Newsletter PRC n.84
«Ormai siamo maggioritari. Facciamo Syriza anche qua»
Intervista a Paolo Ferrero di Daniela Preziosi
«Ha ragione Marco Revelli quando scrive sul manifesto: bisogna collocarsi fuori dalle compatibilità dell'attuale Europa in nome di una rifondazione, di una ricontrattazione dell'Unione. Chi ha fatto l'Europa così e chi ora la sta ridefinendo, popolari e socialisti, sta riconfermando la distruzione della civiltà europea, del welfare, dell'art.18». Segretario Ferrero (del Prc, che aderisce alla Federazione della sinistra, ndr), però in Francia il Front de gauche ha sostenuto il socialista Hollande. Lei dice che anche i socialisti distruggono la civiltà europea? Non dico che socialisti e popolari sono uguali: sono però varianti dello stesso indirizzo politico, quello che non mette in discussione l'impianto neoliberista. Prendiamo il fiscal compact: in campagna elettorale Hollande lo aveva contestato. Oggi già non è più in discussione. Il Front ha fatto bene ad appoggiarlo per sconfiggere Sarkozy, ma non è un caso che poi non è voluto entrare nel governo. Ha ancora ragione Revelli quando dice che serve una Syriza (la coalizione della sinistra greca, ndr) anche da noi: dobbiamo interpretare un sentimento che inizia ad essere maggioritario nella società. Leggi tutto Vertice europeo: Monti vince, il popolo italiano perde, le stangate e la recessione continuano
di Paolo Ferrero
L’esito del vertice europeo è molto rilevante, ma non è positivo. In primo luogo i cittadini pagheranno i debiti delle banche private di tutta Europa. Si tratta di una gigantesca socializzazione delle perdite che non ha precedenti. Gli speculatori non dovranno così pagare il conto dei propri azzardi perché il conto lo pagherà il Fondo Salva Stati cioè i cittadini di tutta Europa con le loro tasse. Si tratta di un salasso enorme ai danni dei cittadini se pensiamo che solo per le banche private spagnole sono stati stanziati 100 miliardi di euro . In secondo luogo il Fiscal Compact non è stato modificato e questo determinerà un salasso per lo stato italiano di 45 miliardi all’anno per i prossimi vent’anni: la recessione è assicurata perché le misure per la crescita sono per quanto riguarda l’Italia molto inferiori e perché si taglia sul welfare e si investe su grandi opere sovente inutili e dannose (come la TAV). Leggi tutto Fornero bocciata in Costituzione, il Pd pure…
di Fabio Marcelli
Quali sono le doti che si richiedono ai governanti, anche a prescindere, se vogliamo, dal loro orientamento politico? Certamente in primo luogo la fedeltà all’ordinamento giuridico e alle sue norme fondamentali, nel nostro caso, ovviamente, la Costituzione repubblicana, sulla quale sono stati chiamati a giurare non già per l’osservanza di un rituale bizzarro e desueto ma perché devono improntare tutto il loro agire al rispetto e all’attuazione dei principi giuridici in essa contenuti. Poi l’onestà, la trasparenza, la capacità di scindere i propri interessi personali da quelli del Paese. Se ci chiediamo perché l’Italia vada male e verifichiamo l’esistenza o meno di tali elementari requisiti nei governanti degli ultimi anni, la risposta viene naturale e spontanea. Il nostro paese va male perché, per una serie di ragioni che andrebbero attentamente analizzate, coloro che sono stati chiamati a governarlo negli ultimi anni si sono rivelati spesso del tutto privi di tali requisiti. Leggi tutto Due giorni di Party Oggi e domani a Parma si fa l'Alba
di Chiara Giunti*
La prossima «Due giorni a Parma» (sabato e domenica) si propone di elaborare alcuni elementi chiave di programma e di organizzazione. S'intende farlo applicando il metodo Party (Partecipazione attiva riunendo tavoli interagenti), ispirato con alcune varianti a due fra i più diffusi strumenti di democrazia partecipativa (Electronic town meeting e Open space technology). Chi entrerà sabato mattina nella bella sede del Teatro Due, si registrerà all'ingresso e sarà fornito/a di un biglietto numerato corrispondente a uno dei tavoli di discussione in cui ci distribuiremo per quattro ore e mezzo ca. Avrà anche una cartellina informativa contenente tutti i materiali utili a inquadrare i temi in discussione, e in particolare due "documenti di partenza", brevi e strutturati per punti, che costituiscono la base effettiva del lavoro partecipato. Leggi tutto Gallino: il lavoro crea lavoro
di Stefano Iucci
Il percorso individuato dalla Cgil per arrivare a un nuovo Piano del lavoro che sappia rilanciare la crescita del paese è largamente condivisibile. Soprattutto è giusta l’idea che la “nostra” crisi – seppur globale e con le pesantissime responsabilità ormai in capo alle mancanze dell’Europa – abbia delle specificità italiane, frutto di decenni di assenza di serie politiche industriali, sulle quali, appunto, occorre agire tempestivamente. Questo, in estrema sintesi, il giudizio di Luciano Gallino, professore emerito di Sociologia presso l’università di Torino – e autore di alcuni dei libri più lucidi e impietosi sul decadimento e la finanziarizzazione del sistema economico e industriale italiano –, sul testo in progress elaborato dal sindacato di corso d’Italia. Leggi tutto Senigallia - Cronaca di una lotta operaia... vinta!
