Newsletter di martedì 11 febbraio 2014, la prossima sarà inviata venerdì 14.
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I PRIMI CENTO PASSI
Quattro settimane di campagna "Ribellarsi facendo", oltre cento adesioni.
"Mondi diversi esistono. Noi proviamo a raccontarli"
Quattro settimane di campagna "Ribellarsi facendo", oltre cento adesioni.
"Mondi diversi esistono. Noi proviamo a raccontarli"
IL KIT DELLA CAMPAGNA "RIBELLARSI FACENDO"!
Abbiamo preparato alcuni materiali da scaricare e pubblicare su siti o profili facebook e twitter, oppure stampare e appendere nei luoghi di lavoro e negli spazi sociali che frequentate. Dateci notizia su dove avete diffuso banner, cover, link, cartoline, locandine, loghi… scrivendo a info@comune-info.net. Facciamo Comune insieme. Tutto il materiale da scaricare è qui
Abbiamo preparato alcuni materiali da scaricare e pubblicare su siti o profili facebook e twitter, oppure stampare e appendere nei luoghi di lavoro e negli spazi sociali che frequentate. Dateci notizia su dove avete diffuso banner, cover, link, cartoline, locandine, loghi… scrivendo a info@comune-info.net. Facciamo Comune insieme. Tutto il materiale da scaricare è qui
LA STAZIONE COMUNE DEI MONDI NUOVI
Tredici gennaio. Dalla piccola stazione spaziale di Comune-info, prende il via la campagna 2014. Si chiama Ribellarsi facendo e andrà avanti per l’intero anno galattico. Suggerisce di strappare la carta adesiva che nasconde ai nostri occhi i mondi nuovi che già esistono e resistono all’assalto di uno sviluppo mercificato e velenoso. Sono quelli in cui crescono le relazioni sociali diverse che vogliamo raccontare, accompagnare e difendere. Per partecipare, cioè per cominciare a fare Comune con noi, inviate almeno 12 euro, uno al mese, e qualcosa che ci racconti cosa fate per ribellarvi e per creare adesso il mondo che vi piace
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Tredici gennaio. Dalla piccola stazione spaziale di Comune-info, prende il via la campagna 2014. Si chiama Ribellarsi facendo e andrà avanti per l’intero anno galattico. Suggerisce di strappare la carta adesiva che nasconde ai nostri occhi i mondi nuovi che già esistono e resistono all’assalto di uno sviluppo mercificato e velenoso. Sono quelli in cui crescono le relazioni sociali diverse che vogliamo raccontare, accompagnare e difendere. Per partecipare, cioè per cominciare a fare Comune con noi, inviate almeno 12 euro, uno al mese, e qualcosa che ci racconti cosa fate per ribellarvi e per creare adesso il mondo che vi piace
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Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; causale Campagna 2014
E’ possibile inviare le quote anche con PAYPAL
UN NUOVO MODO DI VEDERE IL MONDO
Sarà forse per colpa delle sue origini, che si perdono in una rete di organizzazioni (a cominciare dalla Comunità di Capodarco di Fermo) attive nell’intervento a favore di persone in difficoltà, di certo Redattore sociale si ostina da anni a scavare – con il sito, con l’Agenzia giornalistica, con le sue guide e le iniziative di formazione – dove altri non osano. Capita così che l’agitarsi di singoli e collettivi intorno alla campagna “Ribellarsi facendo” promossa da Comune-indo diventi una notizia da diffondere. Del resto, scrivono, la campagna raccoglie “gesti pacifici di guerriglia quotidiana fondata sulle buone prassi e su un nuovo modo di vedere il mondo”. Banche del tempo, spazi occupati, co-working, autoproduzione, autogestione…, la ribellione di ogni giorno
