martedì 4 settembre 2012

Sicurezza sul lavoro - Resoconto dell'incontro di Massa


RESOCONTO DELL’INCONTRO SULLA TUTELA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: MARINA DI MASSA 5 AGOSTO 2012

Il 5 agosto si è tenuto, nell’ ambito della Festa della Riscossa Popolare di Marina di Massa, la presentazione del libro “Morti bianche” della scrittrice Samanta di Persio, con successivo dibattito aperto al pubblico.

A margine della presentazione/dibattito del libro, si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato a vario titolo persone (singoli o appartenenti ad associazioni culturali e sindacali) che lottano per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Tale incontro è stata la logica prosecuzione di quello tenutosi a Pisa il 7 luglio sullo stesso argomento e ha avuto lo scopo di verificare la fattibilità della costituzione di una rete reale e virtuale di appoggio e sostegno a lavoratori e cittadini in lotta per la tutela della propria salute e sicurezza, contro ogni attacco a tali diritti derivanti da aziende pubbliche e private.
Nel seguito il resoconto di tale incontro. 

SITUAZIONE ATTUALE
I dati infortunistici reali (quelli per intenderci riportati dall’Osservatorio indipendente di Bologna sulle morti sul lavoro coordinato da Carlo Soricelli) smentiscono i dati ufficiali INAIL e mostrano una tendenza all’ aumento del fenomeno infortunistico, nonostante la contrazione dell’occupazione.
Nello stesso modo sono in aumento le malattie professionali (e questo lo confermano anche fonti ufficiali, quali la Banca dati statistica INAIL).
Ciò dimostra che la politica seguita finora dai vari governi, nonostante il varo del Testo Unico nel 2008, non stia portando nessun risultato.
Al contrario le recenti decisioni del governo Monti (appoggiato dalla maggioranza dei partiti) che prevedono una drastica riduzione dei diritti dei lavoratori, l’aumento indiscriminato della flessibilità del mercato del lavoro e una parallela drastica riduzione delle spese per la tutela dello stato sociale, rischiano di accrescere ulteriormente il fenomeno infortunistico, delle malattie professionali e le loro conseguenze.
A fronte di questa guerra continua (che conta 4 morti “ufficiali” al giorno solo per infortuni) e dei continui attacchi delle classi dominanti e dei partiti di governo, la lotta di chi combatte per tutelare i lavoratori viene svolta con enorme difficoltà.
In questo ambito gioca un ruolo estremamente negativo da un lato la sudditanza di molte organizzazioni politiche e sindacali agli interessi del padronato e del governo Monti e da un altro la divisione o la mancanza di contatti tra altre organizzazioni o associazioni che invece combattono onestamente per la tutela dei lavoratori.
In tal modo, in ogni vertenza che riguarda la tutela dei lavoratori, i rapporti di forza sono sbilanciati tantissimo a favore della classe imprenditoriale e quasi sempre i Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori o gruppi di singoli lavoratori, partono sconfitti in partenza.
A questo si aggiunge il ruolo della maggior parte dei “media”, che tacciono della guerra del lavoro o se ne occupano solo in casi di rilevanza mediatica. Ciò, insieme alla riduzione al minimo indispensabile della formazione che i datori di lavoro erogano ai propri dipendenti, è la causa della mancanza a livello nazionale di una corretta diffusione della cultura della salute e della sicurezza e della consapevolezza per quasi tutti i lavoratori delle conoscenze “di base” su quali sono i propri diritti a tale proposito.
A seguito di tutto quanto sopra, i presenti all’incontro hanno proposto alcune iniziative nel breve-medio termine, per aumentare la quantità e l’efficacia del lavoro che già molti organizzazioni e associazioni stanno facendo da tempo nell’ottica della creazione nel medio-lungo termine di una rete nazionale per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Per ora tali iniziative, per motivi di ordine logistico e per testare la loro fattibilità, avranno come baricentro geografico la Toscana settentrionale, ma di esse verranno informati tutte le realtà nazionali, anche in vista dell’allargamento il più possibile del coordinamento.