Si è conclusa mercoledì 27 giugno la lotta degli operai edili per vedersi riconosciuto il salario per il lavoro di muratura fatto nel cantiere Erap di Senigallia.
Tutto è cominciato tre mesi fa, quando gli operai sono saliti sulla gru bloccando il cantiere per ottenere le mensilità arretrate. L’occupazione è durata qualche ora, poi la mediazione dell’Amministrazione Comunale ha portato al pagamento dei salari. Il collettivo Precari United e l’Arvultùra erano sotto la gru, a portare solidarietà e sostegno alla lotta. Tutto sembrava risolto, fino a giovedì 21 giugno, quando i telefoni di alcuni attivisti dell’Arvultùra hanno squillato di nuovo. Dall’altra parte del telefono c’erano gli operai che stavano chiedendo sostegno perché mancava ancora il 60% dei salari: gli straordinari fatti e non riconosciuti. Leggi tutto Relatrice dell’ONU indica agli USA la sua preoccupazione per i Cinque
L'Avana, 28 giu (Prensa Latina) Gabriela Knaul, relatrice speciale dell'ONU sull'indipendenza dei giudici e degli avvocati,ha comunicato alle autorità statunitensi la preoccupazione per il processo giudiziale contro i Cinque cubani, ingiustamente condannati nel paese settentrionale.
Si tratta di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero e Renè Gonzalez, imprigionati negli USA nel 1998, per cospirazione per commettere spionaggio, accusa che non è mai stata provata. Attualmente, solo Renè Gonzalez è libero dalla carcere, da ottobre del 2011, benché non potrà ritornare a Cuba fino al 2014, quando finiscano gli altri tre anni di libertà vigilata che gli imposero come pena addizionale. Leggi tutto La ragione dei cancellati di Ljubljana, Slovenia, un momento della protesta dei "cancellati"
di Roberto Pignoni
Martedì scorso la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha emesso una sentenza davvero storica. Dopo il ricorso presentato esattamente sei anni prima, il 26 giugno 2006, da un gruppo di «cancellati», la Corte ha ritenuto lo stato sloveno colpevole di alcune gravissime violazioni dei diritti umani, riferite all'art.8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare), all'art.13 (diritto a un rimedio legale effettivo) e all'art.14 (divieto di discriminazione) della Convenzione Europea sui Diritti Umani. Pur rigettando, inspiegabilmente, alcune posizioni particolari, la Corte ha accolto in pieno le argomentazioni dei ricorrenti, un campione assai ridotto, ma significativo, delle decine di migliaia di cittadini che furono illegalmente privati della «residenza permanente» il 26 febbraio '92, così perdendo ogni diritto civile, politico, economico e sociale. Un'operazione di pulizia etnica in guanti bianchi, portata a termine con un colpo di mouse davanti ai terminali dei computer del Ministero degli Interni sloveno, e passata per anni inosservata nonostante gli effetti devastanti su migliaia di famiglie (l'ultima stima governativa ammette la «cancellazione» di 25.671 persone). Leggi tutto |
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