piano che ne delinei il futuro con impegni precisi e scadenz e si metta mano a una razionalizzazione dell’intero sistema delle biblioteche statali.
La recente vicenda delle sale di Palazzo Pitti affittate a un magnate indiano per il matrimonio della figlia, segue di qualche mese l’organizzazione –a cura dell’associazione I love disco - di una festa in locali della Biblioteca Nazionale. La questione è quali siano la vocazione e la funzione di un’istituzione che dovrebbe essere considerata di valore strategico nella crescita culturale e dunque centrale per il suo valore civile. Le difficoltà finanziare non devono condurre ad un uso sconsiderato del nosro patrimonio artistico e culturale, e a tale fine ogni collaborazione con soggetti privati va vincolata ad un miglioramento strutturale dei servizi pubblici.
CONTATTI: Natalia Piombino cell. 340 2730077 Maria Pia Paoli 3356627722 Carlo Spagnolo 3403433768
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