A rischio il sostegno agli alunni disabili nella varie
scuole. All’apertura dell’anno scolastico
2012-2013, non ci sarà nemmeno un
insegnante ogni due alunni disabili. Un fatto grave e discriminatorio verso le
persone più bisognose. A rischio ogni principio di integrazione. L’ufficio Scolastico Regionale con una nota
burocratica e ragionieristica,
acquiescente alla politica della distruzione della scuola pubblica e dei diritti, blocca le richieste in deroga
alle carenze organiche e chiede la valutazione di ogni singolo caso per il
quale si richiede l’aumento degli insegnanti di sostegno. Rifondazione
Comunista nel ritenere gravi e dannose
le scelte operate dal Miur in materia di assegnazione del personale ai
vari istituti scolastici chiede alla provincia Di Firenze di salvaguardare
l’integrazione degli alunni disabili nei vari istituti scolastici.
Domanda di attualità art. 39 del regolamento del Consiglio
Provinciale.
L'estate
è il tempo della spending review. L'estate è il tempo delle emergenze. L'estate
è anche la stagione in cui salta fuori il problema degli organici nella scuola.
A tre anni dall'entrata in vigore della legge Gelmini (la 169/2008) la
questione diventa drammatica. C'è il problema di come continuare a garantire
il sostegno agli alunni disabili. InToscana a settembre, all’apertura
dell’anno scolastico 2012-2013, non ci
sarà nemmeno un insegnante ogni due alunni disabili.Lo documentano le tabelle
sugli organici definitivi assegnati dal Miur alle scuole.
Formalmente non ci sono state riduzioni. Ma la coperta con cui famiglie e presidi dovranno fare i conti quest'anno si è ulteriormente accorciata. Gli insegnanti di sostegno distribuiti sul territorio regionale saranno 4.690, praticamente gli stessi dal 2011. Ma gli alunni disabili passano da 10.177 a 10.607, sui banchi ce ne saranno 430 in più. Soltanto nel territorio fiorentino siamo passati da 2.377 iscritti a 2.504, mentre i docenti specializzati nell'assistenza sono cresciuti di appena 4 unità (da 1.103 a 1.107). Le alternative per le scuole sono poche.
Formalmente non ci sono state riduzioni. Ma la coperta con cui famiglie e presidi dovranno fare i conti quest'anno si è ulteriormente accorciata. Gli insegnanti di sostegno distribuiti sul territorio regionale saranno 4.690, praticamente gli stessi dal 2011. Ma gli alunni disabili passano da 10.177 a 10.607, sui banchi ce ne saranno 430 in più. Soltanto nel territorio fiorentino siamo passati da 2.377 iscritti a 2.504, mentre i docenti specializzati nell'assistenza sono cresciuti di appena 4 unità (da 1.103 a 1.107). Le alternative per le scuole sono poche.
La Flc Cgil
segnala incongruenze e ingiustizie e soprattutto l’entità del disservizio che
si traduce in vera e propria discriminazione infatti “…o chiedono alle famiglie
di far seguire al bambino un orario ridotto oppure utilizzano i cosiddetti
laboratori per disabilità, stanze dove un insegnante si occupa
contemporaneamente di due o tre bimbi tolti alla classe di appartenenza. Tutto
in barba a ogni principio di integrazione…”.
La figura dell‘insegnante “di sostegno” è nata
giuridicamente con il D.P.R. 970/1975, come docente "specialista",
distinto dagli altri insegnanti curricolari ed è stata ulteriormente
definita dalla Legge 517/77 che ratifica il diritto alla piena integrazione
degli studenti con handicap nella scuola pubblica, la loro carenza dunque si
traduce in un vero e proprio danno per le persone più bisognose e svantaggiate.
Nonostante i ricorsi collettivi dei genitori, le sentenze del Tar e i pronunciamenti della Corte Costituzionale il Miur continua ad ignorare i bisogni reali imponendo alle scuole solo di rimanere dentro le cossiddette compatibilità economiche ovvero tagli e quindi di tirare la cinghia.
Nonostante i ricorsi collettivi dei genitori, le sentenze del Tar e i pronunciamenti della Corte Costituzionale il Miur continua ad ignorare i bisogni reali imponendo alle scuole solo di rimanere dentro le cossiddette compatibilità economiche ovvero tagli e quindi di tirare la cinghia.
E così
l’ufficio regionale scolastico, con una
comunicazione ragionieristica e quindi acquiescente alla politica della
distruzione della scuola pubblica ha
inviato ai presidi la modalità di come
si richiedono le ore in deroga, in pratica
per il sostegno aggiuntivo rispetto a quello già assegnato: “…le
richieste inderoga non possono essere formulate in modo generico, ma devono
essere riferite a specifici casi di disabilità…”.
Insomma, verrà
valutato ogni singolo caso. E quindi non è neppure detto che arrivino tutti i
295 insegnanti di sostegno in deroga concessi in corsa quest'anno. L'unica contromisura
è il milione e 155mila euro stanziato dalla Regione Toscana . Un pacchetto di
risorse utili a pagare ore aggiuntiveperimaestri di ruolo, i bidelli ed ad
attivare laboratori specifici sull'integrazione. Un modo per aggirare
l'ostacolo - visto che la Regione non avrebbe competenze né doveri sul sostegno
- ma che comunque, spiegano dagli uffici, difficilmente aiuterà i sommersi a
salvarsi.
Gli scriventi
Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nel ritenere
gravissime le scelte operate dal Miur in materia di assegnazione del personale
ai vari istituti scolastici, nel verificare che tali scelte avvengono in
assoluta continuità con le politiche attuate dal Governo Berlusconi ( binomio
Gelmini-Tremonti) che di fatto destrutturano il sistema scolastico, mettendo in
crisi non solo il diritto allo studio ma anche all’assistenza non fanno che
confermare Il
carattere ormai apertamente classista del sistema scolastico pubblico italiano,
fortemente voluto dal precedente governo e confermato da quello in carica,
nel
ritenere allarmanti le notizie in merito alle carenze degli insegnanti di
sostegno per gli alunni disabili chiedono al Presidente della provincia di
Firenze e all’Assessore competenete di riferire dettagliatamente sulla
situzione in cui versano gli istituti scolastici nel garantire il
sostegno agli alunni disabili con dotazioni organiche insufficienti.
Altresì chiediamo di sapere la
situazione di ogni singolo istituto, nel rapporto allunni disabili/personale di
sostegno e soprattutto quanti sono gli alunni disabili che verrebbero
discriminati nelle scuole della Provincia di Firenze. Chiediamo inoltre di sapere cosa intende fare
la Provincia di Firenze per garantire i diritti agli alunni disabili e per
realizzare davvero l’integrazione di
essi nelle varie scuole, eliminando così
ogni disparità e ogni ingiustizia
che deriverebbero dalla iniqua
sottrazione di risorse che persino le
sentenze del TAR e della Corte Costituzionale hanno riconosciuto.
Andrea
Calò Lorenzo
Verdi
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