venerdì 16 maggio 2014

Vicenda aeroporti. Sgherri:"Con l'apertura alla vendita delle azioni SAT il privato deciderà tutto e il pubblico rischia di esser solo "socio pagatore". E il PD non può continuare giocare tutte le parti in commedia, troppo comodo".


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA

GRUPPO CONSILIARE "FEDERAZIONE DELLA SINISTRA - VERDI"


Vicenda aeroporti. Sgherri:"Con l'apertura alla vendita delle azioni SAT il privato deciderà tutto e il pubblico rischia di esser solo "socio pagatore". E il PD non può continuare giocare tutte le parti in commedia, troppo comodo".


Firenze, 16 maggio. Vicenda aeroporti toscani. "Con la nuova delibera dalla Giunta lunedì scorso il Presidente Rossi non solo conferma l'apertura alla vendita delle azioni regionali di SAT ma peggiora nettamente anche la precedente deliberazione, aprendo alla vendita anche totale. Non c'è nessun interesse pubblico nel venderle per cui è legittimo il dubbio che si possa ingenerare un potenziale danno economico, oltre quello, più in generale, sociale ed ambientale sulla vicenda aeroporti. Così la Regione rinuncia al proprio ruolo pubblico di governo e consegna di fatto tutto il potere decisorio reale al privato, il quale sarà esso a compiere le scelte sul come, quando, ecc. Privato che - a quanto consta - ha già annunciato che rimetterà mano ai piani industriali di AdF e SAT e con il comunicato di ieri - a quanto pare di apprendere - il privato stesso di fatto si guarda bene dal rinunciare al progetto di pista fiorentina di 2400 metri ne alla parte (consistente) di soldi pubblici per realizzarla. Insomma il rischio concreto è che l'unico ruolo del pubblico a questo punto sia quello di "pagatore" con i soldi di tutti i cittadini. Così Monica Sgherri - esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo di "FdS" in Consiglio Regionale. Dal momento che AdF - prosegue Sgherri - a quanto risulterebbe, dichara di volere la pista fiorentina di 2400 metri e che senza soldi pubblici di fatto non sarebbe in grado di sostenere l'investimento, l'unica vera scelta anche per contribuire alla integrazione aeroportuale sarebbe quella di stralciare dalla variante al PIT la questione pista. La direnzione che si delinea infatti è che invece di rispettare quanto stabilito nel procedimento di variante da parte del Consiglio Regionale (pista di 2000 metri, che comunque non condividevamo, e tutti i costi in capo al privato) va esattamente nella direzione opposta! Se si pensa di fare una seduta del consiglio regionale straordinaria sulla delibera di vendita delle azioni aeroportuali dopo il 25 maggio così da non pagare lo scotto della perdita di consensi alle elezioni della settimana prossima, ci faremo promotori - con associazioni movimenti che ci staranno ecc- di un operazione verità: non è possibile che il PD si presenti a geometria variabile giocando tutte le parti in commedia, cioè in Consiglio Regionale vota a favore di questa operazione mentre vota contro e si oppone sui territori dove la popolazione è contraria. Troppo comodo e troppo facile!
 

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