Diossina sulla verdura: «L’area a rischio si è ridotta»
da Il Tirreno
LIVORNO «I cittadini si sentano tutelati: dopo l’incendio alla Lonzi, in attesa dei dati dell’Arpat, sono state prese tutte le precauzioni necessarie». Il dirigente dell’ufficio ambiente del Comune, Leonardo Gonnelli, interviene dopo le polemiche scoppiate per l’ordinanza che a quindici giorni di distanza dall’incendio divampato alla Lonzi Metalli, vieta il consumo di verdure per la presenza di diossina. Dopo l’incidente, dal Comune era stata diffusa un’informativa per consigliare di lavare bene la frutta e di non consumare un certo tipo di vegetali in un raggio di 300 metri dall’impianto. Il comunicato diffuso due giorni fa insieme all’ordinanza parlava, invece, di un’area fino a 500 metri dai capannoni, lato città. «Dopo l’incendio – spiega Gonnelli – abbiamo invitato i cittadini a usare una serie di precauzioni in un’area pari a circa 28 ettari. Il sindaco non ha vietato subito il consumo perché non era questa l’indicazione che arrivava dai soggetti preposti, ovvero Arpat e Asl». «Quando – riprende – Arpat ci ha fornito gli esiti delle analisi, il 27 mattina, è arrivato anche un modello diffusionale che mostra fin dove possono essere arrivate le diossine. Seguendo quel modello abbiamo diffuso il divieto in un ventaglio di circa 20 ettari, compresi tra la Lonzi e la superstrada. Il raggio maggiore è di circa 370 metri, comprese le pertinenze dell’autostrada, quindi l’area si è ridotta rispetto al primo avviso». «Siamo passati – chiude – da un livello di attenzione a un allarme di primo grado che vieta il consumo della verdura e ne intima la distruzione. Ora sarà fatto un monitoraggio costante: Arpat dovrà ripetere i campionamenti, forse già la prossima settimana». Martedì è in programma un’assemblea in circoscrizione 1 con l’assessore Mauro Grassi e i tecnici del Comune. Per mercoledì, invece, dai vertici di Città Diversa fanno sapere che i residenti dell’area Lonzi si riuniranno alle 16 in via del Limone, al civico 90, «per condividere una serie di iniziative da intraprendere circa la situazione divenuta in
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