Sarà forse per colpa delle sue origini, che si perdono in una rete di organizzazioni (a cominciare dalla Comunità di Capodarco di Fermo) attive nell’intervento a favore di persone in difficoltà, di certo Redattore sociale si ostina da anni a scavare – con il sito, con l’Agenzia giornalistica, con le sue guide e le iniziative di formazione – dove altri non osano. Capita così che l’agitarsi di singoli e collettivi intorno alla campagna “Ribellarsi facendo” promossa da Comune-indo diventi una notizia da diffondere. Del resto, scrivono, la campagna raccoglie “gesti pacifici di guerriglia quotidiana fondata sulle buone prassi e su un nuovo modo di vedere il mondo”. Banche del tempo, spazi occupati, co-working, autoproduzione, autogestione…, la ribellione di ogni giorno
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IL POTERE HA BISOGNO DI NOIÈ un fatto che il potere non può realizzare i suoi progetti da solo. Ha bisogno del nostro lavoro, dei nostri consumi e dei nostri risparmi. Tuttavia possiamo resistere e desistere, tirarci fuori dal sistema, saltare giù dal treno per realizzare subito iniziative economiche e sociali diverse
LE DONNE FANNO MANGIARE IL MONDO
La storia insegna che sono state le donne a proteggere le sementi native, il principio della vita e la biodiversità necessarie alle generazioni che abitano il pianeta e a quelle che lo abiteranno. Nei paesi del Sud del mondo, dice la Fao, la terra appartiene agli uomini, le donne ne posseggono una percentuale che va dal 20 al 3 per cento e, in alcune zone, scende sotto l’uno. Eppure, sono le donne a lavorare la terra. La loro fatica è spesso invisibile ma producono il 70 per cento del cibo che mangiamo, senza avere accesso al credito e soffrendo la fame ben più degli uomini. Se le donne delle zone rurali avessero un accesso alla terra, alle risorse economiche, culturali e tecnologiche pari a quello degli uomini, aggiunge la Fao, il numero delle persone affamate nel mondo, potrebbe ridursi di una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni di persone. Che strano pianeta è questo: ogni anno i governi finanziano il lavoro della Fao con centinaia di milioni di dollari e poi se ne fregano allegramente di quel che dice. Un bel racconto fotografico di Desinformémonos
SULLE PICCOLE AZIONI E LE GRANDI VITTORIE
Sono quasi sempre i piccoli gruppi, incuranti dei rapporti di forza ma certi delle proprie ragioni, a prendere l’iniziativa per fermare le multinazionali. Il punto cruciale è il cambiamento culturale, la diffusione di nuovi modi di vedere il mondo. Come nel caso di Malvinas Argentinas, nella provincia argentina di Córdoba, dove pochi abitanti e donne molto coraggiose hanno fermato la costruzione di un enorme impianto della Monsanto. Non potremo sconfiggere l'estrattivismo chiedendo leggi allo Stato. Servono azioni semplici, lucide e intelligenti ma realizzate e sentite dalla gente comune. Che la gente arrivi a partecipare alla protesta, dipende da fattori che spesso nessuno controlla e per i quali non ci sono ricette né tattiche prestabilite [Raúl Zibechi]
I BAR DEL TEMPO
Nella Russia al centro delle attenzioni del mondo per le Olimpiadi, Comune-info è andato a scovare dove non arrivano i fari dei "grandi" media. Scoprendo, ad esempio, la rete dei bar che, pur tra limiti e contraddizioni di ogni spazio commerciale, ripensa la funzione sociale dei bar. Qui, invece di pagare la consumazione viene dato un contributo per il tempo trascorso, potendo godere liberamente di bibite e cibo, mentre vengono promossi ogni giorno dibattiti, esibizioni, laboratori, tandem linguistici, film, atelier di pittura, incontri sul viaggiare in bicicletta ...
