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PELARE, TAGLIARE, CUOCERE. E BALLARE
Raccogliere il cibo scartato di un mercato prima che diventi rifiuto, invitare il quartiere in uno spazio pubblico a cucinare, mangiare insieme bruschette gustose e zuppa di verdure, e ballare. Le Disco Soupe ad Amsterdam e Londra sono un successo. Contro lo spreco di cibo non bisogna aspettare leggi e politici L'ARTICOLO COMPLETO E DUE VIDEO
COMUNE? E' LA SOCIETA' IN MOVIMENTO
“Comune” non è solo l’insieme dei beni materiali da condividere ma la costruzione di relazioni sociali, la circolazione di saperi, il superamento delle divisioni che le politiche istituzionali e il lavoro creano. Comune è prima di tutto produzione di nuove forme di lotta, di senso, di cambiamento sociale. Le occupazioni che si sono verificate negli ultimi anni in tutto il mondo, le banche del tempo, le libere università, le fabbriche autogestite, gli orti comunitari dimostrano che la produzione del comune è efficace quando non è fine a se stessa. “Ad esempio – spiega Silvia Federici, femminista e marxista, docente di Filosofia politica alla Hofstra University di New York – quando gli orti urbani si collegano alle scuole e diventano luoghi di apprendimento e socialità, luoghi in cui le nuove generazioni imparano che il cibo non è prodotto nei supermercati; quando la creazione di asili nido libera non solo tempo per il lavoro ma libera tempo per la lotta; quando le fabbriche autogestite sono inserite in una realtà sociale che garantisce la distribuzione di ciò che producono e aiuta a decidere cosa produrre. È necessario quindi collegare gli orti, le ‘libere università’ o le strutture mediche comunitarie che si costruiscono nei quartieri, alle lotte nelle scuole, negli ospedali, nelle fabbriche”. Oggi disponiamo di una vasta rete di esperienze che ci permettono di valutare queste varie forme di costruzione del comune: “Penso al grande sforzo che le comunità zapatiste stanno portando avanti per costruire una società libera dai rapporti di mercato – aggiunge Silvia – E penso anche alla rivoluzione nelle forme della riproduzione sociale che sta andando avanti nelle periferie urbane dell’America latina, che porta Raul Zibechi a parlare di società in movimento“. L'ARTICOLO COMPLETO
PANE E OLIO. MARIA E LA SUA SCUOLA
Segnaliamo volentieri la possibilità di votare come “personaggio ambiente 2013″, premio promosso da alcune redazioni e siti che si occupano di ambiente, Maria De Biase. Lo facciamo per un paio di buone ragioni, la più importante è che per Maria e la sua scuola l'apprendimento passa per gli orti, la permacultura, i laboratori di autoproduzione. Il pane e olio delle merenda a scuola sta diventando il simbolo di un modo diverso di pensare e vivere la scuola, il territorio, il rapporto con il cibo e con la terra. Naturalmente, proporre pane, olio, verdure del prorio orto nelle merende e alla mensa è illegale. Maria e la sua scuola dimostrano che per cambiare non occorre delegare qualcuno e attendere: il cambiamento si fa ogni giorno L'ARTICOLO COMPLETO
I RAGAZZI DI PESCOMAGGIORE
In uno dei paesi abruzzesi devastati dal terremoto del 2009 non hanno solo avviato una straordinaria ricostruzione ecologica a costi popolari. Prima di tutto, hanno seminato per ricomporre relazioni sociali diverse. Abitare è molto di più di un ripristino edilizio
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BUONA CRISI
Le festività fanno emergere alcuni degli aspetti migliori di ciò che significa essere umani: ci si riunisce per condividere cibo e doni in uno spirito comunitario che temporaneamente rompe con l’alienazione della vita di ogni giorno. Al tempo stesso, le festività gettano luce su alcuni degli elementi peggiori del consumismo, mentre milioni di persone sudano per far quadrare i conti. Tuttavia, incorporato nelle contraddizioni del capitalismo, c’è il potenziale latente della sua estinzione, esiste già qualcosa di migliore. In greco antico, krisis si riferiva a un momento di separazione, un punto di svolta. Il termine implica conflitto, di certo le nostre azioni di oggi costruiscono già il mondo di domani. Per questo, l’aiuto reciproco e il comunismo di ogni giorno che emergono tra le persone comuni nei periodi di crisi sono motivo di speranza. Le cucine collettive (foto) che distribuiscono cibo agli affamati in Grecia, le cliniche autogestite che offerono assistenza medica gratuita e i centri sociali che distribuiscono abiti dimostrano che nella società capitalista esistono già relazioni diverse, di altruismo e condivisione L'ARTICOLO COMPLETO
PALAZZINARI ARCHEOLOGI
Dopo il sequestro di uno dei cantieri più importanti di Roma, 26 ettari all’interno del Parco dell’Appia Antica, si torna a parlare dell’I-60, un progetto da 400 mila metri cubi su un’area ricca di rinvenimenti archeologici e di altissimo valore naturalistico. Stefano Salvi, coordinamento “Stop I-60”: “Ancora oggi i grandi gruppi immobiliari godono di trattamenti di favore rispetto all’interesse pubblico” L'ARTICOLO COMPLETO
LE CIFRE DELL'AUSTERITY
ll 46% del patrimonio mondiale si trova nelle mani dell’1% dei nuclei familiari.