UNITA’ DELLE FORZE
Attualmente molte organizzazioni, associazioni, singoli cittadini, lottano per la tutela della salute e della sicurezza. Pur dando per scontato che ognuno di questi soggetti debba mantenere la propria autonomia, si ritiene necessario creare un coordinamento unitario tra i soggetti stessi, basato su obiettivi pragmatici, con l’obiettivo comune di salvaguardare la sicurezza e la salute di lavoratori e cittadini e in considerazione che solo con l’unità delle forze in campo si possono riequilibrare i rapporti di forza, attualmente a vantaggio di chi è contro i lavoratori.
A tale proposito i presenti condividono la scelta di organizzare, per la prima quindicina di ottobre, un convegno in Toscana (Pisa o Firenze) al quale invitare associazioni ed organizzazioni quali (a titolo di esempio e a livello indicativo, ma non esaustivo):
Associazione Ruggero Toffolutti - Piombino;
Assemblea 29 Giugno - Viareggio;
Osservatorio Indipendente di Bologna sui morti sul lavoro;
Medicina Democratica Toscana;
Giuristi Democratici Toscana;
organizzazioni sindacali impegnate nella lotta per la salute e la sicurezza;
giornali e riviste on line e reali;
La preparazione al convegno (definizione del programma degli interventi e delle tavole rotonde, della localizzazione, invio degli inviti, ecc.) dovrà iniziare ai primi di settembre.

DIFFUSIONE DI CULTURA E CONSAPEVOLEZZA
I presenti condividono la necessità di aumentare la diffusione ai lavoratori della cultura della salute e della sicurezza e della consapevolezza dei propri diritti in tale senso.
Tale azione può essere già svolta nell’ immediato futuro tramite rete, mediante la diffusione di documenti, slides, articoli già esistenti e che contengono le informazioni di “base” sui diritti alla tutela di salute e sicurezza e su quali sono (in teoria) le figure di riferimento per l’ottenimento di tali diritti.
Nel medio termine si può organizzare la traduzione del materiale nelle lingue dei lavoratori stranieri (inglese, francese, arabo, rumeno, ecc.), in considerazioni che, proprio per difficoltà linguistiche, questi sono i meno informati, e organizzare corsi di formazione per la diffusione e la spiegazione in dettaglio del materiale didattico
Si possono poi utilizzare eventi artistici e musicali (come già fatto nel passato) per un’ulteriore diffusione di informazioni e consapevolezza, anche tramite strumenti multimediali specifici (video, manifesti, volantini, compilation musicali, ecc.)

CREAZIONE DELLO “SPORTELLO DEI LAVORATORI”
Tenendo conto dell’enorme difficoltà che molti lavoratori o loro Rappresentanti hanno nell’ affrontare vertenze su salute e sicurezza con datori di lavoro pubblici e privati, i partecipanti concordano che obiettivo a medio-lungo termine deve essere quello di creare per ogni regione/provincia, cominciando per motivi di carattere logistico dall’ Italia centrale, uno “sportello dei lavoratori” per un supporto tecnico/organizzativo in tal vertenze. Ogni sportello dovrebbe essere costituito da almeno un medico del lavoro, un giurista, un tecnico della sicurezza (ispettore pubblico, consulente privato).
Un tale tipo di struttura è già operativo, anche se in maniera poco organizzato e non ufficiale, e ha già supportato lavoratori e RLS in alcune recenti vertenze.
E’ necessario analizzare le esperienze già maturate per metterne in evidenza gli aspetti positivi e negativi che le hanno caratterizzate e per migliorarne l’efficacia, integrandole a livello di organizzazione e di partecipazione dei soggetti sopra richiamati.

I partecipanti: Arezzo Alessandra, Banti Davide, Di Persio Samanta, Gambone Fabio, Giusti Federico, Petrelli Claudio, Pileggi Leopoldo, Spezia Marco.
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