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IL 15 MARZO FACCIAMO I CONTIIl sistema finanziario è malato e pericoloso. Solo che lo alimentiamo noi tutte le volte che ci facciamo accreditare lo stipendio (quando lo abbiamo) nelle solite banche, o tutte le volte che investiamo i nostri risparmi senza chiedere che uso ne faranno. Non possiamo più far finta di niente. Dobbiamo togliere dalle mani di questi signori i nostri soldi. Dobbiamo ribellarci facendo. Come per lo Slotmob contro il gioco d’azzardo, saranno in molti il 15 marzo a partecipare al Bankmob, ovvero ad aprire il conto presso Banca etica e nei giorni successivi a chiudere il conto negli altri istituti di credito, spiegando perché ce ne andiamo. I dominatori dipendono sempre dai dominati. Questa è la debolezza di ogni sistema di dominazione: questa è anche la base di ogni speranza L'ARTICOLO COMPLETO
GLI AMERICANI E LA LISTA DELLA SPESA
A Bruxelles è in corso il primo meeting di associazioni, sindacati e movimenti Usa e Ue per fermare il Trattato Transatlantico su commercio e investimenti (T-Tip). I negoziati ufficiali sono cominciati martedì e gli Stati Uniti hanno presentato una lista di settori chiave con relativi prodotti e servizi che dovrebbero esser parte dell’accordo di libero scambio per i mercati europei L'ARTICOLO COMPLETO
NO SAV, SCUOLE AD ALTA VELOCITÀ
Maestro elementare, Franco Lorenzoni è tra i fondatori della Casa-laboratorio di Cenci, ad Amelia (Terni), un meraviglioso centro di ricerca e sperimentazione educativa e artistica. Ha pubblicato diversi libri, ad esempio sulla relazione tra tempo e gioco e sull’educazione interculturale. Di seguito, una video-intervista a Franco Lorenzoni dal titolo “I sette punti per una scuola nuova”. Si ragiona di molte cose: di inclusione di bambini con disabilità, di invalsi, di gruppi di studio con bambini di età differenti e di ripensamento degli spazi/classe. La proposta più importante resta probabilmente quella che Lorenzoni chiama la nascita del movimento No Sav, contro la scuola ad alta velocità: l’apprendimendo profondo e il pensiero critico nascono solo andando a fondo nelle cose, ma per farlo occorrono lentezza, creatività e capacità di rifiutare programmi ripetitivi L'ARTICOLO COMPLETO
DUE RAGAZZI
Si intitola “Il futuro è troppo grande” la pellicola di Giusy Bucchieri e Michele Citoni e racconta le storie di due giovani che studiano, incontrano il mondo del lavoro, si misurano con gli affetti, diventano adulti a Roma. Ma ciò che gli unisce è un particolare: entrambi sono nati da famiglie non italiane. Protagonisti del film, che mette in discussione concetti come identità e seconde generazioni, sono Re e Zhanxing, due ragazzi. L’anteprima è in programma il 13 marzo a Roma (ore 20) al cinema Aquila. Abbiamo chiesto a Michele Citoni, amico e compagno di strada di Comune, cosa volevano raccontare e quale pezzo di società emerge dal film (articolo e trailer) L'ARTICOLO COMPLETO
CON CHI DIGIUNA PER L'INTERESSE DI TUTTI
Nel recuperare lo spazio abbandonato dell’ex caserma di Pisa, il Municipio dei Beni Comuni ha accettato un compito che dovrebbe essere di chi è stato eletto per difendere gli interessi dei cittadini. Una lettera aperta all’amministrazione comunale sostiene che fa impressione vedere che per spingere le istituzioni a fare il loro dovere, promuovere e tutelare i beni comuni, si debba ricorrere a una forma di protesta estrema come il digiuno L'ARTICOLO COMPLETO
MAESTRI CHE LIBERANO LA FANTASIA
Roberta Passoni è una maestra di scuola primaria di un piccolo paese dell’Umbria. Da sempre Roberta è in cerca di modi nuovi per appassionare i bambini alla lettura. Letterine misteriose spedite a casa, biblioteche in aula autogestite, consigli di lettura che i bambini si danno reciprocamente, molte le attività che nelle sue classi sono state messe in pratica in questi anni per collocare la lettura in una zona franca, che i bambini e le bambine autogestiscono, senza scadenze o compiti. Roberta Passoni è una delle molte insegnanti che portano avanti percorsi di didattica che mettono al centro il bambino. Il ruolo del maestro, nella concezione di questi educatori, è di affiancare, di essere “non ingombrante”, di mettere a disposizione con semplicità strumenti e di saperli condividere, anche con gli altri insegnanti, così come ha fatto nel corso di tutta la sua vita Mario Lodi, il maestro che liberava la fantasia L'ARTICOLO COMPLETO
