CHE FARE IN CHIAPASDa tempo in Messico è impossibile distinguere il mondo delle istituzioni da quello criminale, essi si sovrappongono e si confondono. L’attacco dei paramilitari alla Realidad, la comunità del Chiapas più assediata dall’esercito messicano e uno dei villaggi che rappresentano il cuore della resistenza zapatista, rivela che lo Stato non solo non protegge i suoi cittadini ma sta organizzando una gravissima aggressione premeditata contro di loro. Non si tratta, come sempre, di fare pressione o di cambiare un governo ma di trasformare il dolore e la rabbia in un mondo nuovo. La pazienza è finita L'ARTICOLO COMPLETO DI GUSTAVO ESTEVA
APERTO IL PROCESSO ALLA VALLE CHE RESISTEDopo che la Cassazione ha annullato la ridicola imputazione di terrorismo, Mattia, Chiara, Claudio e Niccolò, i quattro ragazzi del movimento No Tav detenuti per aver danneggiato un compressore, affrontano un processo che non è un atto giudiziario finalizzato alla ricerca della verità ma una nuova tappa di una crociata contro gli abitanti di una valle che non ha alcuna intenzione di sospendere la sua resistenza. L’offensiva dei centri del potere è costante, solo quello giudiziario ha indagato oltre mille persone in quattro anni, ma il movimento No Tav non cederà neanche di fronte a questo nuovo arbitrio. Le questure e le procure provano a passare ancora laddove la politica e l’ economia sono state respinte. I giorni scorsi, tuttavia, quelli della vigilia del processo ai quattro ragazzi che si è aperto il 22 maggio, hanno visto significativi successi del movimento L'ARTICOLO COMPLETO
UNA SCUOLA RESILIENTE, CREATIVA E LIBERADa un gruppo di insegnanti, maestri, educatori, cittadini interessati ai principi e alle pratiche di economia solidale sono nati attività formative, bizzarri cartoni animati e ora anche un manifesto ("La Scuola che vorrei") e una tavola rotonda (Pozzuoli, 1 giugno). L'idea è di camminare con chi ripensa l'apprendimento per una scuola del sapere fare, della cooperazione e dell'ascolto, del gioco, una scuola aperta a tutti e gratuita, una scuola che faciliti la transizione verso una società più sobria, meno consumista ed energivora, una scuola che educhi "a sentire con la pancia il peso delle ingiustizie, la forza dell'amicizia, la gioia di vivere e la capacità di superare le difficolt&agrav e;", una scuola "che ci lasci sbagliare e cadere, ma che ci tenda una mano per rialzarci più forti di prima" L'ARTICOLO COMPLETO
LA FINE DEL PANE E POMODOROLa storia dei due camion che si sono scontrati frontalmente in una autostrada francese resta emblematica, considerando la natura delle merci rimaste spiaccicate sull’asfalto. Il camion che viaggiava dalla Spagna verso l’Olanda trasportava pomodori e quello che viaggiava dall’Olanda verso la Spagna trasportava … pomodori. La globalizzazione alimentare, accompagnata da una brutale concentrazione del potere in un piccolo numero di multinazionali collocate in tutti i punti strategici della catena alimentare, ha stravolto l'economia locale di molte regioni europee, a cominciare dalla Catalogna L'ARTICOLO COMPLETO
AIDA, TANJA, HU, CRISTINA E LE ALTRESe provassimo a pensare in modo diverso i processi migratori, scopriremmo prima di tutto persone comuni che contribuiscono ogni giorno, con tenacia e cratività, a trasformare la società. Come le donne del progetto Strane straniere, qui raccontate, che ci restituiscono un’immagine non stereotipata delle donne migranti L'ARTICOLO COMPLETO