Il numero dei milionari in dollari non è mai stato così alto: 14 milioni negli Usa; 10 milioni in Ue; 6,5 milioni in Asia e nel Pacifico.
Il 35% della ricchezza russa è detenuta da 110 persone.
In Europa, intanto, vi sono cinque paesi nei quali la disoccupazione dei giovani supera il 50%.
Una parte sempre più grande della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.
Il tasso di suicidi in Grecia è aumentato del 40% nel primo semestre 2011.
In Europa, il numero di persone che dipendono dalle distribuzioni alimentari è aumentato del 75% tra il 2009 e il 2012.
Questi alcuni risultati sconcertanti di due studi internazionali di cui si parla qui: L'ARTICOLO COMPLETO
PRÓXIMA ESTACIÓN: ESPERANZA
A Rio, São Paulo, Bahia e in molte città del Brasile hanno cominciato bloccando il trasporto delle merci e delle persone e hanno finito per innescare le più grandi manifestazioni di questi anni, quelle del giugno scorso. A Città del Messico si oppongono all’aumento stratosferico del biglietto della metro rivendicando il salto pubblico e visibile dei tornelli meccanici che servono a timbrare i biglietti. Due importanti movimenti metropolitani dell’América latina del nuovo millennio mostrano diverse e significative vie all’affermazione del diritto alla città L'ARTICOLO COMPLETO
UN PO' PIÙ LIBERI DAL SOFTWARE PROPRIETARIO
Uruguay: approvata la legge sul software libero, sarà in vigore entro l'estate. Secondo le reti del free software "questa legge è un piccolo passo verso l’obiettivo dell’uso sociale della conoscenza e dell’appropriazione da parte dei lavoratori informatici dello Stato, e di conseguenza di tutta la comunità ... " L'ARTICOLO COMPLETO
CIBUS IN FAVOLA
I bambini hanno ancora bisogno delle favole e gli adulti di raccontarle, anche se il mondo è cambiato in fretta e Cappuccetto rosso vagabonda nel bosco con le cuffie nelle orecchie e il paniere pieno merendine confezionate che non profumano; Pollicino non ha paura di perdersi perché verrebbe localizzato tramite il suo cellulare; la volpe non disprezza l’uva perché deve darsi troppa pena per trovare un bel campo coltivato naturalmente. Il cibo (buono e sano) resta un protagonista delle favole. E per fortuna, in questi giorni di festa, si sono ancora viste mani che impastavano e bimbi gironzolare per la cucina piena di colori e di teglie da infornare. Nulla è perso se ancora qualcuno fa insieme i biscotti, se qualcuno ancora li mangia. Il cambiamento si nutre di giochi, favole, cibo buono e dita sporche di farina L'ARTICOLO COMPLETO
UNA SCUOLA PIÙ BREVE, CIOÈ PIÙ SELETTIVA
I mercanti hanno fatto due conti e hanno deciso: invece di trasformare l'apprendimento e moltiplicare la scuola meglio ridurre il liceo a quattro anni, conviene (a loro). Un bel modo per eliminare preventivamente chi non riesce o non può stare al passo. Sono stati piuttosto chiari: vogliono valorizzare l’"eccellenza”. Insomma, “eccellenza” uguale “selezione”, “umiliazione” e “esclusione. Scrive don Lorenzo Milani: "La scuola ha un problema solo. I ragazzi che perde ... Non c'è nulla che sia ingiusto quanto far le parti eguali fra disuguali" L'ARTICOLO COMPLETO
UNA CASSA POCO COMUNE
A dieci anni dalla sua “trasformazione da pubblica amministrazione in operatore imprenditoriale a pieno titolo dei mercati finanziari” (la definizione è della Corte dei Conti, febbraio 2010), Cassa Depositi e Prestiti prosegue imperterrita lo shopping nell’industria nazionale e il ruolo di partner ideale degli enti locali per accompagnarli alla dismissione del patrimonio pubblico e alla privatizzazione dei servizi pubblici locali L'ARTICOLO COMPLETO