lunedì 30 luglio 2012

Firenze: A rischio il sostegno agli alunni disabili nella varie scuole


A rischio il sostegno agli alunni disabili nella varie scuole. All’apertura dell’anno scolastico 2012-2013,  non ci sarà nemmeno un insegnante ogni due alunni disabili. Un fatto grave e discriminatorio verso le persone più bisognose. A rischio ogni principio di integrazione.  L’ufficio Scolastico Regionale con una nota burocratica  e ragionieristica, acquiescente alla politica della distruzione della scuola pubblica  e dei diritti, blocca le richieste in deroga alle carenze organiche e chiede la valutazione di ogni singolo caso per il quale si richiede l’aumento degli insegnanti di sostegno. Rifondazione Comunista nel ritenere gravi e dannose  le scelte operate dal Miur in materia di assegnazione del personale ai vari istituti scolastici chiede alla provincia Di Firenze di salvaguardare l’integrazione degli alunni disabili nei vari istituti scolastici.
Domanda di attualità art. 39 del regolamento del Consiglio Provinciale.



L'estate è il tempo della spending review. L'estate è il tempo delle emergenze. L'estate è anche la stagione in cui salta fuori il problema degli organici nella scuola. A tre anni dall'entrata in vigore della legge Gelmini (la 169/2008) la questione diventa drammatica. C'è il problema di come continuare a garantire il  sostegno agli alunni disabili. InToscana a settembre, all’apertura dell’anno scolastico 2012-2013,  non ci sarà nemmeno un insegnante ogni due alunni disabili.Lo documentano le tabelle sugli organici definitivi assegnati dal Miur alle scuole.
Formalmente non ci sono state riduzioni. Ma la coperta con cui famiglie e presidi dovranno fare i conti quest'anno si è ulteriormente accorciata. Gli insegnanti di sostegno distribuiti sul territorio regionale saranno 4.690, praticamente gli stessi dal 2011. Ma gli alunni disabili passano da 10.177 a 10.607, sui banchi ce ne saranno 430 in più. Soltanto nel territorio fiorentino siamo passati da 2.377 iscritti a 2.504, mentre i docenti specializzati nell'assistenza sono cresciuti di appena 4 unità (da 1.103 a 1.107). Le alternative per le scuole sono poche.
La Flc Cgil segnala incongruenze e ingiustizie e soprattutto l’entità del disservizio che si traduce in vera e propria discriminazione infatti “…o chiedono alle famiglie di far seguire al bambino un orario ridotto oppure utilizzano i cosiddetti laboratori per disabilità, stanze dove un insegnante si occupa contemporaneamente di due o tre bimbi tolti alla classe di appartenenza. Tutto in barba a ogni principio di integrazione…”.

La figura dell‘insegnante “di sostegno” è nata giuridicamente con il D.P.R. 970/1975, come docente "specialista", distinto dagli altri insegnanti curricolari ed è stata ulteriormente definita dalla Legge 517/77 che ratifica il diritto alla piena integrazione degli studenti con handicap nella scuola pubblica, la loro carenza dunque si traduce in un vero e proprio danno per le persone più bisognose e svantaggiate.

Nonostante i ricorsi collettivi dei genitori, le sentenze del Tar e i pronunciamenti della Corte Costituzionale il Miur  continua ad ignorare i bisogni reali imponendo alle scuole solo di rimanere dentro le cossiddette compatibilità economiche ovvero tagli e quindi di tirare la  cinghia.

E così l’ufficio  regionale scolastico, con una comunicazione ragionieristica e quindi acquiescente alla politica della distruzione della scuola pubblica  ha inviato ai  presidi la modalità di come si richiedono le ore in deroga, in pratica  per il sostegno aggiuntivo rispetto a quello già assegnato: “…le richieste inderoga non possono essere formulate in modo generico, ma devono essere riferite a specifici casi di disabilità…”.

Insomma, verrà valutato ogni singolo caso. E quindi non è neppure detto che arrivino tutti i 295 insegnanti di sostegno in deroga concessi in corsa quest'anno. L'unica contromisura è il milione e 155mila euro stanziato dalla Regione Toscana . Un pacchetto di risorse utili a pagare ore aggiuntiveperimaestri di ruolo, i bidelli ed ad attivare laboratori specifici sull'integrazione. Un modo per aggirare l'ostacolo - visto che la Regione non avrebbe competenze né doveri sul sostegno - ma che comunque, spiegano dagli uffici, difficilmente aiuterà i sommersi a salvarsi.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista

nel ritenere gravissime le scelte operate dal Miur in materia di assegnazione del personale ai vari istituti scolastici, nel verificare che tali scelte avvengono in assoluta continuità con le politiche attuate dal Governo Berlusconi ( binomio Gelmini-Tremonti) che di fatto destrutturano il sistema scolastico, mettendo in crisi non solo il diritto allo studio ma anche all’assistenza non fanno che confermare Il carattere ormai apertamente classista del sistema scolastico pubblico italiano, fortemente voluto dal precedente governo e confermato da quello in carica,

nel ritenere allarmanti le notizie in merito alle carenze degli insegnanti di sostegno per gli alunni disabili chiedono al Presidente della provincia di Firenze e all’Assessore competenete di riferire dettagliatamente sulla situzione in cui versano gli istituti scolastici nel  garantire il  sostegno agli alunni disabili con dotazioni organiche insufficienti. Altresì  chiediamo di sapere la situazione di ogni singolo istituto, nel rapporto allunni disabili/personale di sostegno e soprattutto quanti sono gli alunni disabili che verrebbero discriminati nelle scuole della Provincia di Firenze.  Chiediamo inoltre di sapere cosa intende fare la Provincia di Firenze per garantire i diritti agli alunni disabili e per realizzare davvero l’integrazione  di essi nelle varie scuole, eliminando così  ogni disparità e ogni  ingiustizia che deriverebbero dalla  iniqua sottrazione di risorse  che persino le sentenze del TAR e della Corte Costituzionale hanno riconosciuto.






Andrea Calò                                   Lorenzo Verdi








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