Con il popolo della Valle Susa, la loro lotta è la nostra lotta
di Giorgio Cremaschi
L’assalto militare alla Valle Susa, con uno spiegamento di forze che in Italia non si vedeva dall’epoca di Genova 2001, è la manifestazione di un gravissimo attacco alla nostra democrazia.
Senza nessuna reale consultazione democratica, in spregio di tutti i pareri ambientali e di tutte le obiezioni tecniche ed anche economiche, si vuole imporre con la forza militare un’opera senza senso, come la costruzione della Tav in Valle Susa. Di fronte al no delle popolazioni si agisce con l’uso della forza e con modalità di intervento che fanno unicamente richiamo ai paesi autoritari ove si reprimono le istanze democratiche della popolazione.
Nessuna opera ha futuro se viene costruita in spregio della democrazia e dell’ambiente. Queste non sono grandi opere, sono opere inutili e costose socialmente e democraticamente, sono devastazioni che dobbiamo combattere.
Siamo a fianco delle popolazioni della Valle Susa, sosteniamo la loro resistenza e ci battiamo innanzitutto per fermare lo sconsiderato intervento poliziesco.
Tutte e tutti coloro che in questi mesi si sono mobilitati per i beni comuni, per l’ambiente, per un diverso modello di sviluppo contro la speculazione finanziaria, oggi devono stare a fianco del popolo della Valle Susa. La loro lotta è la nostra lotta.
27 giugno 2011
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