RIBELLIONI CLANDESTINEIn due mesi, la campagna ha guadagnato 320.000 sostenitrici: si chiama “Libertà clandestine delle donne iraniane” e sfida l’articolo 638 del codice penale che le punisce, qualora non indossino velo in pubblico, con la prigione o con una multa. Le donne mettono online fotografie di se stesse a testa scoperta, mostrando o meno i loro volti, e vi aggiungono le loro riflessioni L'ARTICOLO COMPLETO
NEI GIARDINI DI POMONA«"Terra senza veleni", dice il cartello all’ingresso. È un giorno pieno di vento e di nuvole e di poesia. Ci viene incontro una specie di gigante con i capelli bianchi e il sorriso da bambino: è l’uomo che pianta gli alberi. Paolo Belloni. Il fotoreporter che ha scelto di diventare contadino-filosofo e di cambiare la sua vita insieme alle piante. Ognuno dice il suo nome. Ognuno è diverso, come lo sono la faccia, la voce, le impronte. Così sono gli alberi di questo grande giardino. E questa è la biodiversità. Un Conservatorio botanico, dove Paolo e la sua compagna Martine hanno piantato con le loro mani ottocento varietà di alberi da frutto salvandole dall’estinzione. Una dea pagana, Pomona, per prote ggerli. E per farli arrivare sani e salvi ai bambini che verranno... Un'aula aperta, profumata di mentuccia, con le pareti di lentisco e mirto... Ci sono anche un kaki che viene da lontano, da una brutta guerra, dalla città di Nagasaki distrutta dalla bomba atomica. E un labirinto costruito con 596 piantine di lavanda... » L'ARTICOLO COMPLETO
POESIA DI STRADA, RIBELLIONE E CONDIVISIONESono scritte direttamente sui muri perché, nei ritmi veloci della vita quotidiana, immersi in preoccupazioni, consumi e solitudini, possiamo rallentare e scorgere una frase in grado di farci pensare, immaginare mondi diversi. Così nasce la poesia di strada. In molte città di tutto il mondo, collettivi di street poetry si diffondono: da Tempi diVersi a Poeti der Trullo, da Poeti della sera ad Acciòn Poetica. Scrive la coppia di poeti Ste-Marta di Milano: "La poesia non è privilegio per pochi, ma incantesimo per tanti" L'ARTICOLO COMPLETO
DECOSTRUENDO I MITI DEL CAPITALISMOSe chiedessimo alla Terra qual è il significato della parola “povertà” non ci risponderebbe parlando di indicatori monetari né fornirebbe dati sulle persone che vivono con meno di un dollaro al giorno. Ci mostrerebbe, probabilmente, foreste distrutte, animali in fuga, fiumi asciutti, specie estinte, popolazioni costrette a migrare alla ricerca di acqua o in fuga da inondazioni. L’eliminazione della povertà non può non comportare una riduzione drastica dei livelli di devastazione e consumo perpetrati da buona parte della popolazione del nord del mondo. Combattere la ricchezza, intesa nel senso economico del termine, quello che presuppone furto e spreco, è molto più urgente e più efficace dell’ipotetica e sempre fallimentare lotta alla povertà
RADIO COMUNITARIE ALL'ALTRO MONDOUna nuova tappa dello straordinario viaggio dei fratelli Bertana, partiti dal Piemonte alla scoperta dell’América ribelle. Il punto di vista che Marco e Irene hanno scelto questa volta è importante e originale, quello delle piccole radio comunitarie dell’Argentina, dalla capitale alla Patagonia. Sono piccole, aperte, accoglienti, attente alla lotta e alla partecipazione, le emittenti che raccontano Marco e Irene. Dalla “Tribù” di Buenos Aires a “Petü Mogeleiñ“ di El Maiten, dove Mauro Millan, storico dirigente mapuche, da sempre in lotta contro quella Benetton che vuole ridurre il suo popolo a gente da museo, conia una bellissima metafora: fare una radio comunitaria è ; come togliere i recinti all’aria L'ARTICOLO COMPLETO
