martedì 29 novembre 2011

Torino: esponente di Lega Nord minaccia studentessa musulmana


Torino: esponente di Lega Nord minaccia studentessa musulmana


http://italian.irib.ir/radioislam/programmi-di-radio/islam-in-italia/item/83828

TORINO - Uno spazio dove inginocchiarsi per la preghiera del mezzogiorno, del pomeriggio e del tramonto. È questa la richiesta di Malek, la studentessa turca iscritta alla facoltà di Scienze del Politecnico di Torino. Un modo, scrive la ragazza, per poter proseguire serenamentemente la sua normale routine di studentessa e musulmana.
Qualche mese fa`i giudici di Strasburgo hanno assolto l’Italia dall’accusa di violazione dei diritti umani per l’esposizione del simbolo religioso nelle aule scolastiche, ecco si apre in Italia un nuovo e complicato capitolo della storia dell’integrazione razziale nel Paese.
“È una questione che dovremo discutere in ateneo prima di prendere una decisione , assicura Sergio Roda, prorettore dell’Università di Torino, non abbiamo ovviamente nessun pregiudizio ma è giusto porre la questione attribuendole l’adeguata importanza, senza ridurla a un mero problema di spazi. Quello che ci chiediamo è se sia o meno corretto a livello istituzionale, ma troveremo una soluzione”.
Ma invece, Mario Carossa, del Gruppo regionale della Lega Nord ha detto che quella dei musulmani per la religione e la creazione dei luoghi di preghiera ovunque si trovino è una vera e propria ossessione. Che cosa c’entra l’Università di Torino con la preghiera? Se questa studentessa è tanto interessata alle università coraniche ne può trovare nel mondo arabo senza venirle a cercare in Italia. Ha detto Carossa.
Se questa studentessa turca è tanto interessata alla nostra Università la invito a pensare allo studio e non a come trasformare la casa della scienza, che per definizione è laica, nell’ennesimo luogo di preghiera. Ha aggiunto Carossa.
Melek e' una delle tante studentesse musulmane frequentano il Politecnico di Torino, ateneo che proprio quest’anno ha conosciuto un incredibile quanto inaspettato boom di iscrizioni "straniere" (21% solo alla facoltà di Ingegneria).
Nei corridoi dell’ateneo, perciò, non è affatto raro incontrare, solitamente verso mezzogiorno, molti di questi ragazzi intenti a pregare.
Sulla domanda come mai allora una simile proposta è arrivata solo ora? Jalila Ferrero, italiana convertita all’Islam, presidente dell’Accademia Isa (Interreligious Studies Academy) ha detto che la studentessa turca considera la questione un fatto normale, spiega , il fatto che sia una donna non le impone più riservatezza, forse però è motivo di maggiore sensibilità. Non vorrà essere additata dai compagni, o sentirsi mal giudicata.
Una questione di identità e costumi che divide e fa discutere, ma che, soprattutto, chiama culture differenti (spesso molto distanti dal nostro modo di intendere le cose).
Auguriamoci solo di venirne a capo il più presto possibile. Con civiltà e, magari, con un pizzico di reciproca comprensione. Ha aggiunto Jalila.

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari