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26/03/2012
Bilancio, PdL: “61 milioni di entrate tra multe e notifiche”
Roselli e Cellai: “Renzi non rinuncia al ‘multificio’ rimangiandosi slogan e promesse”
“Le parole e gli slogan pronunciate dal Sindaco ancora una volta vengono smentite dai numeri e dai fatti: questa volte tocca alle multe che continuano a rappresentare una delle voci maggiori di entrata per il bilancio comunale”. Questo quanto dichiarato dai consiglieri del PdL Emanuele Roselli e Jacopo Cellai.
“Sono ben 61 milioni di euro le entrate previste da multe e notifiche legate alle sanzioni ed è evidente che quando Renzi parlava di smetterla con il multificio stava solo cercando facili consensi. Del resto sotto il suo mandato, Firenze ha raggiunto il triste primato della città con il più alto rapporto di multe in relazione ai mezzi e agli abitanti presenti sul territorio. Sia ben chiaro, è giusto che chi viola il codice della strada venga sanzionato, ma come si può basare l'equilibrio di bilancio su voci così variabili? Cosa succederebbe se gli automobilisti che transitano nel Comune rispettassero - e ce lo auguriamo - le normative e i limiti di velocità? Una cosa è certa: una cosa sono gli annunci e le promesse populiste del sindaco, ben altro la realtà dei fatti e l'incidenza dei numeri. Renzi rappresenta certo la discontinuità sul tema multe rispetto a Domenici, ma in peggio” hanno concluso Roselli e Cellai.
“Sono ben 61 milioni di euro le entrate previste da multe e notifiche legate alle sanzioni ed è evidente che quando Renzi parlava di smetterla con il multificio stava solo cercando facili consensi. Del resto sotto il suo mandato, Firenze ha raggiunto il triste primato della città con il più alto rapporto di multe in relazione ai mezzi e agli abitanti presenti sul territorio. Sia ben chiaro, è giusto che chi viola il codice della strada venga sanzionato, ma come si può basare l'equilibrio di bilancio su voci così variabili? Cosa succederebbe se gli automobilisti che transitano nel Comune rispettassero - e ce lo auguriamo - le normative e i limiti di velocità? Una cosa è certa: una cosa sono gli annunci e le promesse populiste del sindaco, ben altro la realtà dei fatti e l'incidenza dei numeri. Renzi rappresenta certo la discontinuità sul tema multe rispetto a Domenici, ma in peggio” hanno concluso Roselli e Cellai.
(fdr)
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