Conferenza stampa di ALBA
Alleanza della SINSTRA, ecco ciò che chiede ALBA, per coloro che si avvicinano alla politica da questi ultimi governi, Berlusconi e Monti, non sanno che altre realtà provarono ad unire la sinistra frantumata dai personalismi.
Con una sentenza del 20 Luglio la Corte Costituzionale ha difeso e ridato valore al risultato dei referendum del 2011 dichiarando l’incostituzionalità dell’art. 3 e 4 del decreto legge n.138 del 13 agosto 2011 (la”manovra di ferragosto”) che obbligava alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.
Non solo: la sentenza dichiara l’incostituzionalità anche delle norme volute dal governo Monti nel gennaio 2012 che facevano espresso riferimento alla manovra di ferragosto.
Una sentenza che è passata sottotraccia sui mezzi di comunicazione, pur dando ragione all’imponente mobilitazione in occasione dei referendum del giugno 2011 che coinvolse 27 milioni di cittadini Italiani.
Da qui l’impegno di ALBA di spiegare con parole chiare un linguaggio nuovo- anche attraverso locandine, video e manifesti-la valenza di questa vittoria politica che nessuno esprime un indirizzo politico forte e alternativo alle politiche neo liberiste del binomio Berlusconi – Monti.
Quest’ultimo, infatti, non ha fatto che rafforzare e inasprire misure oggi dichiarate incostituzionali.
La consulta ha accolto il ricorso scritto per la Regione Puglia da Alberto Lucarelli e Ugo Mattei, due dei primi firmatari e redattori del “Manifesto per un soggetto politico nuovo – ALBA”.
La sentenza presenta non solo un’importante vittoria POLITICA di un gruppo di giuristi, sottoscritta da migliaia di cittadini nell’agosto del 2011 per difendere l’esito referendario, ma il Parlamento deve rispettare quanto espresso dai cittadini attraverso forme di democrazia diretta.
PER LA PRIMA VOLTA, dunque si afferma che la DEMOCRAZIA NON PUO’ CHIUDERSI ed ESAURIRSI nelle forme di repressione e di delega.
La democrazia espressa nella nostra Costituzione di declina anche attraverso forme di democrazia partecipativa e diretta, REFERENDUM, ma anche PETIZIONI e LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE, che sono alla base del metodo e della proposta politica di ALBA come scritto nel Manifesto per un soggetto politico nuovo.
Che succede ora?
Oggi ALBA auspica che quanto prima venga emanata una legge che attui la volontà referendaria. Per quanto riguarda questa fase di transazione, si fa riferimento al diritto comunitario che lascia spazio e scelta di natura pubblica.
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