Il 27 marzo a Roma manifestazione a Via Veneto (Ambasciata USA) alle ore 16
Per dire ad Obama NO ALLA GUERRA, AL TTIP, ALLE BASI MILITARI, AL MUOS
Per dire ad Obama NO ALLA GUERRA, AL TTIP, ALLE BASI MILITARI, AL MUOS
Il 27 marzo Barack Obama sarà a Roma. In quanto rappresentante della massima potenza militare e politica del mondo, per lui intere zone della città verranno sequestrate per ore, in particolare intorno al Vaticano, al Colosseo, al Quirinale e a Palazzo Chigi. Noi dirigeremo dunque la nostra protesta verso il luogo più simbolico della potenza statunitense: l’Ambasciata Usa. Protesteremo contro la guerra globale permanente diretta dagli Stati Uniti e condivisa con l'Unione Europea, usando il braccio armato della NATO, con una strategia che devasta territori e popolazioni col pretesto della difesa dei “diritti umani” e scatena guerre civili nei paesi che si vogliono dominare.
Diremo ad Obama, al governo Usa e al governo Renzi che ci opponiamo alla militarizzazione del territorio e alle servitù militari; che sosteniamo totalmente la lotta contro il MUOS e il tentativo di trasformare la Sicilia in un territorio sotto dominio statunitense; che vogliamo lo smantellamento di tutte le basi in territorio italiano e la fine della partecipazione dell'Italia alle missioni militari.
Protesteremo contro Obama, in quanto massimo responsabile Usa dei negoziati del Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) che il suo governo ha avviato con la Commissione Europea: accordo, di cui chiediamo l’annullamento perché serve a potenziare la guerra economica e sociale contro l’ambiente, il lavoro, la salute, l’istruzione, la democrazia, smantellando Beni comuni, diritti sociali, ambientali, igienici e di cittadinanza, regalando totale libertà di azione delle imprese multinazionali.
Contesteremo infine Obama per la pluridecennale prigionia politica negli Usa di Leonard Peltier, nativo “indiano” detenuto da 38 anni, e Mumia Abu-Jamal, attivista nero detenuto da 32 anni.
La questura ha sostenuto ieri che la manifestazione non può svolgersi davanti all’Ambasciata, perchè accordi interstatali con gli Usa impongono di lasciar liberi gli ingressi, potendo il corteo presidenziale cambiare itinerario e decidere di portare Obama all’interno dell’Ambasciata: e ci ha chiesto di recarci a P. Barberini. Abbiamo rifiutato, facendo presente che per entrare all’Ambasciata non è necessario usare Via Veneto. La questura ha infine accettato di consentire la manifestazione anche in una parte di tale via, quella compresa tra P. Barberini e Via S. Isidoro, a circa 100 metri dall’Ambasciata (ben visibile), dove bloccheranno la strada.
Ricordiamo infine che la manifestazione è convocata, oltre che dai COBAS, anche da Comitati No Muos, Campagna Stop TTIP, Rete No War, Rete della Conoscenza, Link Coordinamento Universitario; Unione degli Studenti, Attac, PRC, Rete dei Comunisti, A Sud, Un ponte per.., Rete romana solidarietà con la Palestina, Comitato di solidarietà Leonard Peltier, U.S. Citizens for Peace & Justice, Communia, Re:Common,Yaku.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS - 25 marzo 2014
Diremo ad Obama, al governo Usa e al governo Renzi che ci opponiamo alla militarizzazione del territorio e alle servitù militari; che sosteniamo totalmente la lotta contro il MUOS e il tentativo di trasformare la Sicilia in un territorio sotto dominio statunitense; che vogliamo lo smantellamento di tutte le basi in territorio italiano e la fine della partecipazione dell'Italia alle missioni militari.
Protesteremo contro Obama, in quanto massimo responsabile Usa dei negoziati del Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) che il suo governo ha avviato con la Commissione Europea: accordo, di cui chiediamo l’annullamento perché serve a potenziare la guerra economica e sociale contro l’ambiente, il lavoro, la salute, l’istruzione, la democrazia, smantellando Beni comuni, diritti sociali, ambientali, igienici e di cittadinanza, regalando totale libertà di azione delle imprese multinazionali.
Contesteremo infine Obama per la pluridecennale prigionia politica negli Usa di Leonard Peltier, nativo “indiano” detenuto da 38 anni, e Mumia Abu-Jamal, attivista nero detenuto da 32 anni.
La questura ha sostenuto ieri che la manifestazione non può svolgersi davanti all’Ambasciata, perchè accordi interstatali con gli Usa impongono di lasciar liberi gli ingressi, potendo il corteo presidenziale cambiare itinerario e decidere di portare Obama all’interno dell’Ambasciata: e ci ha chiesto di recarci a P. Barberini. Abbiamo rifiutato, facendo presente che per entrare all’Ambasciata non è necessario usare Via Veneto. La questura ha infine accettato di consentire la manifestazione anche in una parte di tale via, quella compresa tra P. Barberini e Via S. Isidoro, a circa 100 metri dall’Ambasciata (ben visibile), dove bloccheranno la strada.
Ricordiamo infine che la manifestazione è convocata, oltre che dai COBAS, anche da Comitati No Muos, Campagna Stop TTIP, Rete No War, Rete della Conoscenza, Link Coordinamento Universitario; Unione degli Studenti, Attac, PRC, Rete dei Comunisti, A Sud, Un ponte per.., Rete romana solidarietà con la Palestina, Comitato di solidarietà Leonard Peltier, U.S. Citizens for Peace & Justice, Communia, Re:Common,Yaku.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS - 25 marzo 2014
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