CERTO CHE C'È UN NOME, SCHIAVE
Dalla mattina presto fino al tramonto, in estate come in inverno, con il sole o con la grandine, a testa china e con la schiena ricurva per 20 euro al giorno, le più fortunate per 28 euro, anche se sulla busta paga c’è scritto altro. Donne migranti e non vivono in condizioni di semischiavitù nelle campagne di molti territori, a cominciare dalla Campania come racconta questo video reportage prodotto dalla Flai Cgil dal titolo “Prima dell’alba” (regia di Annalisa Perla), che difficilmente vedremo in apertura di qualche tg. Contrariamente a quanto si pensa, racconta il documentario di sedici minuti, sono le donne a svolgere i lavori più duri, ad esempio la raccolta delle fragole. Le difficoltà aumentano per le donne migranti "non regolari", le più invisibili e sfruttate, spesso vittime di violenze quando chiedono una regolarizzazione del lavoro per il permesso di soggiorno. Accade ogni giorno. Chissà se è questo il lavoro da moltiplicare con il job act L'ARTICOLO COMPLETO
RESTART PARTY, AGGIUSTIAMO TUTTO
Incontri in spazi pubblici, vere e proprie feste per riparare prima di riciclare, in fondo basta condividere tempi e saperi. Aggiustiamo tutto, ripariamo il mondo L'ARTICOLO COMPLETO
Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma; causale Campagna 2014
E’ possibile inviare le quote anche con PAYPAL
Penso che la mia ribellione sia nata già dal “cosa farai da grande?” scegliendo di fare come percorso di studio e lavorativo, la dietista, in tempi in cui l’alimentazione non aveva ancora il peso che ha assunto negli anni. (...) Mi sono così diplomata nel 1972, dopo aver incontrato i testi di Tesla, Kousmine, Valnet, la medicina ayurvedica, ma ero impreparata a contrattare le mie visioni all’interno dell’ente ospedaliero nel quale mi sono ritrovata ad operare, gestito dalle logiche mediche baronali del tempo. Il mio quotidiano andava a di pari passo in quanto, un certo percorso alimentare non è disgiunto da un modo di vivere e scegliere. Resta il fatto che mi sono, per le stesse ragioni, dissociata dalla “dietista” in quanto calcolar nutrienti era ed è in contrasto con le leggi della saggezza del corpo e non teneva conto dell’importanza e potenzialità degli elementi traccia, come il non dare conto e parola alle minoranze nel senso più ampio. Così mi sono licenziata e il mio ribellarmi facendo ha percorso la mia esistenza, nel quotidiano. Andando a monte del cibo, coltivando in modo naturale (...) A sostegno della campagna Ribellarsi facendo ho inviato 1 euro moltiplicato 120 per dare la possibilità a chi non lo può fare, di non perdersi questo abbraccio collettivo di conoscenza approfondimenti azioni buone pratiche che Comune-info svolge per non farci più sentire sole voci nel deserto. Grazie a tutti Il messaggio completo di Ida Rosaria Paleari è qui
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LE API POSSONO SALVARE IL MONDO. VIDEOTra pochi giorni le api si risveglieranno dalla ibernazione invernale. Ma negli ultimi anni, studiosi e apicoltori di tutto il mondo hanno segnalato le perdite annuali delle colonie di api comprese tra il 20/50 per cento. Senza api e senza la loro impollinazione la vita umana sulla terra è praticamente impossibile. Secondo i dati della Fao, delle cento colture dalle quali dipende il 90 per cento della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione. La strage delle api è in larga misura provocata dall’agricoltura industriale distruttiva e dai cambiamenti cliamtici: i pesticidi sviluppati dalle multinazionali agrochimiche (Syngenta, Bayer e Basf) sono sempre più aggressivi. Per difendere le api e la biodiversità è nata una nuova campagna internazionale, Beelife, una mobilitazione dal basso promossa per lo più da apicoltori per favorire subito un’agricoltura contadina, compatibile con l’ambiente, e che metta definitivamente al bando tutti i pesticidi killer di api e di altri insetti. Intanto prosegue anche la campagna di Greenpeace per vietare l’utilizzo dei pesticidi; la campagna utilizza lo straordinario documentario “Un mondo in pericolo” (More than honey, del regista svizzero Markus Imhoof), un ottimo pretesto per ragionare a scuola e negli spazi sociali della strage delle api L'ARTICOLO COMPLETO
CGIL TORINO: CARI NO TAV, AVETE RAGIONE VOI
