venerdì 13 dicembre 2013

Due anni dalla strage fascista di Piazza Dalmazia



Sono passati due anni dall’uccisione di due lavoratori senegalesi e dal ferimento di altri tre, uno dei quali è rimasto paralizzato, per mano del fascista Casseri, militante di Casapound.
Una forza politica che si presenta con un programma sociale, in realtà per trasmettere le sue idee fasciste e razziste, i suoi squadristi inneggiando a Mussolini aggrediscono e picchiano gli stranieri, gli antifascisti e i comunisti. Di recente ha sancito un’alleanza politica e di programma con la greca Alba dorata, altra organizzazione criminale che il 17 settembre ha ucciso il rapper antifascista Pavlos Fissas.
È di sabato 17 novembre l’ultima aggressione contro tre militanti che passavano in piazza Repubblica a Firenze, che hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere, naturalmente dopo essere stati portati in Questura mentre nulla è successo agli aggressori. Non è una novità. I fascisti sono lo strumento del capitale e quindi liberi di agire impunemente come cani da guardia dei padroni e dei governi. Lo hanno fatto contro le rivolte nelle fabbriche dopo la prima guerra mondiale, negli anni dopo la Liberazione per i governi democristiani di turno, tant’è che nel 1960 il governo Tambroni - che aveva ottenuto la fiducia con i voti determinanti del MSI e della Confindustria - arrivò a sfidare le tradizioni operaie e antifasciste autorizzando il MSI a tenere il suo congresso nazionale a Genova.
Lo fanno quando si inasprisce lo scontro sociale.Quando il 12 dicembre 1969 in piazza Fontana a Milano, esplose una bomba nella Banca nazionale dell'agricoltura si era in pieno "autunno caldo", con i contratti collettivi delle grandi categorie di operai, in primo luogo i metalmeccanici, ancora aperti. È stato l’inizio della strategia della tensione che fino al 23 dicembre 1984 (piazza della Loggia, Italicus, stazione di Bologna ecc.) ha sommato otto stragi fasciste con 149 morti e 688 feriti. Ma nessuno paga per quelle vittime innocenti, anzi, chi avrebbe dovuto farlo, ha potuto godere gli effetti delle proprie strategie.
Le criminali attività dei gruppi fascisti di oggi proseguono la linea nera che da sempre collega Stato, fascisti, servizi segreti, forze armate, Basi Usa e Nato, mafia e massoneria, strutture più o meno occulte come “Gladio” di Cossiga e Gelli, tutti con l’unico scopo di difendere il potere borghese,schiacciare la classe proletaria e il movimento popolare ad ogni tentativo di alzare la testa per la propria emancipazione e liberazione ed impedire l’affermazione dei comunisti, sempre duramente contrastata dagli Usa.
La situazione che abbiamo di fronte vede una pesante offensiva di un governo reazionario – che fa affari (militari, di “pubblica sicurezza” ecc.) con i sionisti israeliani – e riversa sulle spalle del proletariato e delle masse popolari tutte le conseguenze, anche a costo di smantellare le stesse libertà democratico-borghesi persino sui luoghi di lavoro.
Teniamo viva la memoria storica sulla Lotta partigiana e la Resistenza con l'antifascismo che non può essere ridotto ai pur necessari momenti di commemorazione, ma deve diventare pratica quotidiana per respingere i tentativi di imposizione di un regime autoritario che si manifesta anche con la rilettura della storia, la revisione della Costituzione, l’introduzione del Presidenzialismo e per togliere ai fascisti ogni spazio di agibilità nelle strade, nelle piazze, sul lavoro. Le loro sedi, veri e propri covi di attività reazionaria vanno chiuse.

Comitato comunista “Fosco Dinucci”, Firenze
Comitato comunista.it

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