RECUPERARE IL LIMITE
Austerità o rilancio dei consumi§? In realtà, dice Serge Latouche, possiamo rompere questa gabbia con la decrescita, costruendo alternative con cui “uscire dalla società dei consumi, dal capitalismo e da un paradigma forse ancora più vecchio del capitalismo, quello dell’illimitatezza”. “Tutte le civiltà hanno cercato di limitare la dismisura, di controllarla, senza riuscirci, ma provandoci, mentre quella occidentale è l’unica ad aver incoraggiato la dismisura - aggiunge - Anche oggi che sappiamo che il pianeta è allo stremo facciamo di tutto per continuare a crescere, sfruttando perfino le ultime gocce di petrolio... Il paradigma prometeico della razionalità cartesiana e baconiana sfrutta e distrugge la natura, e per definizione non ha limiti. Per questo ci vuole prima di tutto un cambiamento radicale dell’immaginario. In molti luoghi è già cominciato”
FACCIAMO IL PANE INSIEME
A Roma, l'associazione La Strada, impegnata sui temi del consumo critico, promuove da tempo con grande successo (di partecipazione e convivialità) incontri/laboratorio per adulti su come fare il pane in casa (e in piazza, al parco, al centro sociale... ma anche a Scup con Comune-info). A organizzarlo sono Annarita e Maria Cristina, che nella presentazione del laboratorio scrivono: «Dagli studi di sociologia alla vita di quartiere, passando per il cibo buono, sano ed equo, i nostri percorsi ci hanno spinto ad avvicinarci al mondo dell'agricoltura contadina, del commercio equo e dei Gas - tra le altre cose, abbiamo fatto nascere il Gas Tiburtino - e dell'autoproduzione, favorite dalla passione per la cucina, almeno ci proviamo...». L'idea è di condividere un paio di ore per tornare a casa con una pagnottina da cuocere, ma anche un po' di pasta madre per continuare a fare il pane in casa. Per partecipare occorre portare con sé solo un grembiule da cucina, una ciotola e un barattolo di vetro, al resto (farine bio e prodotti naturali) pensa l'associazione. Per lo svolgimento del laboratorio viene proposta una quota/donazione. Il prossimo laboratorio, a Roma, è in programma sabato 22 febbraio alle 16 (zona Monti Tiburtini), ma qualora il numero fosse superiore si replica il pomeriggio di domenica 23. Affrettatevi a prenotare (max 12 persone): tel. 340 346 06 64 oppureassolastrada@libero.it)
LA SCUOLA SENZA TEMPO
Una scuola diversa, che ribalta il concetto tradizionale di spazio/tempo. La classe non esiste, non esistono i banchi e le sedie, lo studio è organizzato in una sorta di “piazza” centrale aperta, mentre le stanze hanno pareti di vetro. Non ci sono esami. Qui i bambini giocano e imparano sulla base delle loro esigenze e curiosità; l’apprendimento si basa sull’esperienza che incrementa motivazioni e creatività... Questo e molto altro è la scuola svedese Vittra
ASTRAZIONI E ALLUCINAZIONI
Perduto il contatto con la realtà, e abbandonati i saperi locali che ci consentivano di orientarci nel mondo e di conoscerci e riconoscerci nello svolgersi quotidiano della vita, restiamo esposti alla manipolazione, allo sconcerto e all’esercizio autoritario. I media alimentano una percezione della situazione del pianeta del tutto miope o allucinata, dobbiamo chiederci in modo rigoroso quanto e cosa riusciamo a vedere e a comprendere di quel che accade. Lasciamo il mondo delle astrazioni e dei fantasmi ai governanti che vi si rifugiano per non essere influenzati dalla realtà che pensano di poter dirigere. E smettiamola di aspettare Godot: il presente non è mai ripetizione meccanica del passato. Per fare un mondo nuovo, abbiamo bisogno di molto coraggio [Gustavo Esteva]
LE MULTINAZIONALI NON HANNO SPRECHI
