mercoledì 25 luglio 2012

6 tesi per un'unione dei comunisti in Italia


Comunisti Uniti 2.0
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Sei tesi per una discussione su un’unità utile per tutti i comunisti ovunque collocati
...abbiamo sviluppato alcune tesi di discussione che vi sottoponiamo e a cui vi chiediamo di rispondere per rilanciare un confronto politico oggi troppo relegato agli equilibri elettoralistici che mirano alla mera sopravvivenza. 
1) Contro Monti e contro tutte le forze che lo sostengono.
2) Dal “menopeggismo” all’anticapitalismo.
3) Per un programma minimo di classe.
4) Indipendenza politica e sindacalismo di classe.
5) Fuori dai diktat della Troika. Fuori dalla Nato. 
6) La battaglia delle idee contro l’ideologia dominante.
Il testo completo alla pagina:
Comunisti Uniti 2.0 ****************************
I comunisti sventolano bandiera bianca – risposta alle sei tesi di CU2.0

Siamo d’accordo sul fare “battaglia serrata” contro le forze liberiste/capitaliste e costruire un “polo di classe alternativo”. Lo ero anche anni fa e lo sono oggi, evidentemente i grandi dirigenti comunisti, che poi muovono sapientemente i burattini chiamati militanti, non lo erano ieri e non lo sono oggi. Il PD governa con Berlusconi a sostegno di Monti e ci sono ancora molti comunisti che vorrebbero allearsi con il PD. Per fare cosa? Ci manca un partito, un programma e una prospettiva. Siamo una forza fragile che ha paura di camminare da sola, le manca sia la volontà che il coraggio. Dobbiamo esserne consci di questo. 


Andrea Salutari, circolo PRC C. Campione Nichelino e CPF Torino
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Andare oltre l’esistente, per una nuova costituente dei comunisti e degli anticapitalisti
Oggi la Federazione non ha forza attrattiva, non è capace di raccogliere il voto di protesta, né quello alla cui base sta una coerente visione del mondo, così come non riesce a essere elemento catalizzatore del profondo malessere nella costruzione di una seria opposizione sociale. Esistono al di fuori di noi tantissimi soggetti collettivi impegnati sul piano sociale o culturale, milioni di singoli individui costretti alla solitudine politica potenzialmente interessati a un progetto di classe. 
Il testo completo alla pagina:
http://www.comunistiuniti.it/?p=6728 e alla pagina: http://www.giannifresu.it/2012/06/eutanasia-delle-cattive-abitudini-andare-oltre-l%E2%80%99esistente-per-una-nuova-costituente-dei-comunisti-e-degli-anticapitalisti/ Gianni Fresu, circolo A. Gramsci PRC Cagliari **************************** Ripartire dall’orgoglio d’esser comunista
Proposta che vuol dire, nella nostra tradizione – non dobbiamo inventare niente, ma solo raccordare cultura ed esperienza storica alle condizioni del presente –, “programma minimo”, senza cui non sono possibili né il necessario recupero di fiducia strutturata con le masse, né un primo livello di unità e, dunque, nessuna “costituente”, ma solo un ennesimo assemblaggio di soggetti che resteranno diversi.
Il testo completo alla pagina:
http://www.comunistiuniti.it/?p=6732 Sergio Manes, La Città del Sole *************************** La mia risposta alle 6 tesi su un’unità utile per tutti i comunisti ovunque collocati
Appoggiarsi per decenni ad un programma socialdemocratico, non solo ha facilitato la svolta equivocando sul fatto che con la Bolognina si sarebbe sancita solo una trasformazione formale, mentre quella reale  era già avvenuta da decenni, senza accorgersi del fatto, anche se i documenti lo declamavano chiaramente, che la svolta era di tipo liberaldemocratico ed il partito passava dalla tutela degli operai a quella delle imprese. Rifondazione Comunista sembrava aver chiarito l’equivoco e sembrava volesse raccogliere la bandiera che era stata del Pci, ma il suo atteggiamento subalterno rispetto al Pds Ds Pd, con la pratica governista a livello nazionale locale ha portato questo partito all’autoliquidazione nell’arco di un ventennio.
Il testo completo alla pagina: 
Alberto Giannini, membro CPF e presidente coll.gar. PRC di Parma
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Per una organizzazione Comunista e Anticapitalista. Risposta alle sei tesi di CU 2.0
Quindi siamo in una fase obbligatoria di costruzione di una Sinistra Comunista e Anticapitalista, perché l’esperienza ci insegna che se nel lavoratore, lo sfruttato, il disoccupato subentra la convinzione che per lui non c’è avvenire migliore fuori da questa società, con le sue nefande ingiustizie, cesserà di lottare e cercherà altre strade per sopravvivere, che in genere sono quelle del compromesso col padrone, dell’individualismo.
Il testo completo alla pagina:
http://www.comunistiuniti.it/?p=6759 Antonello Tiddia, rsu Cgil Carbosulcis

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