L'ARTE DI FARE IL PANE IN CASAOggi il povero pane trasportato su gomma, da una località all’altra, nella notte, come un ladro, conservato nel freezer, affettato, tagliato, messo sotto vuoto vietato nelle diete dimagranti, spesso sostituito da grissini e crakers. In città andiamo al supermercato dove abbiamo un’ampia possibilità di scelta: la pagnotta, lo sfilatino, il filone, la rosetta, il panino la focaccia; con le patate e senza patate, di grano duro o di grano tenero, col sale e senza, pane proveniente dalla più disparate località. Lo compri e dici: “è buono e soffice”. Il giorno dopo è una pietra. Tuttavia, ci sono forni che producono in modo artigianale (e a volte comunitario) e chi riscopre l'autoproduzione, come tra le montagne dell'Alto Sannio, tra farine naturali, pasta madre, profumi di genuità e condivisione L'ARTICOLO COMPLETO
ISTANTI GENUINIPrendersi cura della terra per produrre cibo e non profitto, per cambiare campagne e città. Galleria fotografica sulla tre giorni romana di Genuino clandestino L'ARTICOLO COMPLETO
LIBERA REPUBBLICA DEI MATTIC'è un luogo a Torino che avrebbe dovuto essere deputato alla salute mentale, ma è stato abbandonato. Qui è nata la “Libera Repubblica dei matti”, spazio occupato, con tanto di mensa popolare a offerta libera, consulti psicologici gratuiti tre volte alla settimana, laboratori di musica, arte, teatro e giornalismo. A impiantarla sono stati i ragazzi del Torino mad pride, associazione composta da utenti e ex utenti psichiatrici, operatori, psicologi e da chiunque si ritenga orgoglioso portatore di un disagio psichico L'ARTICOLO COMPLETO
FACCIO COMING OUT: SONO DEPRESSO"Mi chiamo Mauro e sono un insegnante di scuola primaria. Insegno da 28 anni. Ho scelto di fare questo lavoro da giovanissimo (avevo casualmente letto Lettera ad una professoressa il bellissimo testo scritto da Don Lorenzo Milani e dai suoi ragazzi della scuola di Barbiana) e sono soddisfatto di questa scelta. Ma… da alcuni anni ho iniziato a soffrire di lunghi e ciclici periodi di depressione..., Leggo che la sindrome ansioso-depressiva taglia ogni anno le gambe a centinaia di colleghi, che diventano inidonei all’insegnamento. Il fenomeno è in crescita: le crescenti difficoltà economiche, la flessibilità che ha imposto modalità di lavoro sempre più pesanti con bambini sempre più difficili.... Mi sent o in diritto di puntare il dito contro chi in questi anni ha massacrato la scuola pubblica...." LA LETTERA COMPLETA
SULL'ORLOPer la prima volta nella storia, gli esseri umani sono prossimi a distruggere le prospettive di un’esistenza decente e gran parte della vita. Il tasso di distruzione di specie è oggi circa al livello di 65 milioni di anni fa, quando una catastrofe epocale, probabilmente un grosso asteroide, pose fine all’età dei dinosauri. La differenza è che oggi l’asteroide siamo noi... Tuttavia, ci sono alcuni che stanno dedicando seri sforzi a evitare il disastro incombente. Alla guida ci sono i segmenti più oppressi della popolazione globale... Nel calcolo morale dell’attuale prevalente capitalismo di stato, i profitti e i bonus del prossimo trimestre superano di molti in interesse il benessere dei nostri nipoti. Mentre molto resta incer to possiamo essere sicuri, che le generazioni future non perdoneranno il nostro silenzio e la nostra apatia IL SAGGIO COMPLETO DI NOAM CHOMSKY
DOPATI PER LAVORARE NELL'AGRO PONTINORaccolta manuale di ortaggi, semina e piantumazione per dodici ore al giorno sotto il sole, subendo vessazioni e violenze di ogni tipo. Un lavoro usurante fatto anche sette giorni su sette sotto il sole cocente come sotto la pioggia. È questa la vita dei braccianti indiani nella zona agricola in provincia di Latina, che per reggere ai ritmi disumani imposti dai padroni e non sentire il dolore arrivano ad assumere sostanze dopanti e antidolorifiche LA NOTIZIA COMPLETA
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