”Adesione
della Provincia di Firenze alla strategia “Rifiuti Zero”.
Mozione
dei consiglieri Calò e Verdi (gruppo Rifondazione Comunista)
VISTO il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006,
Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti
inquinati” ed in particolare l’art. 179 che dispone che le pubbliche
amministrazioni debbano perseguire in via prioritaria iniziative dirette a
favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della nocività dei
rifiuti;
VISTO il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006,
Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti
inquinati” ed in particolare l’art. 180 che, al fine di promuovere in via
prioritaria la prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti dispone che
le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:
· la promozione di strumenti economici,
eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita
dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso
di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai
fini della corretta valutazione dell’impatto di uno specifico prodotto
sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto;
· la previsione di clausole di gare
d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di
prevenzione della produzione di rifiuti;
· la promozione di accordi e contratti di
programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti
migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della
pericolosità dei rifiuti;
VISTO
la legge
regionale del 2007 che prevede il raggiungimento entro il 2012 del 15% di
riduzione della produzione dei rifiuti rispetto al 2004 e del raggiungimento
del 65% di raccolta differenziata;
VISTA la necessità di salvaguardare gli
interessi pubblici connessi all’ambiente attraverso una riduzione delle
quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed
un incremento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati
VISTI gli obiettivi della Legge Finanziaria
2007 che al comma 1108 fissa al 60%, la percentuale minima di raccolta
differenziata da assicurare entro il 31 dicembre 2011;
VISTI gli obiettivi della Legge Finanziaria
2007 che al comma 1109 fissa per gli anni successivi al 2011, la percentuale
minima di raccolta differenziata da assicurare sarà stabilita con decreto del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano, in vista di una progressiva riduzione della quantità
di rifiuti inviati in discarica e nella prospettiva di rendere concretamente
realizzabile l'obiettivo "Rifiuti
zero".;
CONSIDERATE le attuali alte “rese” percentuali di
raccolta differenziata nelle frazioni dei Comuni dove è in corso di svolgimento
il sistema di raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati in modalità “porta a
porta”;
CONSIDERATO che a livello internazionale e
nazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero”,
attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti
operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti, l'incenerimento e lo
smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di
generalizzata estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità
estesa dei produttori” con la quale coinvolgere fattivamente il “mondo
produttivo” nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in grado di
“incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;
RICHIAMATO
in particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine
in varie parti del mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa
Cruz, Berkley) l’Australia (Camberra e la regione sud occidentale del Paese),
la Nuova Zelanda, il Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città di
Buenos Aires, alcune città del Regno Unito, l'Italia con decine di Comuni, ed
anche la Toscana con Capannori, Greve in Chianti e Figline Valdarno;
CONSIDERATO
che un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro
prevenzione, al riuso, al massimo recupero di beni e materiali si pone in linea
anche con gli obiettivi di generalizzare la diminuzione dei “gas serra”, resa
sempre più necessaria e stringente da “accordi internazionali” che puntano ed
obbligano i governi a “tagliare” le emissioni di CO2 legate anche alla
produzione dei beni di consumo, a partire dagli imballaggi;
IL CONSIGLIO Provinciale di Firenze delibera di
1. aderire ed intraprendere il
percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro 15 anni, stabilendo per gli anni prossimi incrementi
progressivi della raccolta
differenziata;
2. dare mandato al Consiglio
Provinciale per il raggiungimento di tali obiettivi, di estendere e completare
i sistemi di raccolta “porta a porta” dei rifiuti solidi urbani e degli
assimilati a tutti i Comuni della
Provincia di Firenze;
3. istituire un sistema
tariffario basato principalmente sulla effettiva quantità di rifiuti
indifferenziati prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche, sulla base
del principio “chi meno produce e più differenzia i rifiuti, meno paga”
4. realizzare nei comuni della Provincia di Firenze centri per la riparazione e il riuso dove beni
durevoli e imballaggi che possano essere reimmessi nei cicli di utilizzo,
ricorrendo eventualmente anche all’apporto di cooperative e al mondo del
volontariato;
5.applicare, anche con appositi
corsi di formazione-informazione, gli adempimenti previsti dal DM 08/05/2003 al
fine di ridurre gli sprechi e di favorire lo sviluppo di un mercato per il
ricorso a beni e servizi basati su materiali riciclati;
6.dare mandato alla Giunta
Provinciale, per quanto riguarda il conferimento della frazione residua dei
rifiuti, di intraprendere tutte le azioni necessarie per minimizzarne le
quantità e di sostenere nell'ambito della programmazione di ATO la
realizzazione di impianti “a freddo”, in grado di recuperare ulteriormente
materiali contenuti nei residui, escludendo le scelte dell'incenerimento e/o
del conferimento “tal quale”in discarica, che contrastano decisamente con la
strategia rifiuti zero;
7.istituire l’ “Osservatorio verso Rifiuti Zero”
che abbia il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero
indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile,
partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce
dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale;
8.stabilire che i membri del
suddetto Osservatorio, congiuntamente alla Commissione Consiliare Competente.
Andrea Calò Lorenzo
Verdi
(Rifondazione Comunista)
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