Ci sono fatti che diventano notizia anche quando i grandi media non vorrebbero mai e in quel caso si vedono costretti a intervenire a modo loro. L’ultimo caso è la decisione della Cgil torinese che nei giorni scorsi ha votato a stragrande maggioranza un ordine del giorno critico nei confronti dell’alta velocità: 169 voti a favore, più del doppio di quelli contrari (82). Per la prima volto dopo molti anni, dunque, non solo la Fiom dice no alla Tav. A opporsi in pratica restano solo gli edili della Fillea, un risultato impensabile soltanto poco tempo fa. La notizia è rimbalzata in rete e su pochissimi media, ma non è sfuggita naturalmente al Corriere della sera che oggi ha pubblicato un’intervista alla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso ... QUI LA NOTIZIA COMPLETA
GLI ORTI ANTICHI DI PARIGI RECUPERATI DAI CITTADINI
Una bella storia di lotta tra storia agricola locale, nuovi orti urbani e vecchi muri labirintici L'ARTICOLO COMPLETO
ALLA SCOPERTA DELL'AMÉRICA RIBELLE
Dal Comune più orientale della provincia di Torino, Verrua Savoia, al selciato di ciottoli di San Telmo, il quartiere più bello di Buenos Aires. Il fantastico viaggio di Irene e Marco è cominciato, il loro è il Ribellarsi facendo di due fratelli che hanno scelto di prendersi il tempo di ascoltare, viaggiare e conoscere lungo le carreteras del continente che amano: l’América che parla le lingue indigene e il castigliano. E poi Marco e Irene hanno preso sul serio la nostra offerta di cominciare a fare Comune con noi: per tutto l’anno ci racconteranno le storie, le avventure, le persone dei mondi nuovi che riusciranno a scoprire. Una nuova scoperta delle Americhe in un racconto che ha un forte profumo di libertà L'ARTICOLO COMPLETO
UN NEGOZIO PER CONDIVIDERE L'USATO
Milano: un nuovo punto vendita del riuso (abiti e accessori), costruito con materiali di riciclo, per sostenere alcuni progetti sociali della Caritas L'ARTICOLO COMPLETO
PERIFERIA IN CONTROLUCE
In uno dei quartieri più difficili di Roma, San Basilio, parte un progetto socio-culturale, gestito da un gruppo di ragazzi che amano chiamarsi “backlight” (controluce) e rivolto ad adolescenti: un laboratorio di video partecipativo. L’obiettivo è offrire nuove conoscenze ai ragazzi a rischio di abbandono scolastico e creare un’occasione di incontro per la rielaborazione del proprio contesto sociale. Per la cronaca, San Basilio è uno tra i quartieri in Italia che registra un altissimo tasso di dispersione scolastica L'ARTICOLO COMPLETO
CASE A UN EURO
A Gangi (foto), in provincia di Palermo, e a Salemi (Trapani) l’iniziativa è nata per rimediare all’abbandono dei centri storici: nel primo caso è prevista anche la nascita di un albergo diffuso. Per Carrega Ligure (Alessandria) invece il nemico è lo spopolamento del paese. Ma come funziona l’acquisto delle case a un euro? LA NOTIZIA COMPLETA
WE, TRASH PEOPLE
A Treviso c'è chi raccoglie firme contro la raccolta differenziata. Non sopportano coloro che frugano nei contenitori dell’umido per trovare qualcosa da mangiare. "Vede, signor Sindaco, cosa comporta la raccolta differenziata? Facilitiamo il lavoro a questi barboni - scrive Maria G. Di Rienzo, femminista, giornalista e regista teatrale - Come se la vita non fosse già abbastanza facile, per chi non deve preoccuparsi del quarto telefonino, della terza automobile, della seconda casa al mare e del primo imprescindibile principio della convivenza incivile: fingere di non essere parte di una comunità umana e di non dovere nulla ad essa" L'ARTICOLO COMPLETO
PROFESSORESSA, SCUSI, DOV'È LA RUTENIA?
"Domattina Geo chiederà: 'Professoressa, scusi, dov’è la Rutenia?'. E la professoressa di geografia ammutolirà. 'La Rutenia? Già, dov’è?'. È in Ucraina, ma non lo sa nessuno. È la pianura ungherese che sconfina, ci scorre il Tibisco e si allunga e si arrampica fino ai Carpazi .... E come si vive in Rutenia? Quali sono le città? È che, non conoscere la Rutenia e spiegare l’Ucraina ai ragazzi, stimolati dai fatti della cronaca tragica di queste ore, è come raccontare l’Italia e non sapere nulla del Veneto. Come sempre le cose lontane finiscono tutte nell’approssimazione e l’ignoranza nasce da questo seme. Sentiamo parlare di Ucraina, ma oltre al fatto che prima era Unione Sovietica, sappiamo altro? Pochi faraglioni di memoria sopra il pelo stagnante del nostro sapere semplificato dagli smartphone …." (Andrea Satta)
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