Sulla riduzione dei rifiuti, è evidente, tutti dobbiamo fare qualcosa. Tuttavia non tutti abbiamo le stesse responsabilità, come sembrano dimenticare diverse campagne istituzionali che esentano e nascondono i grandi responsabili. In Europa i maggiori produttori di rifiuti restano le industrie, i ristoranti e i supermercati, non il singolo cittadino consumatore, che pure deve ridurre i rifiuti e favorire raccolta differenziata e riciclo. Un modo per cambiare rotta resta, ad esempio, promuovere la produzione e la trasformazione locale, come in Francia dove hanno cominciato dagli acquisti di alimenti per scuole, ospedali euniversità, fatto esclusivamente da contadini locali
LA BICI È UNA MATITA, RIDISEGNA LE CITTÀ
Il movimento #Salvaiciclisti, con i suoi nodi locali, si ostina a restare spontaneo, fantasioso, propositivo quanto capace di mandare a quel paese chi difende la palude della mobilità italiana. Da Bologna a Roma, ecco la Carta dei ciclisti per la mobilità nuova
LIBRI, BALENE E BENI COMUNI
A Garbatella, Roma, un’occupazione lampo delle reti sociali territoriali ha raggiunto in pochi giorni un risultato che sembrava impossibile: liberare, e restituire a un uso pubblico, uno spazio che pubblico non era più da tempo
CO-HOUSING PER TUTTE LE ETÀ
Il “silver cohousing” è una delle esperienze più innovative nel campo della residenzialità e dell’inclusione sociale delle persone più anziane: i suoi obiettivi sono favorire la condivisione, migliori condizioni abitative ed economiche, ma anche l’assistenza domiciliare
TALVOLTA DAVIDE CE LA FA
Enel. Dice Giorgio del comitato Cittadini liberi di Porto Tolle: “La soddisfazione più grande? Aver dimostrato che il ‘carbone pulito’ non esiste”
IL PATRIARCATO FUORILEGGE
"All’inizio di dicembre 2013, ricevetti una chiamata da Swaraj, una vasta rete di donne in Karnataka che lottano contro la violenza e tutte le forme di discriminazione contro le donne. Mi invitavano - scrive Kamla Bhasin, femminista, sociologa, poetessa indiana - per felicitare sei donne rurali che avevano sfidato l’oppressione delle vedove nelle loro famiglie e villaggi. Mi chiesero di parlare del patriarcato come superstizione. Fui divertita da questa definizione e chiesi perchè sceglievano un soggetto simile. Mi dissero che il governo di Karnataka pianificava di emanare una nuova legge contro la superstizione, e loro volevano che il patriarcato fosse dichiarato superstizione e messo fuori legge. Ho sorriso di cuore e mi sono detta: Wow. Che grande idea! Una volta di più, sono stata meravigliata dalla saggezza delle donne rurali ... E' vero, il patriarcato, come il razzismo, non è altro che una superstizione"
UN'OFFICINA RIGENERANTE"All’inizio di dicembre 2013, ricevetti una chiamata da Swaraj, una vasta rete di donne in Karnataka che lottano contro la violenza e tutte le forme di discriminazione contro le donne. Mi invitavano - scrive Kamla Bhasin, femminista, sociologa, poetessa indiana - per felicitare sei donne rurali che avevano sfidato l’oppressione delle vedove nelle loro famiglie e villaggi. Mi chiesero di parlare del patriarcato come superstizione. Fui divertita da questa definizione e chiesi perchè sceglievano un soggetto simile. Mi dissero che il governo di Karnataka pianificava di emanare una nuova legge contro la superstizione, e loro volevano che il patriarcato fosse dichiarato superstizione e messo fuori legge. Ho sorriso di cuore e mi sono detta: Wow. Che grande idea! Una volta di più, sono stata meravigliata dalla saggezza delle donne rurali ... E' vero, il patriarcato, come il razzismo, non è altro che una superstizione"
Nuovo spazio per il riciclo e riuso a Milano: workshop gratuiti per ogni fascia d’età e incontri a tema
QUEI MONDI SCOPERTI TRA I BANCHI DI SCUOLA
Le classi scolastiche sono ormai un melting pot che modifica il rapporto tra docenti e alunni e il modo di apprendere. Imparare a osservare e insegnare a osservare, scrive Paola Giorgis in "Diversi da sé, simili agli altri", può produrre spiazzamenti e incertezze ma anche occasioni di nuove scoperte. Ma per diventare «esploratori di mondi possibili», la definizione è dell’antropologa Marianella Sclavi, servono alcuni strumenti, alcune abilità: l’osservazione, l’empatia, l’immaginazione e la letteratura.
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